agosto 02, 2020

Gelo nel cuore - Jen Calonita

Questo libro mi è capitato fra le mani per caso. Ero andata in libreria per prendere il secondo volume di Artemis Fowl e per caso in uno scaffale accanto c'era questo volumetto e non ho resistito. Dopo il retelling di Aladdin e Mulan, oggi vi propongo quello di Frozen ovvero "Gelo nel cuore"

Titolo: Gelo nel cuore
Titolo originale: Conceal, don't Feel
Collana: Disney - A Twisted Tale 
Autrice: Jen Calonita
Anno di pubblicazione: luglio 2020
Casa editrice: Giunti editore 
Genere: retelling 

Trama:

Elsa, la futura regina di Arendelle sta per salire al trono. Ma ancora tante sono le domande che la assillano: sarà in grado di affrontare una responsabilità così grande senza l'aiuto dei suoi genitori? E, soprattutto, come farà a tenere nascosto ancora lo strano potere che le permette di generale neve e ghiaccio?
Comparso dopo il naufragio di mamma e papà, si è fatto incontrollabile. Più la principessa è preoccupata o spaventata, più i raggi gelati diventano potenti e... strane visioni si affacciano alle mente: immagini, tanto vivide da sembrare vere, di una bambina allegra dalle treccine rosse, di giochi e di risate.
Il giorno dell'incoronazione, Elsa fa una scoperta sconvolgente: le sue non sono visioni, ma ricordi di un passato misteriosamente cancellato dalla mente di tutti. Forse quella bambina esiste veramente... Mentre una terribile tempesta di neve sconvolge il regno, Elsa deve affrontare una difficile ricerca per riempire il vuoto del proprio animo e ... ritrovare una principessa perduta.
Recensione:

Premetto che Frozen è sicuramente fra i miei lungometraggi della Disney preferiti in quanto adoro il personaggio di Elsa.
Questo libro mi ha deluso in quanto la storia del retelling non si discosta poi molto dalla storia originale.
In "Gelo nel cuore" Anna ed Elsa sono state separate da piccole. Le due stavano giocando con i poteri di Elsa quando accidentalmente Anna viene colpita da un raggio di gelo e i genitori sono costretti a portarla dal troll per salvarla. Qualcosa però va per il verso sbagliato e sulle due sorelle cade una terribile maledizione e i genitori sono costretti a separarle. Elsa vive la sua vita al castello di Arendelle, mentre Anna in un piccolo paesino vicino alla città.
La vita scorre tranquilla per entrambe e nessuno in città sembra ricordarsi della sorella minore di Elsa, neanche lei stessa.
Le cose cambiano quando il re e la regina vengono dichiarati dispersi in mare durante una missione diplomatica. Elsa è così sconvolta che dalle sue mani iniziano a manifestarsi raggi gelati che la costringono a rinchiudersi per ben tre anni, quando finalmente raggiunge l'età per poter essere incoronata regina. Proprio il giorno dell'incoronazione Elsa, grazie all'aiuto del pupazzo di neve Olaf, scopre una lettera dei suoi genitori in cui le rivelavano dell'esistenza di Anna. Elsa è piena di gioia per questa notizia e i ricordi della sua infanzia iniziano a riemergere. Fuori dalla sua porta però ci sono persone che stanno tramando alle spalle di Elsa e la mettono in agitazione, tanto che lei inizia a creare il ghiaccio ovunque portando l'inverno su Arendelle. La principessa quindi fugge dal castello in cerca della valle dei troll per chiedere spiegazioni sui suoi poteri e sulla sorella.
Anna invece è la figlia adottiva di una coppia di fornai e vive una vita semplice ma con il sogno di aprire un giorno una pasticceria ad Arendelle. Quando l'inverno arriva nel piccolo villaggio di Harmon, Anna capisce che c'è qualcosa sotto e arruola Kristoff per accompagnarla ad Arendelle a chiedere spiegazioni. Più lei si avvicina al castello più sente di dover trovare la principessa Elsa ed una serie di flash-back iniziano ad affollare la sua mente.

Queste quindi sono le premesse del nostro retelling di Frozen. Il mio parere e che questo libro, rispetto agli altri due ha meno elementi di retelling perché ricalca troppo la storia originale. Elsa che fugge da Arendelle e si crea il suo castello di ghiaccio su una montagna sperduta, Anna che viaggia con Kristoff, Sven e Olaf per trovare Elsa, Hans che tenta una scalata al potere (in questo caso puntando sull'unica principessa conosciuta, ovvero Elsa), i troll... insomma ho avuto l'impressione di leggere la stessa storia del lungometraggio ma solo con qualche elemento scambiato.
Per farvi un esempio in "Riflessi", Mulan deve scendere nel regno degli spiriti per riportare indietro l'anima del capitano Shang, la storia quindi prende una piega totalmente diversa dall'originale, mentre qui non ci sono grosse novità.

La scrittura invece mi è piaciuta molto, scorrevole e semplice ma dettagliata quanto basta per dare un'idea precisa sia delle ambientazioni sia delle scene di azione che si svolgono. I capitoli vengono narrati a turno dalle due sorelle e un paio vengono visti invece da Hans e Kristoff, il che rende la lettura molto chiara ed in più vengono svelati anche i pensieri dei protagonisti, come ad esempio le mire di Hans.

I personaggi hanno lo stesso carattere del cartone animato. 
Elsa è la sorella maggiore, responsabile e seria ma molto impaurita dai suoi poteri. Cerca di proteggere chi le sta attorno rinchiudendosi nella sua stanza o fuggendo. L'unica cosa che le regala un po' di gioia è stata la scoperta di avere una sorella, ma dopo che le viene spiegata la storia della maledizione, è costretta di nuovo a fuggire per non far del male ad Anna.
Anna invece è vivace e sognatrice e il suo difetto è quello di fidarsi di chiunque. Il suo tratto caratteriale di spicco è la testardaggine. Quando infatti si mette in testa di dover parlare con Elsa, il suo unico obiettivo è quello di trovarla e va avanti imperterrita anche se i flash-back che le tornano alla mente le fanno male e con il passare dei giorni è sempre più debole.
Kristoff in questa avventura riesce a conoscere meglio Anna in quanto si incontrano prima del gelo e riescono a fare amicizia. Viene quindi più naturale che egli la accompagni nel suo viaggio verso Arendelle.
Hans è il personaggio che invece si è impegnato maggiormente. Mentre nel lungometraggio gli è bastata una canzone per convincere Anna della loro relazione, in questo romanzo ha dovuto passare molto tempo a corteggiare Elsa prima di poterla fare uscire un po' dal suo guscio di ghiaccio e paura. Mi è piaciuto questo piccolo cambiamento.

In generale Frozen mi è piaciuto per il sacrificio delle due sorelle e anche in questo libro ho ritrovato quello stesso senso di sacrificio per il bene delle altre persone. Mi riferisco sia ad Elsa che ad Anna in quanto in modi diversi entrambe mettono a rischio la loro vita e la loro felicità per qualcun altro.

In conclusione: un libro carino ma troppo simile all'originale per poter essere un degno retelling.

2 commenti:

  1. Noooo!!!! Come troppo simile all'originale? Speravo proprio in qualcosa di stravolto (è questo il bello dei retelling, no?). Comunque lo prenderò , mi ispira troppo!

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    1. Eh purtroppo a me non ha entusiasmato molto ed è verissimo che da un retelling ti aspetti una deviazione notevole dal percorso originale. Attenderò allora che lo prendi anche tu in modo da confrontare le nostre opinioni :3

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