agosto 16, 2020

Stepsister. Sorelle di sangue - Jennifer Donnelly

Finalmente mi godo un paio di settimane di ferie e spero d riuscire a prendermi un po' avanti con letture e recensioni. La prima che vi porto oggi è quella di "Stepsister. Sorelle di sangue", il retelling.. o meglio il proseguo della favola di Cenerentola.

Titolo: Stepsister. Sorelle di sangue
Titolo originale: Stepsister
Autrice: Jennifer Donnelly
Anno di pubblicazione: giugno 2020
Casa editrice: Mondadori ragazzi
Genere: retelling, favola dark, fantasy, avventura
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Trama:

In un mondo dove una ragazza può essere solo brava, obbediente e soprattutto bella, non c'è posto per giochi di guerra e corse a cavallo: ovvero per tutte le cose che Isabelle ama. Quando, costretta da Maman, si mozza le dita dei piedi per farle entrare nella scarpetta e aggiudicarsi il matrimonio con il principe, Isabelle viene scoperta. E al suo posto viene scelta Ella, la sorellastra buona, la perfetta Cenerentola delle fiabe. A Isabelle resta solo la vergogna più nera e l'ostilità di tutta Saint-Michel. Ma è proprio vero che il destino di una sorellastra "cattiva" è vivere ai margini e che l'unica strada possibile è quella dell'infelicità? Il marchese de la Chance non la pensa così e forse l'unica cosa che può salvare Isabelle è capire che per tutte c'è una possibilità, e che la vera bellezza è scegliere la propria strada e percorrerla senza voltarsi indietro. 

Recensione:

Il viaggio della nostra protagonista Isabelle, inizia dalla fine della classica fiaba di Cenerentola, la versione dove le due sorellastre si amputano il piede per far entrare la famosa scarpetta. Isabelle è la sorella che si è amputata le dita e da quel momento la sua vita è stata un inferno. Infatti mentre Ella è diventata regina, le due sorellastre faticano a sopravvivere e la matrigna ha degli attacchi di alzheimer. Isabelle però non è sempre stata una sorellastra cattiva, era coraggiosa, forte ed indipendente... tutte caratteristiche che cozzavano con l'ideale di ragazza da marito. Per anni è stata costretta a soffocare la sua vera personalità, ma ora che non ha più nulla da perdere, sarà proprio il suo carattere indomito a farla sopravvivere e ad alzare di nuovo la testa. 
In questa avventura non sarà sola, ma verrà aiutata dalla regina delle fate e a ritrovare i pezzi di quel cuore che da tempo ha perso. Inoltre Isabelle non sa che la sua vita è già stata scritta su una preziosa pergamena che verrà contesa da due forze superiori: una Moira che tenterà di farla finire il più presto possibile e Chance, un giovane che ha rubato la pergamena e che tenterà di cambiare le sorti del triste destino della ragazza.

Cosa mi è piaciuto di questo libro? Praticamente tutto.
La cosa di maggior impatto di "Stepsister" è senza dubbio il fatto di incoraggiare le persone a mostrarsi per come sono realmente e di non sottostare alle idee di qualcun altro.
All'inizio del romanzo, il personaggio di Isabelle è avvelenato dal rancore e dal rimpianto ed è per questo che si comporta in modo "cattivo". Quando è costretta a prendersi cura di quel che resta della sua famiglia, un po' di quel carattere indomito e forte inizia a riapparire. Come ho detto poco sopra, la madre non è di aiuto in quanto non ragiona più e vive in un mondo tutto suo, quindi Isabelle e la sorella Octavia devono riboccarsi le maniche per sopravvivere.
La povera ragazza dovrà sopravvivere alla bancarotta, ad un incendio e ad una serie di vessazioni da parte di vari abitanti del villaggio, ma grazie al superamento di tutte queste prove riuscirà a ritrovare il suo carattere e a capire che l'unico istinto che deve seguire è il suo e non il volere degli altri. Sarà un cammino molto difficile in quanto fin da piccola le sono stati imposti determinate etichette che da sempre l'hanno definita superficialmente come brutta o impertinente.
Isabelle si è sempre dovuta adattare allo stereotipo della dolce e pacata fanciulla che in realtà non era e l'imposizione di questi standard ricorda molto il mondo moderno, che impone determinati caratteri di bellezza non solo fisica ma anche caratteriale. Spesso i ragazzini si lasciano influenzare dalla moda per far parte di un gruppo, soffocando la loro vera natura e conseguentemente ne soffrono.
Mi permetto di prendere la prima riga della pagina delle dediche del libro che dice:
"A chiunque si sia mai sentito di non essere abbastanza..."
A tutti sono capitati momenti in cui ci siamo sentiti di non essere abbastanza e questo libro vuole essere proprio un incoraggiamento ad affrontare quei momenti e ad accettare sé stessi per quello che si è e non per quello che ci manca.
Altro tema correlato al principale è sicuramente il femminismo in quanto sia Isabelle che Octavia hanno in modi diversi dei caratteri indipendenti e per questo vengono disprezzate dagli uomini perché "una donna non fa certe cose". Si tratta di un argomento che viene inserito in modo tattico all'interno di alcuni comportamenti o frasi, ma che comunque risulta ben definito all'interno del romanzo.

Conosciamo un po' meglio i protagonisti di "Stepsister"
Isabelle, come vi ho già rivelato è una ragazza dal carattere forte e coraggioso. Da piccola era spericolata, amava esercitarsi nei combattimenti fingendo di essere un grande generale dell'esercito o un pirata e adorava cavalcare. Da ragazza si era perfino innamorata di un ragazzo di nome Felix ma la loro storia non è finita bene e anche questo ha aggiunto motivo di cattiveria. Nel corso della storia riuscirà a ritrovare i pezzi mancanti del suo cuore e a riconquistare il suo meraviglioso carattere.
Octavia, detta Tavi, è la sorella maggiore ed è una cervellona solitaria. Il suo passatempo preferito da sempre è studiare matematica e scienze e il suo sogno nel cassetto è quello di poter frequentare l'università e raggiungere la fama dei grandi inventori maschi. Anche una ragazza intelligente mette in soggezione e quindi anche lei è stata costretta dalla madre a lasciare i libri in favore di merletti e feste.
Il terzo protagonista della storia è Felix che dopo molti anni ritornerà al villaggio e fra molti battibecchi cercherà di riconquistare il cuore di Isabelle.
Cosa ha fatto di Isabelle e Octavia delle sorelle cattive? Tutto è iniziato pensate un po' con una semplice caramella quando ancora erano bambine, offerta a Ella (Cenerentola) in quanto bella e gentile, ma negata alle altre due sorelle perché brutte e non femminili.
L'ultimo personaggio in gioco è Volkmar, un pericoloso criminale che insieme al suo esercito sta marciando su tutta la Francia. All'inizio del romanzo egli sarà solo una voce che arriva da territori lontani, ma pian piano arriverà anche ai villaggi vicini e darà quel senso di inquietudine e crescente angoscia al romanzo.

La parte più fantasy del romanzo è data dalla famosa pergamena che rappresenta la vita di Isabelle.
Il capitolo introduttivo infatti, mostra di come Chance si sia intrufolato nel covo delle Moire e abbia rubato la suddetta pergamena. Le Moire sono le Parche della mitologia greca, tre sorelle che scrivono su pergamene le vite degli esseri umani e le tengono tutte ben ordinate. Chance è anch'egli una divinità ma che rappresenta come dice il suo nome l'opportunità e si diverte nel sottrarre delle vite alle Moire e a cercare di cambiarne il corso della vita. Quando il ragazzo si trova fra le mani la pergamena di Isabelle, alla ragazza non rimane molto da vivere ed egli sarà costretto ad una corsa contro il tempo per salvarla dalla morte e da una delle sorelle che ha deciso di lasciare la propria abitazione per cercare di far terminare la vita di Isabelle come previsto.
Oltre a questi due personaggi contrapposti che cercheranno di influenzare il cammino della sorellastra, vi sarà anche un'altra forza ovvero quella della regina delle fate che sarà più imparziale con Isabelle. Le darà alcuni strumenti per trovare la sua strada ma non le fornirà ulteriori spiegazioni su come usarli.

In conclusione: un libro pieno di magia ma anche di ribellione e coraggio. Isabelle è una protagonista fantastica e decisamente non in linea con le eroine bellissime dei fantasy degli ultimi tempi. Non è gentile e delicata ma intraprendente e affascinante. Un libro che consiglio a tutti perché come ho già detto, ci siamo passati tutti per dei momenti in cui non ci siamo sentiti al nostro posto e questo libro ci ricorda che non bisogna piegare la propria volontà agli altri.

- fine recensione-

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