settembre 19, 2020

Una voce dal lago - Jennifer Donnelly

Dopo aver finito "Stepsister" mi sono ricordata di avere un altro libro di questa autrice in casa, ovvero "Una voce dal lago" comprato in occasione dell'incontro con l'autrice al festival "Mare di libri" (cliccate QUI se siete curiosi di sapere cosa io e le altre blogger le abbiamo chiesto in quella occasione).

Titolo: Una voce dal lago
Titolo originale: A Northern Light
Autrice: Jennifer Donnelly
Casa editrice: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2005
Genere: storico, introspettivo, per ragazzi

Trama:

Nell'America del 1906 si cresce in fretta. A soli sedici anni Mattie ha una famiglia da mandare avanti e decisioni difficili da prendere: sposarsi o studiare per diventare scrittrice? Sarà proprio nelle amate parole che Mattie troverà la forza per affermarsi e dare voce anche a chi non l'ha più. Come Grace Brown che, prima di morire, le ha affidato le sue lettere piene di vita e di speranza.

Recensione:
 
"Una voce dal lago" è un libro che è molto fuori dalla mia comfort-zone. Si tratta di un romanzo storico che ci racconta la dura vita di Mattie, un'adolescente che deve fare i conti con la dura realtà del tempo.
La storia di Mattie si svolge su due piani temporali diversi. Il primo racconta della sua vita da ragazzina piena di responsabilità. La madre è morta da qualche mese e il fratello maggiore ha lasciato la famiglia dopo un misterioso alterco con il padre. Mattie, essendo quindi diventata la sorella maggiore è costretta a farsi carico sia delle faccende domestiche, sia del lavoro dei campi in aiuto al padre il che la costringe spesso a saltare la scuola. Mattie invece adora la scuola, soprattutto la letteratura ed è molto portata per la scrittura ma dovrà scegliere se proseguire con gli studi oppure se il senso del dovere verso la famiglia la farà restare a casa.
La seconda linea temporale si svolge qualche tempo dopo e troviamo Mattie che fa la cameriera in un hotel di villeggiatura. In questi capitoli la vita dell'hotel viene stravolta dal ritrovamento del cadavere di una degli ospiti dell'albergo, Grace Brown che per puro caso, o chiamatela premonizione, le aveva affidato poco tempo prima un pacco di lettere. La richiesta di Grace era stata quella di farle sparire ma Mattie le ha conservate e dopo il ritrovamento della povera ragazza morta annegata, leggerà queste lettere che le cambieranno la vita.

All'inizio del romanzo non è semplice destreggiarsi fra le due linee temporali, solo poi ho realizzato che i capitoli ambientati nel passato di Mattie sono contrassegnati con una parola, mentre quelli nel chiamiamolo presente non hanno nulla.
Questa parola che appare all'inizio del romanzo è la "parola del giorno" che Mattie prende dal dizionario per imparare ogni giorno il significato di una parola.
A parte questo piccolo intoppo iniziale nella lettura, per il resto lo stile è molto semplice e scorrevole adatto ad una fascia di età dai 14-15 anni. Parto da qui più che altro per alcuni contenuti che potrebbero urtare la sensibilità dei più piccoli come ad esempio i primi istinti sessuali o la descrizione di un parto in casa. 

Mi è piaciuta la storia di Mattie perché racconta una realtà molto cruda in questo passato. Mattie vorrebbe fare la scrittrice, ma la sua famiglia ha bisogno di lei ed è costretta a fare una scelta fra le due.
Il tema di fondo in pratica è questo, ma attorno ad esso si formano altri temi secondari che influenzeranno il desiderio di Mattie da una parte o dall'altra. 
Dalla parte del suo sogno di scrittrice c'è una fantastica insegnante che la sprona, le regala libri e il suo migliore amico che già si vede lanciato nella sua carriera universitaria e vede Mattie vicino a lui, mentre dalla parte della famiglia c'è il senso di colpa per il fratello maggiore che già se n'è andato prima di lei, ma soprattutto arriva anche un pretendente che inizia a fare piani futuri per lei.

Dalla trama della quarta di copertina, ho pensato subito che data la morte di Grace, potessero esserci delle indagini e ci fosse anche una buona dose di mistero. Invece la parte relativa a Grace si limita alla lettura delle lettere che faranno riflettere Mattie sulla sua vita e questo un pochino mi ha delusa perché mi aspettavo qualcosa di più da questo lato della storia. Vi dico solo che nelle note alla fine del libro, l'autrice rivela che il personaggio di Grace Brown e la sua storia sono davvero esistiti e credetemi, è una storia che vale la pena di essere ascoltata.

I temi trattati in questo libro sono principalmente due e sono il razzismo e il femminismo, che sicuramente sono molto interessanti e anche attuali.
Weaver, uno dei migliori amici di Mattie è di colore, o meglio mulatto dato che la madre è bianca e il padre di colore, e spesso incontra delle difficoltà e finisce in risse per salvare il suo onore. 
Ovviamente anche l'indipendenza femminile è uno dei temi trattati. Vi sono numerosi personaggi femminili all'interno del libro che portano ognuno una visuale diversa sul ruolo della donna dell'epoca. Dalla donna perfettamente integrata, a quella costretta a subire violenze, a quella che ha trovato un'indipendenza ma è costretta a vivere fuggendo dal marito che la rincorre per farla tornare a casa. Insomma, mille sfaccettature che danno una visione a 360 gradi di quello che poteva essere il panorama femminile dell'epoca tra bigotte e rivoluzionarie.
Anche il problema dell'alcolismo è molto presente in questo romanzo, ma si tratta più che altro di una componente più legata al fattore storico che una vera e propria denuncia di questa piaga.

Consiglio assolutamente questo libro, da una certa età in poi come ho detto per alcuni temi sensibili, perché l'autrice riesce a creare un filo diretto con la protagonista e il lettore si sente coinvolto dalla sua vita, dalle difficili scelte che deve compiere ma anche dal destino che le mette numerosi ostacoli ai suoi desideri. Un libro duro ma che fa decisamente riflettere.

- fine recensione -

Nessun commento:

Posta un commento