luglio 12, 2020

Il custode delle tempeste - Catherine Doyle

Spesso succede che mi metto in lista dei titoli consigliati dalle altre blogger e una volta ogni tanto accade che prendo quel determinato libro. Ecco per "Il custode delle tempeste" la scelta è stata dettata dall'aver visto questo libro in due profili Instagram di cui mi fido molto ovvero "Ombre Angeliche" e  "I libri sono un antidoto alla tristezza", che lo hanno lodato molto. Avrò la stessa opinione positiva delle altre due blogger citate?

Titolo: Il custode delle tempeste
Titolo originale: The Storm Keeper's Island
Saga: Storm Keeper #1
Autrice: Catherine Doyle
Casa editrice: Mondadori 
Anno di pubblicazione: 2019
Genere: fantasy, avventura
Link Amazon

Trama:

A ogni generazione, l'isola di Arranmore sceglie un Custode delle Tempeste che incarni il suo potere e difenda la sua magia se il Nemico dovesse tornare. E per il nonno di Fionn è giunto il tempo di cedere il passo al nuovo Custode. Fionn ha il terrore del mare, tanto che quando approda ad Arranmore per l'estate, vuole solo tornare sulla terraferma. L'isola della sua stirpe, però, lo aspetta da molto tempo e lo reclama a sé, rivelandogli la sua magia. Presto Fionn si lascerà sedurre dalla ricerca di una grotta sommersa, capace di esaudire i desideri. Ma una forza malvagia si sta destando nelle profondità dell'isola, ed è più vicina a lui di quanto non immagini.

Recensione:

Questa storia è molto bella ma con qualche punto che non mi ha convinta del tutto.

Parto col dire che mi è piaciuta l'originalità della storia e proprio da essa voglio iniziare la recensione.
"Il custode delle tempeste" vede come protagonista Fionn, un ragazzino che insieme alla sorella maggiore è stato mandato sull'isola di Arranmore per passare l'estate insieme al nonno. Non appena egli sbarca dal traghetto, l'isola sembra accoglierlo facendogli scoprire pian piano le sue magie. Arranmore infatti ha una storia molto travagliata composta di magia rimasta da un'antica lotta fra bene e male, che tutt'ora permane. A controllare i poteri di questo luogo c'è "Il custode delle tempeste", scelto dall'isola stessa fra i discendenti delle famiglie che hanno combattuto e sigillato il male moltissimi anni prima. Questa figura è attualmente ricoperta dal nonno di Fionn che inizierà il nipote ai segreti della magia e delle candele che riescono a imbrigliarla. Ma non ci sono solo candele magiche che permettono di viaggiare su piani temporali diversi su Arranmore e una grotta in grado di esaudire un desiderio è sicuramente molto attrattiva...

In generale ho trovato la base della storia molto ben curata e avvincente ma non ho apprezzato molto il modo in cui essa si è sviluppata tra le pagine.
Ho trovato un po' snervante il fatto che a Fionn non vengano spiegate le cose subito ed è costretto a carpire pezzi di informazione durante tutta la storia. Una volta che il ragazzino ha acceso la sua prima candela e fatto il salto temporale ci sarebbe dovuta essere una specie di spiegazione relativa al funzionamento generale dell'isola, ma non c'è. Questo mi ha lasciata un po' smarrita come lettrice in quanto da quel punto in poi non sapevo esattamente quale piega avrebbe dovuto prendere la storia.
Inoltre per molte scene troviamo il protagonista Fionn da solo con i suoi pensieri, altra cosa che congiuntamente all'assenza di spiegazioni chiare ha reso la parte centrale molto difficile da seguire e con cui entrare in connessione. Credo che questo modo di strutturare la storia sia stata una consapevole scelta dell'autrice, ma non so se possa piacere a tutti i lettori. Personalmente non mi ha convinta del tutto.

Uno degli elementi che invece mi ha convinto maggiormente è l'evoluzione dei personaggi.
Fionn, il nostro protagonista, all'inizio della storia è molto timido ed impaurito soprattutto dal mare. In qualche modo Arranmore riesce ad ammaliarlo con i suoi luoghi magici come la grotta che esaudisce un desiderio, che alla fine supera perfino la sua paura dell'acqua pur di trovarla. Diventa quindi un amante dell'avventura.
Il nonno Malachy compie invece il percorso inverso. Il custode è ormai logoro della vita impregnata di magia e se all'inizio lo vediamo come un cordiale vecchietto che corre veloce come il vento per mostrare i misteri dell'isola al nipote (vedete la copertina), alla fine mostra dei gravi segni di Alzheimer.
Sia Fionn che Malachy portano alla luce uno dei temi più importanti da inserire all'interno di un libro ovvero quello del lutto. Cormac era il padre di Fionn e figlio di Malachy, scomparso in mare e dichiarato ormai deceduto. Fra le pagine del libro ci viene proposto in più occasioni il pensiero di Fionn al padre presente più che mai in ogni fibra dell'isola e al difficile rapporto con la madre. Quest'ultima infatti è caduta in depressione dopo la morte del marito ed è stata costretta a mandare i figli su Arranmore per curarsi. Per quanto riguarda Malachy invece, ogni giorno che invecchia vede sempre di più Cormac in Fionn e in più di un'occasione li scambia salvo poi rinsavire e ricordarsi che il figlio è morto.
Vi sono altri personaggi importanti che interagiscono nella storia, ma ancora non sono stati sviluppati a sufficienza per potervene parlare degnamente.

La magia è una delle cose migliori all'interno del libro. Stiamo parlando di magia degli elementi che viene incanalata nelle candele e che permette di viaggiare nel tempo. Una scelta davvero originale. Non sono solo le candele però a creare l'atmosfera di magia nel libro. Vi sono anche dei luoghi sacri come la grotta sommersa o un albero che dà conoscenza e leggende di cui ancora non si sa se veritiere o meno come quella del cavallo alato. La magia però scorre anche per tutto il territorio di Arranmore dai semplici fiori che una volta colti riappaiono poco dopo. Sotto questo punto di vista l'autrice è ben riuscita a far trapelare la magia anche dal più piccolo ciuffo d'erba, creando un'atmosfera da fiaba.

Ultimo punto che voglio sottolineare in questa recensione è il grande male che sta per tornare sull'isola. Ebbene sì, già dalle prime pagine del romanzo il lettore è ben consapevole che qualcosa di oscuro sta per fare la sua apparizione.
Fionn infatti sogna una voce che lo guida ma che al mattino successivo non ricorda. Non ho apprezzato molto la scelta in quanto se il ragazzo ricordasse la voce misteriosa, avrebbe uno spunto in più di ricerca e in qualche modo il suo spirito sarebbe più inquieto.
In ogni caso i sussurri sono senz'altro un elemento inquietante per i lettori, nel senso buono del termine.
La questione del grande male viene lasciata ancora in stasi fino al secondo libro della saga, ma il modo in cui esso è stato introdotto in questo primo libro mi fa ben sperare negli sviluppi successivi.

In conclusione: Un libro molto carino, con una storia molto avvincente e dei protagonisti che ci portano tematiche ed evoluzioni personali importanti. Non ho apprezzato totalmente alcune scelte sullo sviluppo della storia, che avrebbe potuto essere maggiormente sviluppato e descritto in modo più chiaro in alcuni punti cardine.

Nessun commento:

Posta un commento