maggio 09, 2020

The Witcher. Il guardiano degli innocenti - Andrzej Sapkowski

Dopo aver finalmente concluso anche il gioco di "The Witcher 3" e ovviamente aver visto la serie tv, mi sono sentita pronta per affrontare la lettura di questa saga approfittando della nuova edizione. Volevo saperne di più sulle origini di Geralt di Rivia per approfondire tutti gli episodi vissuti attraverso il gioco, ma non avevo idea di come potesse essere la scrittura di una saga finora rimasta abbastanza nell'ombra.

Titolo: Il guardiano degli innocenti
Titolo originale: Ostatnie życzenie
Saga: The Witcher #1
Autore: Andrzej Sapkowski
Anno di pubblicazione: 2010  riedizione 2019
Casa editrice: Nord
Genere: epic fantasy

Trama:

Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l'unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore?


Recensione:

Per chi non lo sapesse, la saga di "The Witcher" non è iniziata propriamente con questo romanzo. Vi è infatti un titolo pubblicato nel 1990, mai pubblicato in Italia che è stato successivamente escluso dalla saga in quanto non coerente con i libri successivi. Dopo di questo è stato scritto il volume intitolato "La spada del destino", che viene però collocato temporalmente dopo i racconti de "Il guardiano degli innocenti". Insomma c'è stato un po' di caos per quanto riguarda l'ordine di pubblicazione, ma per fortuna nell'ordine di pubblicazione italiano è  tutto corretto.

"Il guardiano degli innocenti" è il primo romanzo che vede protagonista lo strigo Geralt di Rivia ed è composto da una serie di racconti, alcuni dei quali riportati nella serie tv.
Si tratta di sei racconti legati da un unico filo conduttore. Geralt si trova al tempo di Melitele sotto le cure di Nenneke dopo aver combattuto contro la strige (il primo dei racconti) e con la memoria torna ad alcuni degli episodi del suo passato.
Per farvi un breve elenco, questi episodi sono:
- La Strige, una principessa maledetta che esce dal suo sarcofago in cerca di vittime
- Nivellen, un signorotto che vive isolato nel suo castello bersagliato anch'egli di una maledizione che lo ha trasformato in una bestia
- Renfri, ovvero l'episodio per cui si è guadagnato l'epiteto "Macellaio di Blaviken" dove Geralt si troverà ad analizzare e a dover scegliere il male minore
- Serata alla corte di Cintra per la mano della principessa Pavetta
- Incontro con gli elfi ai confini del mondo con Ranuncolo
- La liberazione di un genio, tre desideri e l'incontro con la maga Yennefer

I filoni della storia sono due. Ci sono dei brevi capitoli che descrivono il soggiorno dello strigo al tempio di Melitele e che possiamo considerare come "il presente" del libro. I racconti più lunghi invece rappresentano dei salti nel passato. Credo che anch'essi siano in ordine cronologico ma non avendo un riferimento di un anno ben preciso non posso esserne sicura.
Per chi ha visto la serie televisiva, questi episodi sono ben noti tranne quello di Nivellen. In ogni episodio riportato, Geralt dovrà combattere contro sortilegi, maledizioni ed alcune bestie immonde.

Ma chi è Geralt? Per chi non lo conoscesse, Geralt è un Witcher,  un essere umano sottoposto ad un duro allenamento e ad una difficile trasformazione per diventare un cacciatore di mostri su commissione.  Egli viaggia attraverso il mondo in cerca di mostri da uccidere e anche se viene considerato dai più  una creatura mutante immonda, riesce anche a costruire legami di amicizia e rispetto per la sua onestà.

Avendo avuto accesso al videogioco prima del libro, sono partita avvantaggiata nella lettura in quanto avevo già ben presente il background generico della storia. Tuttavia mi rendo conto che alcuni dei risvolti delle storie non sono chiarissimi e non tutto viene spiegato a sufficienza. Non c'è per esempio la spiegazione dell'origine dei Witcher e dei suoi poteri oppure di come Geralt fa amicizia con Ranuncolo. Mi rendo conto che per una persona che non sa assolutamente nulla di questo universo, l'approccio può essere difficile.

Diciamo che lo stile di scrittura è abbastanza complesso in quanto ci sono molti dettagli di cui tenere conto. Alcuni dei racconti mi sono piaciuti in quanto rappresentano dei veri approfondimenti della storia di Geralt, mentre di altri ne avrei fatto a meno.
Un altro elemento che non mi è piaciuto riguardo la scrittura è l'inserimento di alcune frasi in lingue diverse, come ad esempio l'elfico, e non aver creato un glossario o una nota a fine pagina che ne desse la traduzione. In particolare nell'episodio "Il confine del mondo" dove Geralt e Ranuncolo hanno a che fare con degli elfi, vi è un intero dialogo tra lo strigo ed un elfo che il lettore non riesce a comprendere.

Un punto a favore che ho scoperto durante la lettura del libro è stata la moltitudine di elementi fiabeschi presenti. Il più evidente è nel racconto di Nivellen, ovvero un ragazzo maledetto intrappolato nel corpo di una bestia che cerca il vero amore in giovani ragazze. Ricorda moltissimo "La bella e la bestia" come storia, non vi pare? Andando ad informarmi al riguardo, ho scoperto che l'autore si è  ispirato ai miti scandinavi per la creazione delle sue storie e ho trovato molto carino il fatto che abbia inserito qualche elemento fiabesco.

In sostanza consiglierei la lettura di questo romanzo solo a chi abbia giocato al videogioco oppure a chi ha visto la serie televisiva, insomma qualcuno che abbia già un'infarinatura generale e voglia approfondire il tutto. Per chi non conosce nulla di "The Witcher" credo che il libro sia un insieme di brevi avventure molto leggere ma che non sono appassionanti.

- fine recensione -

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