aprile 24, 2020

Il priorato dell'albero delle arance - Samantha Shannon

Ci ho messo due mesi a finirlo per via di un blocco del lettore ma ce l'ho fatta! Finalmente posso anch'io dire la mia sul famoso libro "Il priorato dell'albero delle arance".

Titolo: Il priorato dell'albero delle arance
Titolo originale: The Priory of the Orange Tree
Autrice: Samantha Shannon
Anno di pubblicazione: 2019
Casa editrice: Mondadori - Oscar Vault
Genere: epic fantasy

Trama:

La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno.

Recensione:

È difficile non notare la mole di questo romanzo, è uno dei primi aspetti che un normale lettore nota passando i rassegna i libri nella sezione fantasy. Anche la copertina dai toni gialli e arancioni e le pagine stesse colorate di arancione fanno sicuramente risaltare questo romanzo. Si può dire quindi che già dall'aspetto estetico "Il priorato dell'albero delle arance" è un libro che si fa notare.
La lunghezza del libro sicuramente incute timore in alcuni lettori, ma con un po' di organizzazione è facilmente gestibile per chiunque.

Uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato di questo libro è stata l'enorme chiarezza con cui vengono tessute le fila di ogni storia. La scrittura infatti segue le avventure di quattro personaggi che agiscono in territori diversi e che oltretutto si spostano spesso. I movimenti però vengono ben definiti e le mappe presenti all'inizio del romanzo sono estremamente utili per collocare ogni singolo personaggio.
Il world-building dietro questo romanzo è decisamente impressionante in quanto vi sono moltissime culture diverse che ruotano attorno ai personaggi ed ognuna è estremamente precisa. È stato creato anche un passato che poco a poco viene rivelato con il passare della storia, un passato che è stato interpretato in modo diverso dai vari popoli e per questo crea dei conflitti culturali. Ancora una volta però mi preme dirvi che nonostante vi siano molti elementi che il lettore deve assorbire, essi vengono esposti in modo semplice e chiaro anche sotto questo punto di vista.
Il ritmo del racconto va in crescendo, pur mantenendo in ogni pagina qualcosa di interessante. Le prime parti infatti sono per lo più lente e descrittive per introdurre i personaggi. Man mano però che si va avanti la storia diventa sempre più veloce e di azione.

I personaggi di cui si seguono le storie, si incontrano e si separano più volte creando movimento fra le zone definite come Meridione, Oriente e Occidente
Ead è una adepta del culto dell'albero delle arance, il cui scopo è proteggere il popolo dal ritorno del Senza Nome ovvero un terribile drago che ha devastato il mondo quasi mille anni prima. Ead è originaria del Meridione, ma viene infiltrata nella corte del reginato di Inys in Occidente. In questa parte del mondo si crede che il ritorno del Senza Nome sia legato al perpetrarsi della stirpe dei Berethnet e lei è lì per verificare questa credenza e proteggere la regina Sabran.
Tanè vive in Oriente e vive per diventare un cavaliere degno di entrare nei Guardiani dei Mari, protettori delle acque e cavalieri di draghi.
Niclays è un alchimista cacciato da Inys e mandato in esilio a Mentedon in Oriente.
Areloth è un nobile vicino alla regina Sabran, amico di Ead. Viene forzatamente mandato in missione nel regno draconico di Yascalin.
Le avventure di questi quattro personaggi porteranno alla luce la verità sugli eventi di mille anni prima. Date le loro origini così diverse ognuno è stato cresciuto infatti con una diversa interpretazione di quei fatti ed ora che i draghi hanno ricominciato a destarsi dal loro sonno e il ritorno del Senza Nome è imminente, dovranno allearsi e riuscire a capire come combattere questa infernale creatura per sempre.
Peculiare il fatto che tre voci narranti siano giovani mentre Niclays è una persona matura. Tra i filoni della storia, quelli dell'alchimista sono particolarmente interessanti perché danno una visione più saggia e quasi arrendevole al flusso degli eventi che lo investe.

I temi trattati un questo romanzo sono molto vari. Una delle peculiarità del libro è senz'altro il mettere a confronto culture molto diverse fra loro che hanno credenze diametralmente opposte. Per farvi un esempio in Oriente vi sono dei draghi buoni che vengono venerati al pari degli dei mentre in Occidente ogni tipo di drago viene considerato malvagio a prescindere.
La cultura generale inoltre sfocia in una differenza abissale quando si parla di fede. Ognuno ha le sue credenze ben radicate che durante il romanzo verranno messe a dura prova. Non è un aspetto che solitamente viene trattato nei fantasy, però in questo è molto approfondito ed è fondamentale ai fini della storia stessa.
Altro tema che viene trattato è l'amore fra due persone dello stesso sesso, che avviene dopo la metà del libro quindi non vi posso rivelare fra chi.
Inoltre in questo romanzo è presente molto girl-power. Sono infatti molti i personaggi femminili che giocano un ruolo decisivo all'interno della trama e che sono dotati di molto potere sia politico sia in termini di tempra.
La perdita è un altro tema che viene sfiorato in questo romanzo. Vi sono alcuni personaggi che lasceranno la scena e coloro ancora in vita dovranno elaborare il pesante fardello del lutto.

Il finale è abbastanza definito in quanto il viaggio per sconfiggere il Senza Nome ha fine, ma lascia molte porte aperte per un possibile seguito. Su Goodreads l'autrice ha lasciato il commento al libro "Il priorato è una storia che funziona bene da sola, ma questo mondo ha molte altre storie da raccontare... mi piacerebbe poterci tornare". Personalmente spero vivamente di potervi fare ritorno pure io!

In conclusione: Si tratta di un libro sicuramente impegnativo per la complessità con cui è stato creato, sicuramente non adatto a tutti, ma che regala un'avventura fantastica con dei personaggi femminili molto forti.

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