settembre 02, 2019

L'accademia del bene e del male - Soman Chainani

"L'accademia del bene e del male" è stato il mio libro-sfida delle vacanze. L'ho iniziato a fine aprile e appena dopo aver passato la metà mi sono arenata. Mi sono detta quindi di volerlo finire a tutti i costi durante il mio periodo di ferie e così è stato. 


Titolo: L'accademia del bene e del male
Titolo originale: The School for Good and Evil
Saga: L'accademia del bene e del male #1
Autore: Soman Chainani
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice: Mondadori editore
Genere: fantasy
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Trama:

Sophie e Agatha sono da sempre amiche del cuore e non vedono l'ora di scoprire cosa significhi studiare nella leggendaria Accademia del Bene e del Male, dove ragazze e ragazzi normali vengono preparati a diventare gli eroi e i cattivi delle fiabe. 
Con i suoi eleganti abiti rosa, le scarpette di cristallo e la passione per le buone azioni, Sophie sa che otterrà ottimi voti nella Scuola del Bene. Agatha invece, con i vestiti neri e informi e il carattere scontroso sembra una perfetta candidata per la Scuola del Male. Quando arrivano all'Accademia le due ragazze fanno una scoperta sorprendente: Sophie finisce nella Scuola del Male a seguire lezioni di Imbruttimento, Trappole mortali e Storia della Cattiveria, mentre Agatha si ritrova nella Scuola del Bene, a lezione di Etichetta principesca. Si tratta di un errore? O forse il loro autentico carattere è diverso da ciò che tutti credono? Per Sophie e Agatha comincia un viaggio in un mondo straordinario, dove l'unico modo per uscire dalla fiaba è viverne una fino alla fine. 
Dentro la foresta primordiale c'è un'accademia del bene e del male. Ci sono due castelli, due teste gemelle: uno benigno e l'altro maligno. Prova a fuggire: le vie son bloccate. L'unica è una storia di fate.

Giudizio 2,5 su 5:

Sono stata estremamente combattuta sul giudizio per questo libro. Come vi ho già anticipato nella breve introduzione, è stato un libro che ho iniziato, poi lasciato da parte e successivamente ripreso e finito. Il perchè di questo intoppo è presto detto.

La storia è molto semplice. Sophie e Agatha sono due compaesane. Vivono nel piccolo paesino di Gavaldon, in cui ogni quattro anni all'undicesima notte dell'undicesimo mese vengono rapiti due ragazzini, uno molto buono e uno molto cattivo. Le voci del paese dicono che questi due bambini rapiti, vengano poi istruiti uno in una scuola dedicata al male e uno ad una dedicata al bene e che diventino poi i personaggi delle fiabe che tutti conoscono.
Sophie è una ragazza molto ambiziosa e si è sempre sentita fuori posto nel piccolo villaggio. Da quando sua madre è morta, il suo unico obiettivo è stato quello di apparire sempre bella, compiere buone azioni al fine di essere giudicata molto buona. Il suo obiettivo è presto detto: essere rapita per diventare una principessa nella scuola del bene.
Agatha è una piccola dark che vive vicino al camposanto timida ed isolata con una propensione al macabro e riceve spesso le visite di Sophie.
La famosa notte del rapimento Agatha e Sophie vengono rapite insieme ma è Agatha a finire alla scuola del bene mentre Sophie finisce in quella del male.
Ognuna delle due si sente fuori posto, ma i loro obiettivi sembrano divergere. Agatha vuole a tutti i costi tornare a casa, mentre Sophie sembra avere più interesse nel riuscire ad entrare alla scuola del bene che a ritornare al loro villaggio.
Sulle due scuole incombe però un'entità suprema: il Gran Maestro che sembra vegliare sull'equilibro tra le due scuole, ma che si interessa molto alla storia delle nostre due protagoniste...

Conosciamole meglio allora queste due protagoniste
Sophie penso sia il motivo per cui non mi è piaciuto il libro. Si tratta di un personaggio che non riesco a capire in quanto è vanitosa e crede che chi è bello fuori lo sia anche dentro. In più ogni sua azione è studiata per diventare principessa, le buone azioni che compie non le fa per bontà d'animo ma per un futuro tornaconto. Anche l'amicizia con Agatha all'inizio del libro è uno dei modi che ha per dimostrare di essere buona e già per questo mi è stata antipatica dalle prime pagine. Poi però la ragazza considerata da tutti stramba, diventa la sua unica ancora di salvezza e si tiene aggrappata a lei per trovare una soluzione alla sua situazione. Un personaggio praticamente inutile e anche tedioso da leggere per buona parte del libro. Le cose migliorano verso la fine del racconto, quando Sophie si separa da Agatha e comincia a diventare cattiva sul serio.
Agahta è una buona al 100%. Si sforza in tutte le maniere di elaborare un piano per fuggire, pensa a come far entrare Sophie nella scuola dei buoni e la aiuta nello studio (attenzione, in questa scuola se si finisce troppe volte ultimi in classifica si rischia di rimetterci le penne!). Quindi una ragazza insicura ma molto buona, che non si trova assolutamente a suo agio tra principi e principesse, ma che in qualche modo riesce a spiccare fra gli studenti sia per intelligenza che per bontà.
A intromettersi fra loro non può che essere un principe che a mio avviso deve ancora essere ben sviluppato nella storia. Il principe Tedros infatti dà qualche buon spunto per un passato vissuto all'ombra del padre re Artù e che sembra soffrire a causa anche del rapporto fra i suoi genitori. Da subito durante le varie prove egli è attratto dalla bellezza di Sophie, ma in qualche modo riesce a vedere l'animo puro di Agatha, tanto che in qualche prova si avvicinerà a lei inconsapevolmente.
Questo giovane principe metterà in crisi il rapporto tra le due protagoniste. Nel momento decisivo per la fuga infatti, Sophie tergiverserà in quanto ormai è convinta che per Tedros prova un sentimento di vero amore e già si vede come una felice principessa seduta sul trono accanto a lui, lasciando Agatha sola.
Per quanto riguarda i personaggi ve ne sono molti altri citati nel libro, forse anche troppi, e in alcuni casi si rischia di confondersi da tanti personaggi sono.

Per tutti coloro che pensano che questo libro sia per bambini, la risposta è: ma anche no. Vi sono indubbiamente molti elementi fantastici legati al mondo fiabesco, ma l'universo creato da Soman Chainani è tutt'altro che roseo. La figura del Gran Maestro incute terrore, vi sono punizioni molto severe per chi trasgredisce le regole, i cattivi sono molto violenti sia fra di loro che con i buoni, ma soprattutto il destino degli studenti che non passano gli esami è quello di venire trasformati  in qualcosa, tipo una pianta, per sempre o peggio. C'è quindi un'atmosfera molto cupa per tutto il libro ed è decisamente uno dei motivi per cui questa lettura ha guadagnato punti ai miei occhi.

La scrittura è molto semplice e lineare, e dosata bene fra parti di dialogo/azione e descrizione/narrazione generica. Il problema che si può riscontrare è ad un certo punto la ripetitività di alcune scene nella parte centrale. La parte iniziale e quella finale sono contraddistinte da un ritmo molto veloce mentre il cuore del libro è molto lento soprattutto per alcune scene di lezioni scolastiche ripetute (prova al buio: riconosci la principessa trasformata in una zucca, prova al buio 2: riconosci la principessa che si trova dentro ad una bara, prova al buio 3: riconosci la principessa quando tutti hanno lo stesso aspetto), per non parlare delle volte in cui Agatha cerca di aiutare Sophie ma alla fine riesce meglio lei della sua amica. Insomma un ripetersi di scene che allunga e rallenta la storia.

Il tema di fondo però mi è piaciuto molto, ovvero qual'è il confine tra bene e male o meglio cosa considerare bene e cosa considerare male, il tutto legato anche all'aspetto esteriore della persona. Sophie infatti si considera buona e per questo il suo aspetto è sempre superbo, finchè non comincia a sospettare di essere almeno un po' malvagia e il suo aspetto cambia... Il tutto è molto più chiaro anche in una scena sul finale del libro che non vi posso svelare, ma posso suggerirvi di fare attenzione al rapporto tra male e bene rispetto alla bellezza dei protagonisti.

Anche il finale mi è piaciuto molto perché non me lo aspettavo. Ci sono stati molti colpi di scena ed una scena clou che mi ha lasciato basita nelle ultime pagine. Quindi tanto di cappello per questo finale col botto che mi ha invogliato a continuare la saga per vedere come tutto si evolverà.

In conclusione: Una storia molto cupa, con un ottimo inizio ed una fine con i fiocchi ma ripetitiva nella parte centrale. Molto ben sviluppato il tema di fondo sul confine tra bene e male, ma una protagonista su due non mi è piaciuta per niente. Il mio voto di 2,5 tazze su 5 è dato dal fatto che ci sono elementi che mi sono piaciuti molto e altri che non ho proprio digerito. Con il prossimo libro della saga spero in un miglioramento.

-fine recensione-

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