ottobre 24, 2018

Van Helsing - Natascia Luchetti

Prima o poi sapevate che vi sarebbe toccata anche questa recensione. Ebbene, dopo la mia partecipazione al blogtour di Van Helsing (trovate la mia tappa QUI), vi vorrei parlare di "Van Helsing", un libro che cade a fagiolo nella lista dei libri da leggere per la challenge di lettura. Pronti a scoprire cosa ne penso?

Titolo: Van Helsing - Blood never lies
Autrice: Natascia Luchetti
Anno di pubblicazione: 1 ottobre 2018
Casa editrice: Delrai Edizioni
Genere: Gotico, Horror

Trama:

La vera storia dell’uomo che ha trasformato la sua vita in leggenda, la cui stessa esistenza era un’arma contro le Bestie: Abraham Van Helsing. L’essere umano deve conoscere il mondo per poterlo capire appieno ed è ciò che pensa il giovane Van Helsing nell’approcciarsi all’università e al suo futuro da medico, ma l’oscurità lo attende e non gli lascia tregua, incamminandolo per la via a lui destinata. È nelle ombre più fitte che l’incubo ha inizio, una verità inspiegabile da Abraham considerata inconcepibile: esiste il Male, esiste il Bene. Ogni tipo di creatura sovrannaturale vive tra gli uomini, con loro, e questi non ne hanno coscienza. Continuano le loro vite, schiavi della superstizione e dell’ignoranza. È impossibile concepire un futuro senza l’abisso delle tenebre e la lotta per la sopravvivenza ha inizio, perché chi uccide il male, assorbe il male. A condurre il braccio del cacciatore una sola verità, che domina persino il suo cuore: il sangue non mente mai. Dalla penna gotica di Natascia Luchetti, una nuova sfida per riportare in vita una personalità dalle tinte complesse e dal forte senso di giustizia.

Commento al libro:

Ovviamente avendo partecipato al blogtour, non mi sento di dare un voto vero e proprio a questo libro. Ho deciso quindi di parlarvene in modo semplice senza legarmi ai voti.

La lettura del libro non è tra le più semplici. Il linguaggio è ricercato e ben curato, ma il racconto non mi ha soddisfatta dal punto di vista dinamico. La narrazione infatti ha moltissime scene descrittive e riflessive che appesantiscono la lettura, soprattutto nella seconda parte del romanzo.
Sono piuttosto in difficoltà a descrivervi le mie sensazioni in merito alla lettura. Trovo infatti che la parte più affascinate del romanzo, sia il continuo stravolgimento della vita e del credo di Van Helsing. Conosciamo il nostro protagonista all'inizio della sua carriera di medico, che subisce il fascino del professor Carvill. Il loro rapporto di allievo e mentore, si consolida indagando su delle strani morti di alcune donne alle quali viene strappato il cuore. Inoltre c'è una sorta di mutazione che colpisce soprattutto donne e sembra portarle alla follia. Carvill indaga su quest'ultimo fenomeno, cercandone una spiegazione medica (ma non troppo) e portandosi appresso Van Helsing.
Qui, il giovane ed ingenuo Abraham inizia a notare alcuni segnali strani. Fa dei sogni dove viene attaccato da un a creatura terrificante, la mutazione delle donne sembra davvero qualcosa di estraneo al genere umano e da qui comincia a dubitare di conoscere il mondo in cui egli stesso vive.
"L'ignoranza. porta a credere che in questo mondo esista un'unica realtà scritta da altri uomini come voi. Gli uomini sono creature imperfette e qualcosa di imperfetto non può originare che varie estrinsecazioni simili, mai complete"
Andando avanti con la storia facciamo la conoscenza del personaggio che poi occuperà molto spesso la mente di Van Helsing, una donna ovviamente, la baronessa Susan Adelina Griffith.
Lei riesce finalmente ad aprirgli gli occhi su un mondo che Abraham non ha mai neanche lontanamente immaginato. Un mondo fatto di mostri assetati di sangue; vampiri ma non solo. Susan è infatti fa parte di una famiglia la cui madre è stata trasformata in vampiro, e lei si dedica al loro sterminio.
Susan è molto affascinante ed in poco tempo riesce a prendere possesso del cuore di Van Helsing, ma più che amore, direi che il loro rapporto è quasi un'ossessione.
Infatti Susan e Abraham ad un certo punto della storia vengono rapiti da un vampiro e tenuti prigionieri. Quando i due vengono salvati da un'ordine chiamato "I soldati della fede", Van Helsing si rifugia da loro per alcuni anni per affinare delle tecniche di uccisione dei vari mostri, mentre di Susan si perdono le tracce.
Il nostro protagonista ha numerosi cambi di opinione su chi siano i veri mostri (i mostri o i cacciatori di mostri), che vengono descritti approfonditamente. Egli infatti fa la conoscenza di alcune creature sovrannaturali, ma che sono votate al bene e il fatto di doverle uccidere in quanto aberrazioni della natura, suscita in lui quei sentimenti contrastanti citati poco fa.

Vi ho spoilerato un po' di trama per farvi capire che c'è molto lavoro dietro a questo libro. Sicuramente in primis si nota una grande ricerca storica dell'ambientazione. Le descrizioni di Londra dai bassifondi ai quartieri alti sono davvero impressionanti.
Il punto focale del romanzo è invece il rapporto tra il bene ed il male. Diciamo che considero questo romanzo quasi al pari di un saggio in quanto ci sono molte digressioni filosofiche. Come dicevo prima, questa parte descrittiva è sì molto affascinante, ma al contempo rallenta la lettura. Soprattutto nella seconda parte dove mi sarebbe piaciuto vedere un po' più azione, ho trovato invece tante descrizioni  e concetti filosofici.

Il personaggio principale, ovvero Van Helsing, è molto ben descritto ed analizzato in tutte le sue sfumature. Mentre i personaggi secondari sono appunto... secondari. Alcuni passano, durano pochi capitoli e poi scompaiono, mentre alcuni mutano, rivelando la parte peggiore di sé. Ho avuto un paio di volte in cui mi sono detta: "ecco, questo personaggio sarà importante per il libro, me lo sento" e poi due capitoli dopo tale personaggio muore o scompare.
In ogni caso a parte un personaggio tra i cattivi che prende il sopravvento nella seconda parte del romanzo, con gli altri personaggi secondari non si riesce ad entrare molto in empatia.

Cosa aspettarvi quindi da questo romanzo?  "Van Helsing" è in sostanza la biografia del famoso cacciatore di vampiri, dall'età dell'ignoranza fino alla sua morte, o almeno gli eventi più importanti di essa. Le due cose che spiccano maggiormente sono le teorie sul bene ed il male del cacciatore e molto molto sangue. Mi spiego meglio: all'interno del libro non ci sono moltissimi combattimenti, ci sono in compenso molte scene raccapriccianti di mostri, esperimenti umani/mostri mal riusciti e torture. Non si tratta insomma di un libro adatto ai deboli di stomaco.

Ho voluto a tutti i costi leggere questo libro in quanto mi ha sempre affascinato il mito di Van Helsing e le mie aspettative erano molto diverse rispetto al libro che mi sono trovata di fronte. Molte chiacchere, molte torture ma niente romanticismo e pochi combattimenti veri e propri.

Adatto a chi: ama i libri impegnativi e con un alto livello di macabro

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