Come vi avevo già anticipato un paio di post fa, sto iniziando a raccogliere materiali sugli autori presenti a Pordenonelegge di quest'anno. Il primo nome che mi è saltato agli occhi è stato quello di Federica Bosco perché l'ho già sentita molte volte, ma non ho letto niente di suo. Scrive principalmente romanzi rosa, ma ha anche all'attivo una trilogia, definita fantasy, che mi ha incuriosito.
Titolo: Innamorata di un Angelo
Saga: Innamorata di un Angelo #1
Autrice: Federica Bosco
Anno di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Newton Compton
Genere: young adult
Saga: Innamorata di un Angelo #1
Autrice: Federica Bosco
Anno di pubblicazione: 2011
Casa editrice: Newton Compton
Genere: young adult
Trama:
"Una mattina ti svegli e sei un'adolescente. Così, senza un avvertimento, dall'oggi al domani, ti svegli nel corpo di una sconosciuta che si vede in sovrappeso, odia tutti, si veste solo di nero e ha pensieri suicidi l'84% del tempo. E io non tacevo eccezione".
Questa è Mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irrinunciabile sogno: entrare alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c'è l'amore intenso e segreto per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente forti e indissolubili che Mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita.
Questa è Mia, sedici anni, ribelle, ironica, determinata, sempre pronta ad affrontare con tenacia le incertezze della sua età: scuola, compagni, genitori separati, e un rapporto burrascoso con la madre single che la adora, ma è una vera frana in fatto di uomini. Mia insegue da sempre un grande e irrinunciabile sogno: entrare alla Royal Ballet School di Londra, la scuola di danza più prestigiosa al mondo, dove le selezioni sono durissime e il costo della retta è troppo alto per una madre sola. A complicare la sua vita c'è l'amore intenso e segreto per Patrick, il fratello della sua migliore amica, un ragazzo così incantevole e unico da sembrare un angelo, che però la considera una sorella minore. La passione per la danza e quella per Patrick sono talmente forti e indissolubili che Mia non sarebbe mai in grado di rinunciare a una delle due. Fino a quando il destino, inevitabile e sfrontato, la metterà davanti a una delle più dolorose e difficili scelte della sua vita.
Giudizio 1 su 5:
Ringrazio il cielo di aver preso in prestito questo libro in biblioteca e non di averlo comprato...
Innanzitutto mi preme dire che la definizione di "fantasy" (come ho trovato in molte recensioni) su questo libro non ci sta proprio. Sì, potrebbe esservi una componente sovrannaturale, ma viene inserita solo nell'ultima pagina del libro. Ho letto le trame dei due libri successivi della saga e da quello che sembra potrebbe essere più presente come componente, ma non aspettatevi gli angeli di Lauren Kate o L.A. Weatherly questo no.
La scrittura è molto semplice ed è l'unico punto che salvo del libro. Il linguaggio è molto semplice, scorrevole e c'è un buon bilanciamento tra descrizioni e dialoghi.
Per quanto riguarda il resto non saprei proprio da che parte cominciare.
La storia è quella che potete leggere nella trama: Mia è una ragazzina di sedici anni che da sempre sogna di entrare in una scuola di danza prestigiosa a Londra, ma purtroppo la madre non se lo può permettere. Ad incoraggiare Mia a non perdere il suo sogno per la danza c'è Nina, la sua migliore amica, con una famiglia perfetta ed un fratello perfetto, Patrick, di cui Mia è innamorata da sempre.
Nina e Mia sono come due sorelle e si dicono tutto, eccezion fatta per questa cotta colossale della seconda nei confronti di Patrick, e questo causa non pochi problemi fra le due. Dovendo tenere nascosto il suo amore Mia è costretta a mentire e anche ad uscire con altri ragazzi per non destare sospetti nella sua migliore amica.
Patrick è da sempre il ragazzo perfetto, che però si è scelto un lavoro molto difficile, ovvero il militare nella marina ed è quindi costretto a stare molto tempo lontano da casa. La storia tra Mia e Patrick comincia un po' per caso quando il ragazzo inizia a rendersi conto che la piccola Mia che trattava come una sorella sta diventando una ragazza e la guarda con occhi diversi finché durante una licenza, scoppia l'attrazione tra i due che tengono il tutto nascosto da Nina.
Intanto a casa di Mia la tensione per l'imminente audizione presso la scuola di ballo si fa sempre più sentire, in quanto la protagonista sa perfettamente che la madre non potrà permettersi quella esosa retta scolastica e questo è causa di litigi continui fra madre e figlia.
Fin dove sarà disposta a spingersi mia per continuare ad andare alla scuola di danza? E quanto inciderà nella sua relazione con Patrick?
Vi ho fatto un po' il riassunto a modo mio per spiegarvi la trama con qualche dettaglio in più rispetto alla solita scheda libro di Amazon. Cosa c'è di sbagliato in quello che ho scritto poco sopra?
1. Mia vanta da sempre questo rapporto di sorellanza con Nina, ma dato che da sempre è innamorata di Patrick, dove sta tutta questa amicizia se da tempo le nasconde questa sua cotta per il fratello? All'inizio Mia si giustifica dicendo che è un amore impossibile, che Patrick non le darà mai quello che lei vorrebbe e non si confida con Nina perché è arresa a questa delusione d'amore, però nel momento in cui le cose cambiano, Mia non rivela la relazione con Patrick. Gravissimo errore perché prima o poi è ovvio che lei sarebbe venuta a saperlo in un modo o nell'altro e quando lo scopre ovviamente succede il finimondo.
2. Il rapporto tra Mia e la madre è decisamente difficile a causa della danza, ma se i soldi non ci sono, non ci sono. Mia invece di decidere di andare in una scuola più economica o trovare delle strade alternative per procurarsi i soldi che non rovinino il rapporto con la madre, continua ad andare avanti imperterrita con il suo comportamento estremamente egoista finendo per litigare un giorno sì è l'altro pure con la madre. Per tutto il libro ci sono questi continui battibecchi fra madre e figlia che mi hanno veramente stufata, tanto che a metà libro volevo lasciarlo lì e non prenderlo mai più in mano. Ma a questo punto è stato il mio orgoglio ad intervenire e mi sono imposta di finirlo poco per volta, un paio di pagine al giorno perché altrimenti mi sarebbe risultato indigesto.
Presenterò ora i personaggi principali di questo romanzo.
Penso di aver già detto abbastanza su Mia poco sopra. Si tratta di una ragazzina egoista e troppo testarda che sottovaluta la sua amicizia con Nina e che ha un pessimo rapporto con la madre. La danza per lei è tutto e penso che solo un ballerino riesca a capire questa profonda passione, ma non posso perdonare il fatto che non pensa minimamente alle conseguenze delle sue azioni e che per andare avanti con la danza sia disposta a sacrificare sua madre e la sua vita scolastica. Il suo rapporto con Patrick è da sempre un rapporto quasi fraterno, che si trasforma quando improvvisamente lui apre gli occhi e davanti a lui non vede più quella che considerava una sorella acquisita, ma una giovane donna con cui non ha effettivi legami di sangue. Il loro è un rapporto meraviglioso, tutto rosa e fiori ed insieme sono immensamente felici, con l'unica macchia di tenere nascosta la loro relazione. Probabilmente troppo sdolcinato e avvenuto un po' troppo in fretta.
Patrick è un personaggio irreale. Bello, simpatico, paziente, dolce, grande mediatore... difetti: nessuno. La credibilità di questo personaggio è semplicemente nulla perché chiunque si renderebbe conto che è un personaggio talmente irreale e finto che non è verosimile e che inoltre crea un forte squilibrio nel contesto della storia. Da una parte c'è la vita super incasinata di Mia, una vita vera, faticosa e dolorosa, e dall'altra un amore che sa di finzione a 100 metri di distanza.
Nina è un personaggio allegro e solare che purtroppo non ha il dovuto spazio nel libro. Mia la tiene costantemente fuori dai suoi sentimenti per il fratello e questo fa creare una sorta di barriera fra loro. La situazione peggiora quando Nina si fidanza con Carl e sparisce dalla vita di Mia, per poi far ritorno nel momento peggiore in cui tutto va poi a rotoli.
Gli adulti del libro sono i genitori di Mia; il padre, che vede di rado e per nulla presente, e la madre, in cerca di ricostruirsi una vita e alle prese con una figlia ingrata. La madre di Mia viene poi affiancata da Paul, il nuovo compagno che Mia all'inizio odia, ma che poi inizia ad apprezzare e Betty, amica da sempre ed esperta di tarocchi. In un'occasione fa le carte a mia, ma si mantiene misteriosa nei confronti di una carta specifica: la torre... Sono due personaggi carini che rendono la storia più allegra.
I sentimenti che mi ha lasciato questa storia sono due: tristezza e rabbia. Rabbia perché ho odiato il personaggio principale Mia per tutta la serie di comportamenti che ha avuto e tristezza perché per le prime 250 pagine l'atmosfera è così cupa e disperata che mi ha messo molta tristezza addosso.
Credo che sia una saga scritta sull'onda dello sviluppo dell'urban fantasy, ma che non ha avuto la giusta dose di fantasia per poter meritare questo appellativo. La copertina mi ha ricordato molto i libri della saga di Fallen e forse anche per questo un po' mi sono lasciata trarre in inganno.
Credo che l'etichetta corretta per questo romanzo sia young adult, perché anche se c'è una minima componente di sovrannaturale, non è il tema principale del libro, o almeno di questo primo libro della trilogia.
Concludo dicendo che è altamente improbabile che continui con questa saga. Piuttosto mi dedicherò ad altre opere dell'autrice tipo il puro romance, campo in cui dicono sia molto brava.
-fine recensione-
Crediti della fotografia: Foto di Alexandre Tsuchiya
Innanzitutto mi preme dire che la definizione di "fantasy" (come ho trovato in molte recensioni) su questo libro non ci sta proprio. Sì, potrebbe esservi una componente sovrannaturale, ma viene inserita solo nell'ultima pagina del libro. Ho letto le trame dei due libri successivi della saga e da quello che sembra potrebbe essere più presente come componente, ma non aspettatevi gli angeli di Lauren Kate o L.A. Weatherly questo no.
La scrittura è molto semplice ed è l'unico punto che salvo del libro. Il linguaggio è molto semplice, scorrevole e c'è un buon bilanciamento tra descrizioni e dialoghi.
Per quanto riguarda il resto non saprei proprio da che parte cominciare.
La storia è quella che potete leggere nella trama: Mia è una ragazzina di sedici anni che da sempre sogna di entrare in una scuola di danza prestigiosa a Londra, ma purtroppo la madre non se lo può permettere. Ad incoraggiare Mia a non perdere il suo sogno per la danza c'è Nina, la sua migliore amica, con una famiglia perfetta ed un fratello perfetto, Patrick, di cui Mia è innamorata da sempre.
Nina e Mia sono come due sorelle e si dicono tutto, eccezion fatta per questa cotta colossale della seconda nei confronti di Patrick, e questo causa non pochi problemi fra le due. Dovendo tenere nascosto il suo amore Mia è costretta a mentire e anche ad uscire con altri ragazzi per non destare sospetti nella sua migliore amica.
Patrick è da sempre il ragazzo perfetto, che però si è scelto un lavoro molto difficile, ovvero il militare nella marina ed è quindi costretto a stare molto tempo lontano da casa. La storia tra Mia e Patrick comincia un po' per caso quando il ragazzo inizia a rendersi conto che la piccola Mia che trattava come una sorella sta diventando una ragazza e la guarda con occhi diversi finché durante una licenza, scoppia l'attrazione tra i due che tengono il tutto nascosto da Nina.
Intanto a casa di Mia la tensione per l'imminente audizione presso la scuola di ballo si fa sempre più sentire, in quanto la protagonista sa perfettamente che la madre non potrà permettersi quella esosa retta scolastica e questo è causa di litigi continui fra madre e figlia.
Fin dove sarà disposta a spingersi mia per continuare ad andare alla scuola di danza? E quanto inciderà nella sua relazione con Patrick?
Vi ho fatto un po' il riassunto a modo mio per spiegarvi la trama con qualche dettaglio in più rispetto alla solita scheda libro di Amazon. Cosa c'è di sbagliato in quello che ho scritto poco sopra?
1. Mia vanta da sempre questo rapporto di sorellanza con Nina, ma dato che da sempre è innamorata di Patrick, dove sta tutta questa amicizia se da tempo le nasconde questa sua cotta per il fratello? All'inizio Mia si giustifica dicendo che è un amore impossibile, che Patrick non le darà mai quello che lei vorrebbe e non si confida con Nina perché è arresa a questa delusione d'amore, però nel momento in cui le cose cambiano, Mia non rivela la relazione con Patrick. Gravissimo errore perché prima o poi è ovvio che lei sarebbe venuta a saperlo in un modo o nell'altro e quando lo scopre ovviamente succede il finimondo.
2. Il rapporto tra Mia e la madre è decisamente difficile a causa della danza, ma se i soldi non ci sono, non ci sono. Mia invece di decidere di andare in una scuola più economica o trovare delle strade alternative per procurarsi i soldi che non rovinino il rapporto con la madre, continua ad andare avanti imperterrita con il suo comportamento estremamente egoista finendo per litigare un giorno sì è l'altro pure con la madre. Per tutto il libro ci sono questi continui battibecchi fra madre e figlia che mi hanno veramente stufata, tanto che a metà libro volevo lasciarlo lì e non prenderlo mai più in mano. Ma a questo punto è stato il mio orgoglio ad intervenire e mi sono imposta di finirlo poco per volta, un paio di pagine al giorno perché altrimenti mi sarebbe risultato indigesto.
Presenterò ora i personaggi principali di questo romanzo.
Penso di aver già detto abbastanza su Mia poco sopra. Si tratta di una ragazzina egoista e troppo testarda che sottovaluta la sua amicizia con Nina e che ha un pessimo rapporto con la madre. La danza per lei è tutto e penso che solo un ballerino riesca a capire questa profonda passione, ma non posso perdonare il fatto che non pensa minimamente alle conseguenze delle sue azioni e che per andare avanti con la danza sia disposta a sacrificare sua madre e la sua vita scolastica. Il suo rapporto con Patrick è da sempre un rapporto quasi fraterno, che si trasforma quando improvvisamente lui apre gli occhi e davanti a lui non vede più quella che considerava una sorella acquisita, ma una giovane donna con cui non ha effettivi legami di sangue. Il loro è un rapporto meraviglioso, tutto rosa e fiori ed insieme sono immensamente felici, con l'unica macchia di tenere nascosta la loro relazione. Probabilmente troppo sdolcinato e avvenuto un po' troppo in fretta.
Patrick è un personaggio irreale. Bello, simpatico, paziente, dolce, grande mediatore... difetti: nessuno. La credibilità di questo personaggio è semplicemente nulla perché chiunque si renderebbe conto che è un personaggio talmente irreale e finto che non è verosimile e che inoltre crea un forte squilibrio nel contesto della storia. Da una parte c'è la vita super incasinata di Mia, una vita vera, faticosa e dolorosa, e dall'altra un amore che sa di finzione a 100 metri di distanza.
Nina è un personaggio allegro e solare che purtroppo non ha il dovuto spazio nel libro. Mia la tiene costantemente fuori dai suoi sentimenti per il fratello e questo fa creare una sorta di barriera fra loro. La situazione peggiora quando Nina si fidanza con Carl e sparisce dalla vita di Mia, per poi far ritorno nel momento peggiore in cui tutto va poi a rotoli.
Gli adulti del libro sono i genitori di Mia; il padre, che vede di rado e per nulla presente, e la madre, in cerca di ricostruirsi una vita e alle prese con una figlia ingrata. La madre di Mia viene poi affiancata da Paul, il nuovo compagno che Mia all'inizio odia, ma che poi inizia ad apprezzare e Betty, amica da sempre ed esperta di tarocchi. In un'occasione fa le carte a mia, ma si mantiene misteriosa nei confronti di una carta specifica: la torre... Sono due personaggi carini che rendono la storia più allegra.
I sentimenti che mi ha lasciato questa storia sono due: tristezza e rabbia. Rabbia perché ho odiato il personaggio principale Mia per tutta la serie di comportamenti che ha avuto e tristezza perché per le prime 250 pagine l'atmosfera è così cupa e disperata che mi ha messo molta tristezza addosso.
Credo che sia una saga scritta sull'onda dello sviluppo dell'urban fantasy, ma che non ha avuto la giusta dose di fantasia per poter meritare questo appellativo. La copertina mi ha ricordato molto i libri della saga di Fallen e forse anche per questo un po' mi sono lasciata trarre in inganno.
Credo che l'etichetta corretta per questo romanzo sia young adult, perché anche se c'è una minima componente di sovrannaturale, non è il tema principale del libro, o almeno di questo primo libro della trilogia.
Concludo dicendo che è altamente improbabile che continui con questa saga. Piuttosto mi dedicherò ad altre opere dell'autrice tipo il puro romance, campo in cui dicono sia molto brava.
-fine recensione-
Crediti della fotografia: Foto di Alexandre Tsuchiya
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