Lo ammetto, ultimamente ho scelto delle letture che sto faticando ad apprezzare, in particolare "Illuminae" e "Innamorata di un angelo". Mi serviva qualcosa per staccare e ho colto l'occasione di leggere un libro che mi è stato consigliato da un amico con cui gioco di ruolo. Il libro in questione è un giallo/thriller e si intitola ES.
Saga: ES #1
Autrice: Lorena Tessaro
Anno di pubblicazione: 2016
Casa editrice: Rapsodia edizioni
Genere: giallo, thriller
Trama:
A Ray Miller, detective specializzato nella cattura di serial-killer, viene assegnato il caso di un misterioso assassino che fa consegnare, direttamente alla sede della polizia, casse di legno con dentro i corpi torturati e senza vita delle sue vittime.
Collaboratori di Ray saranno il suo collega Matthew Cole e la profiler Claire Beckford.
A un certo punto, l'asssassino metterà nel suo mirino perfino i suoi stessi inseguitori, recapitando nelle loro case parti del corpo delle sue vittime, tutte accompagnate da un messaggio personale e da un fiore di orchidea bianca...
Giudizio 4 su 5:
Il libro mi è piaciuto molto, partendo dalla scrittura. Il difetto di molti gialli è che talvolta si perdono in descrizioni minuziose, parti descrittive complesse che fanno perdere al lettore quel senso di agitazione e adrenalina derivato dal caso seguito. ES non segue questa linea in quanto più che puntare sulle parti di narrazione in terza persona, l'autrice punta molto sui dialoghi. Questo rende la lettura molto facile da seguire, anche se allo stesso tempo crea un po' di distanza dai personaggi.
Mi spiego meglio. Tutta la parte descrittiva in generale, di solito serve per descrivere gli ambienti, le azioni, ma anche per entrare in empatia con i personaggi, sondando in profondità il loro mondo di pensare. L'autrice scegliendo di puntare tutto sui dialoghi ha scelto di rendere la lettura molto più dinamica e scorrevole, ma al tempo stesso ci ha allontanato un po' dai personaggi principali ed è per questo che non posso assegnare 5 tazze piene al libro. Non mi è dispiaciuta come scelta stilistica, ma mi è mancato qualcosina che mi facesse sentire vicina ai personaggi principali.
Un punto che mi preme sottolineare è la bravura dell'autrice nel riuscire a condensare un caso di serial-killer così appassionante in poco più di 200 pagine.
In queste 200 pagine l'autrice ci fa entrare nelle indagini di Ray, Matt e Claire. I tre hanno già lavorato assieme e sembrano essere una squadra affiatata, che si riunisce ancora per dare la caccia ad un serial-killer molto presuntuoso nelle strade di una cittadina americana. L'S.I. infatti fa recapitare le casse con le sue vittime direttamente nella centrale di polizia. Il suo modus operandi è sempre lo stesso: foro sul collo, utilizzo di una sostanza velenosa, asportazione della milza, torture varie sul corpo, cassa creata su misura e tutto lavato per non lasciare alcuna traccia. I due detective e la profiler indagano sull'ultima vittima, cercando corrispondenze con le precedenti e con altri casi di omicidi di studentesse avvenuti 5 anni prima.
Non passa molto tempo però che loro stessi diventano un bersaglio per questo criminale. Ognuno dei tre infatti riceve un pacchettino, consegnato durante la notte e lasciato all'interno delle loro stesse case. L'S.I. ha disinserito allarmi, aperto una porta blindata e il tutto per intrufolarsi in casa e lasciare quel pacchettino rosso con un'orchidea bianca.. per stabilire chi è veramente che ha in mano il gioco.
Da lì inizierà un'escalation di eventi che porterà una nuova vittima, false piste e l'avvicinamento dell'S.I. ad uno dei protagonisti.
Eccovi ora qualche informazione in più sui protagonisti per farveli conoscere meglio, anche se io stessa li conosco poco perché non sono molto approfonditi.
Ray è un uomo adulto con due figli, ormai grandi che vivono per conto loro, e vedovo. La moglie era molto malata e ha lasciato Ray in una casa vuota. Ray ha la parte del detective carismatico che tutti ammirano e rispettano, che ha sempre messo al primo posto il lavoro, specialmente dopo la morte della moglie.
Matt è single, ma affezionatissimo alla famiglia del fratello, in particolare al nipote. Sembra il classico bonaccione che a volte scherza e flirta con Claire.
Sia Ray che Matt danno in escandescenze quando ES li punge su quello che hanno di più caro: il ricordo della moglie per Ray e il nipotino per Matt.
Claire invece è il personaggio che vediamo e viviamo più da vicino. Sua madre soffre di Alzheimer, chiusa in una casa di cura e da molto tempo non la riconosce. Sta vivendo una storia con un uomo sposato e anche se si ripromette di lasciarlo, ogni volta che lui bussa alla sua porta lei lo fa rientrare nella sua vita e nel suo letto. Sarà Claire a portare sulla giusta pista i detective, grazie alle sue abilità di profiler.
Ci sono anche un paio di capitoli dove sentiamo la voce del nostro killer che ci fanno capire quanta cattiveria ci sia nella sua anima tormentata. Brevi scorci molto molto belli a mio avviso, infatti la citazione che ho scelto deriva proprio da uno di questi capitoli.
"La caccia al killer era come una partita di scacchi in cui l'obiettivo era uccidere il re, e ognuno dei giocatori muoveva le sue pedine per cogliere in fallo il re avversario. C'erano ancora delle pedine da muovere prima della mossa dello scacco matto."
Di solito non faccio spoiler, ma questo lo devo assolutamente fare: c'è un secondo libro che racconta le avventure di Ray, Matt, Claire e ES (il nome con cui si vuol far riconoscere il killer). Non vi so dire se sia una saga o una duologia, ma di sicuro un secondo libro c'è.
Il mio giudizio complessivo su questo libro è molto buono. Anche se ambientazioni e profondità dei personaggi sono due elementi che sono stati tralasciati, il caso che l'autrice crea, il serial-killer, le indagini, il terrore dei protagonisti quando vengono coinvolti direttamente dall'omicida, etc... sono elementi che mi hanno fatto apprezzare questo libro. Pura indagine, pure emozioni.
Se cercate un giallo non troppo impegnativo, vi consiglio assolutamente questo romanzo: "ES - tu sarai il prossimo...guardati alle spalle..."
-fine recensione-
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