luglio 15, 2018

Rebel, il deserto in fiamme - Alwyn Hamilton

Era da tantissimo tempo che avevo questo titolo tra i libri non ancora letti e fortunatamente la Ipse Dixit Challenge questo mese lo proponeva. Con la copertina dagli elementi infuocati e la parola "fiamme" che richiama il fuoco, riesco a completare entrambi gli obiettivi della challenge proposta da Denise. Ma veniamo al sodo: mi sarà piaciuto?

Titolo: Rebel - Il deserto in fiamme
Titolo originale: Rebel of the Sands
Saga: Rebel of the Sands #1
Autrice: Alwyn Hamilton
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice: Giunti Editore
Genere: fantasy, avventura
Link Amazon

Trama:

Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento. Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa infatti a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, uno straniero sfrontato, misterioso e affascinante. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il sultano di Miraji e il figlio in esilio, il principe Ribelle. Presto i due si troveranno a scappare attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: come i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l'ardire di domarli; i giganteschi rapaci Roc; indomite donne guerriere dalla pelle color oro e sacerdoti capaci di leggere i ricordi altrui nell'acqua... Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta di quanto pensassero. Amani dovrà decidere se unirsi alla rivoluzione e capire se davvero quello che vuole è lasciarsi alle spalle il suo deserto.

Giudizio 5 su 5:

Come vi avevo rivelato su Instagram la settimana scorsa, ho abbinato la lettura di "Rebel - il deserto in fiamme" a quella di "Descendens" e devo dire di aver fatto davvero una bella combo. "Rebel" è infatti un libro molto leggero, dinamico e con molta azione, mentre "Descendens" alterna dinamicità a periodi riflessivi e mi è piaciuto alternarne la lettura.

"Rebel - il deserto in fiamme" è un libro che si legge davvero in poco tempo. Le pagine scorrono davvero bene e nonostante ci siano molti termini e concetti creati apposta per il libro e che ricordano le atmosfere arabe, è molto facile da seguire e da leggere.

La trama che viene proposta sui vari siti per l'acquisto, ovvero quella riportata poco sopra, rivela abbastanza quello che succede all'interno del libro, quindi eviterò di approfondire ulteriormente per non togliere il piacere di tutta la serie di eventi che porterà Amani sulla strada di Jin.
Vediamo invece di localizzare un po' il romanzo. Ci troviamo in una terra desertica, quasi fiabesca. L'atmosfera infatti ricorda "Le mille una notte" e perchè no, il più recente "La moglie del califfo". Si tratta di una terra dove la magia ancora vive, ma nella quale la gente non se la sta passando benissimo politicamente. Sono governati da un Sultano che ha stretto un'alleanza con degli stranieri che un po' spadroneggiano a destra e a manca. A peggiorare ulteriormente la situazione, c'è un clima molto teso per via della successione al trono del Sultano stesso. Uno dei suoi figli, che era stato precedentemente esiliato, ha avanzato delle pretese sul trono, ma è stato cacciato ed ora è braccato. Egli infatti vuole portare una ventata di aria fresca al governo e sempre più sudditi hanno cominciato a rivoltarsi e a inneggiare a questo nuovo pretendente al trono.
In questo paese però c'è ancora una forte presenza magica data dai Djinni, degli dei antichi molto potenti in pratica (ricorda un po' anche l'anime Magi). Questi Djinni hanno avuto anche dei figli con degli umani, chiamati Demdji che sono umani con dei poteri sovrannaturali. Durante il suo viaggio Amani ne conoscerà parecchi.

Amani è una protagonista forte. Ha subito la perdita di entrambi i genitori e vive con la famiglia dello zio. Da sempre si sente stretta nel piccolo paese dove vive e la situazione peggiora quando lo zio decide che è tempo che la ragazza trovi marito. Ci troviamo infatti in un mondo vecchio stampo dove le donne hanno una posizione inferiore rispetto all'uomo e non vengono considerate. Amani vuole scappare e raggiungere la capitale, dove si trova la sorella della madre defunta. Per guadagnare un po' di soldi decide una notte, di andare ad un paese vicino, si traveste da uomo e partecipa ad una gara di pistoleri. Se c'è una cosa in cui Amani è brava è infatti sparare, solo che all'ultimo succede un imprevisto ed è costretta a fuggire. La aiuta nella fuga un altro concorrente che poi lei re-incontrerà nel suo piccolo paese e che la aiuterà ancora una volta, portandola via definitivamente da Dustwalk.
Amani è tenace, intelligente ma anche scaltra ed è disposta a tutto per avere la sua libertà.
Jin è invece un giramondo. Non racconta molto di sè, ma ha vissuto per molto tempo a Xicha ed è un navigatore. Riesce ad affascinare Amani con i suoi racconti esotici ed i suoi modi da spavaldo e uomo del mistero. Si tratta di un personaggio molto gentile, ma anche divertente. Per il momento direi che Jin è riuscito ad attirare la mia attenzione, ma ancora non me ne sono follemente innamorata. Non vedo l'ora di scoprire qualcosa in più su di lui nel secondo capitolo della storia.

Di questo romanzo ho apprezzato moltissimo i temi di fondo del romanzo. Mi è piaciuta la forza di volontà di Amani, che si ribella ad una società maschilista che la vuole solo come una brava ed obbediente mogliettina. Ancora una volta facciamo sentire forte e chiaro il messaggio che le donne non sono inferiori agli uomini e devono godere degli stessi diritti e doveri.
Il secondo tema che ho apprezzato è quello leggendario/religioso. Amani e Jin vengono infatti da due zone diverse e sono stati cresciuti con fedi diverse ma allo stesso tempo simili. Più volte durante il loro viaggio, i due si confronteranno su questo punto, ma nessuno cerca di imporre all'altro la sua fede. Un bellissimo segno di rispetto per gli altri. Alla fine sono queste piccole cose che rendono un romanzo speciale e che fanno apprezzare ancora di più la lettura.

L'unica cosa che non ho apprezzato moltissimo è stato il finale che ho trovato un po' troppo frettoloso e avrei gradito approfondire. Per il resto è stata un'avventura molto avvincente e coinvolgente.

In conclusione: Un libro molto d'azione e dinamico con due protagonisti molto combattivi ed affascinanti. I temi di fondo sono veramente importanti e anche se sono trattati in modo leggero, mi è piaciuto il fatto che siano stati inseriti. Lo consiglio decisamente come lettura leggera ma appassionante da leggere sotto l'ombrellone perché è semplice e veloce. Si riesce a volare fra queste pagine che racchiudono anche un pizzico di magia.

La citazione che ho scelto per questo libro è un dialogo fra Amani e Jin che mi ha strappato un sorriso.
Jin alzò il bicchiere, quasi volesse brindare. "Forse sono solo un pacifista".Toccai il suo bicchiere con il mio. "Hai troppe pistole per essere un pacifista."
-fine recensione-


Nessun commento:

Posta un commento