Eccoci con il solito appuntamento dei post del giovedì, ovvero Le fiabe del dodo ^^. Oggi ho scelto una favola dei miei amati fratelli Grimm molto breve ma molto carina e si intitola "La figlia furba del contadino".
La figlia furba del contadino
C'era una volta un povero contadino, che però non aveva della terra da coltivare, ma solo una figlia ed una piccola casetta. La figlia propose al padre di andare a chiedere al re di dargli un pezzo di terra, e così il contadino partì alla volta del castello. Inaspettatamente il buon re, vedendo com'era povero l'uomo che si presentò alla sua corte, gli diede la terra.
Il contadino e la figlia cominciarono quindi a zappare e coltivare ma un giorno trovarono durante uno scavo i due trovarono un mortaio tutto d'oro. Dato che il re era stato così generoso, il padre decise di portarglielo, ma la figlia era contraria "Padre, se sanno che abbiamo trovato il mortaio, di certo ci chiederanno anche il pestello che però non abbiamo!". Incurante dell'avviso della figlia, il contadino si recò dal re, che come previsto dalla figlia gli chiese il mortaio. Il contadino disse che non l'aveva ma il re, pensando che mentisse, lo rinchiuse nella cella. Ogni giorno il contadino si lamentava su quanto sua figlia avesse ragione e dopo qualche giorno il re gli chiese il perché di questo suo lamento.
Spiegata la situazione, il re decise che una ragazza così intelligente, doveva diventare la sua regina. Gli fu portata davanti e le fu posto un indovinello. "Vieni da me, né nuda né vestita, né a cavallo né in carrozza, né sulla strada né fuori, se lo farai io ti sposerò."
La ragazza quindi cose al porto, si denudò e si circondò di una rete, così non era né nuda, né vestita. Prese un asino e legò la rete, così non era né a cavallo e né in carrozza. Dalla rete poi mise un piede fuori dalla rete in modo che non fosse né sulla strada, né fuori. Il re, fu soddisfatto e la sposò.
Alcuni anni dopo i due vivevano felici, ma accadde che due commercianti di passaggio posero un problema al re. Uno dei due aveva dei cavalli, uno dei quali partorì. Il puledro appena nato però andò a mettersi tra le fila dei buoi del secondo commerciante. Quest'ultimo infatti sosteneva che lo avessero partorito i suoi buoi.
Il re decise che il puledro, essendo nel gruppo del secondo commerciante doveva essere di quest'ultimo.
Il primo commerciante invece andò dalla regina a chiedere consiglio.
Fu così che il re passeggiando, si trovò con il primo commerciante che cercava di pescare con delle reti in mezzo alla strada e disse al re "Se due buoi possono fare un puledro, anch'io posso pescare all'asciutto."
Il re si sentì molto stupido e con la forza fece rivelare al commerciante chi gli aveva suggerito di fare quella sceneggiata. Quando scoprì che era stata la moglie, corse da lei e le disse di andarsene. Le permise tuttavia di portare via con sé, la cosa a cui teneva di più. La donna così accettò la punizione del marito e si fece portare un potente sonnifero con due calici. Fece bere tutto al marito, mentre lei fece solo finta di bere. Avvolse quindi il marito imbottito di sonnifero in un lenzuolo e se ne tornò nella sua casetta.
Una volta risvegliato, il re si rese conto di non essere più nel suo castello e non appena vide la moglie, gli chiese cosa stesse succedendo. "Caro marito, mi avete ordinato di portar via dal castello ciò che mi era più caro e prezioso e quindi ho deciso di prendere voi."
Al re si sciolse il cuore e fatta pace con la moglie, la riportò al castello dove vissero le loro vite felici e contenti.
Commento:
Mi è piaciuto tantissimo il finale dolcissimo di questa fiaba e ho voluto proporla nella rubrica.
Alla fine non ha una morale specifica, ma mi è piaciuta la scaltrezza della ragazza in ogni occasione e ovviamente il finale da classica favola.
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