dicembre 12, 2020

Sulle tracce di Jack lo Squartatore - Kerri Maniscalco

Ho aspettato molto questa uscita dato che ne ho sentito principalmente pareri positivi da chi già l'aveva letta in lingua originale. Lo attendevo così tanto che l'ho preordinato nel sito per accaparrarmi anche il libricino extra, sicura del mio acquisto e che sarebbe stata una saga che avrei apprezzato. Avevo sicuramente delle alte aspettative su questa autrice, ma saranno state soddisfatte?

Titolo: Sulle tracce di Jack lo Squartatore
Titolo originale: Stalking Jack the Ripper
Saga: Stalking Jack the Ripper #1
Autrice: Kerri Maniscalco
Casa editrice: Mondadori
Data di pubblicazione: 15 settembre 2020
Genere: storico, avventura, thriller, romance
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Trama:

È stata cresciuta per essere la perfetta dama dell'alta società vittoriana, ma Audrey Rose Wadsworth vede il proprio futuro in modo molto diverso. Dopo aver perso l'amatissima madre, è decisa a comprendere la natura della morte e i suoi meccanismi. Così abbandona l'ago da ricamo per impugnare un bisturi da autopsia, e in segreto inizia a studiare Medicina legale. Presto viene coinvolta nelle indagini sull'assassino seriale noto come Jack lo Squartatore e, con orrore, si rende conto che la ricerca di indizi la porta molto più vicina al suo mondo ovattato di quanto avrebbe mai creduto possibile.

Ispirato agli efferati crimini irrisolti che hanno insanguinato la Londra di fine Ottocento, lo strabiliante romanzo d'esordio di Kerri Maniscalco tesse un racconto ricco di atmosfera che intreccia bellezza e oscurità, in cui una ragazza vittoriana molto moderna scopre che non sempre i segreti che vengono sepolti lo rimangono per sempre.

Recensione:

Molto potenziale mal sfruttato. L'ambientazione e il particolare periodo storico dato dal regno del terrore di Jack lo Squartatore potevano essere degli ottimi elementi per creare un libro unico.
Quello che invece ho trovato è stato un buon passatempo ma che non mi ha lasciato molto.

Partiamo dalla scrittura. Semplice e scorrevole riesce a guidare agevolmente il lettore attraverso le pagine anche in momenti in cui la narrazione risulta particolarmente lenta. Non ci sono molte descrizioni e per lo più quelle che ci sono  riguardano principalmente nozioni di anatomia nei momenti in cui i cadaveri delle vittime vengono analizzati. Non vi nascondo che in alcuni punti queste descrizioni potrebbero urtare i più sensibili in quanto molto cruente e macabre. 
Il lettore deve fare un piccolo sforzo per potersi quindi ambientare nel periodo storico dato che le descrizioni sono generalmente molto essenziali (a parte le volte in cui la protagonista si lamenta del suo vestiario). 

La storia invece l'ho trovata molto blanda in generale. La protagonista non è incisiva come ella stessa vorrebbe e più che dalle azioni, viene contraddistinta dai mille ragionamenti spesso inconcludenti. 
La storia verte su tre argomenti principali, il primo è l'investigazione su Jack lo Squartatore, il secondo è il voler studiare medicina di Audrey Rose e il terzo è la love story che si crea tra i due protagonisti principali. Questi due ultimi punti però sovrastano decisamente il primo e spesso si perde di vista l'obiettivo dato dalla cattura di Jack lo Squartatore e quello che poteva essere un elemento distintivo, unico ed originale di questo romanzo, è stato poco sfruttato.

Parliamo del punto debole del romanzo ovvero la protagonista Audrey Rose. Ragazza dell'alta società londinese a cui non vanno a genio i canoni della donna dell'epoca. La figura di Audrey Rose è molto emancipata ed è ovviamente anacronistica rispetto al periodo storico, ma già leggendo la trama non mi aspettavo che fosse un libro storicamente accurato sotto questo punto di vista. Quindi il suo essere trasgressiva delle regole sociali non ha inciso più di tanto sul giudizio di questo personaggio. 
Mi ha invece disturbata di più il suo considerarsi al di sopra degli altri, soprattutto si considera migliore  del padre, del fratello, della polizia, delle donne che frequentano i salotti e di tutti gli studenti di medicina dello zio. Traspare dalle parole e dagli atteggiamenti che si crede più intelligente, ma i fatti dimostrano che le scelte che compie durante il romanzo sono poco ponderate (e la portano spesso sola in posti pericolosi) e più che altro gli indizi in cui incappa sono colpi di fortuna. Risulta quindi alla fin fine un personaggio borioso e sostanzialmente ottuso.
Salvo di questo personaggio la sua tenacia nel voler proseguire a tutti i costi con le indagini e i siparietti comico-romantici che crea insieme al co-protagonista Thomas Cresswell.
Thomas è infatti colui che salva il racconto. Il suo cervello sopraffino gli permette di fare delle ottime deduzioni per portare avanti la parte puramente investigativa del racconto. Si diverte a corteggiare punzecchiando Audrey Rose e in più di un'occasione la accompagna e la salva dalle sue sconsiderate fughe nei bassifondi alla ricerca di Jack. Non guasta il fatto che sia un ragazzo molto attraente e di buona famiglia.

La love story fra i due è più che altro un insta-love che si accende davanti ad un corpo disteso per un'autopsia. Entrambi hanno dei caratteri particolari per cui, come ho già detto sopra, si vengono a creare delle situazioni tra il comico e il romantico che personalmente mi sono piaciute molto. 

Veniamo a lui, il protagonista/non-protagonista della storia ovvero Jack lo Squartatore. Un po' prevedibile ma non troppo, riesce a far sentire la sua presenza soprattutto nella seconda parte del romanzo quando inizia a scrivere delle lettere ad un giornale per essere pubblicato e scatenare ancora di più il terrore nella brava gente di Londra. Il suo ruolo viene svolto in maniera impeccabile e anche alla fine del romanzo regala delle originali motivazioni per le sue uccisioni.

Il finale del romanzo è stata la cosa che mi ha delusa maggiormente. Quando ormai le carte sono in tavola, la narrazione diventa piatta, non accade molto, non ci sono lotte o particolari punti di pathos.
Si tratta del primo finale "calmo" che io abbia mai letto e non mi ha lasciato alcuna emozione.

In conclusione: una lettura leggera ma allo stesso tempo dai dettagli cruenti. La protagonista non ha entusiasmato per il suo atteggiamento di superiorità, ma che riesce a miscelarsi bene con il protagonista maschile e a creare una buona love story. A tratti Jack lo Squartatore finisce in secondo piano, ma riesce ad emergere nella seconda parte del romanzo e a creare l'atmosfera cupa e di terrore che mi aspettavo da questa lettura. Grande pecca il finale molto blando.

- fine recensione -

Data la mia recensione, leggerò gli altri libri della saga? Detto in tutta onestà ancora non lo so. Dalle varie recensioni che ho letto dopo aver finito il libro, i successivi capitoli sono migliori e riferiscono che l'autrice abbia migliorato il suo stile. Sarei tentata di comprare il secondo libro e andare alla ricerca di Dracula ma penso che sarà una scelta che prenderò il prossimo anno.

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