dicembre 24, 2020

Damned - Sephy Fontaine

Buona Vigilia a tutti i lettori del blog! Sono un po' in ritardo con la recensione di "Damned" in quanto l'ho ricevuto direttamente dall'autrice emergente, che ringrazio per la fiducia, ormai quasi un mese fa. Il periodo natalizio che stiamo vivendo è molto particolare per tutti e non sempre c'è quella voglia di buttarsi a capofitto nelle letture, ma ho cercato di mettermi d'impegno per questo ultimo rush finale dell'anno.

Titolo: Damned
Autrice: Sephy Fontaine
Anno di pubblicazione: 2020 (riedizione)
Casa editrice: Autopubblicato
Genere: urban fantasy
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Trama:

Il mistero avvolge la contea di Mayne Forest, e la diciottenne Daphne St.John scoprirà un luogo segreto racchiuso nella foresta. Da allora, la ragazza sente di essere perseguitata da un'ombra, e misteriosi eventi si verificano intorno a lei. Quando un ragazzo misterioso di nome Nickolas entra nella sua vita, Daphne scoprirà di aver aperto il Portale che conduce all'Inferno. Nickolas non è ciò che sembra. In lui non c'è vita. L'amore può salvare una creatura infernale?

Recensione:

Parto col dire che ho avuto un primo approccio difficile con questo libro per quanto riguarda la scrittura e in particolare con la punteggiatura. La mia opinione è che le frasi sono troppo brevi, forse semplificate un po' troppo e il continuo andare a capo dopo ogni punto crea una spaziatura non troppo corretta.  Solitamente si va a capo quando si deve esprimere un concetto o un'azione che differiscono da quella della frase precedente in modo da avere uno stacco visivo e facilitare la lettura. Quindi questo racconto avendo frasi brevi e andando ad ogni punto a capo, mi ha un po' spiazzata. 
Ovviamente non mi arrendo alla prima difficoltà di lettura ed in effetti posso dire che la storia è stata così gradevole da farmi adattare man mano a questo stile di scrittura.

Arriviamo quindi al punto focale che mi ha convinta di questo libro ovvero la storia in sé.
Daphne è una ragazza che da sempre è affascinata da un luogo nella foresta vicino a Mayne Forest. Quand'era piccola ha vissuto un'esperienza traumatica vicino alla vecchia quercia della foresta, ma anni dopo si sente abbastanza sicura da tornarci. Quello che succede però è che la ragazza apre involontariamente il lucchetto di un misterioso cancello che però non ha il coraggio di varcare. 
Da quel momento nella cittadina cominciano ad avvenire degli strani attacchi alle giovani ragazze che dopo un periodo di pazzia, muoiono. 
Daphne sente che da quando ha aperto quel cancello c'è un'ombra che la sta aspettando e che probabilmente lei sarà una delle prossime vittime. Ma questa ombra che la segue, sembra non riuscire nel suo intento di ucciderla...

Con questo piccolo approfondimento della trama spero di avervi invogliato alla lettura. 
Come vi avevo accennato qualche riga sopra, la storia è quello che mi ha convinta maggiormente del libro. In particolare mi è piaciuta moltissimo l'atmosfera di costante tensione che si respira tra le righe. Da quando la protagonista ha liberato le ombre da questo portale dell'inferno, non c'è un solo capitolo di pace. Tra visioni, inseguimenti, malori, ogni elemento sembra mettere sempre più tensione alla protagonista che viaggia tra il paranoico e la quasi-follia. Anche se ci sono degli eventi che sembrano inizialmente portare un po' di calore nella vita di Daphne come un ballo in maschera o un'uscita al luna park, ella sente di non essere mai davvero al sicuro ed è un elemento che sicuramente riesce a catturare e mantenere alta l'attenzione del lettore.

Per quanto riguarda i personaggi, ammetto di non essere riuscita a comprendere appieno la protagonista. Daphne vive da sempre a Mayne Forest ma non è riuscita per qualche motivo ad integrarsi con i ragazzi della sua età. Questa sua caratteristica del non essere compresa funge da fulcro della relazione che ella riesce ad instaurare con il demone che ha liberato. Durante il corso del libro però, ho notato che effettivamente riesce a relazionarsi bene con altre persone e non mi è quindi totalmente chiaro il perché lei si consideri un'emarginata all'inizio del romanzo. 
Durante il corso della storia ovviamente lei vive una situazione di terrore che nessun altro può capire e lì sì posso comprendere il suo stato d'animo di emarginata, ma mi è parso strano che lei lo fosse già dal primo capitolo nonostante non ci fossero particolari situazioni. 
Comunque Daphne è una classica protagonista con cui si instaura un rapporto di amore e odio. Il lettore riesce a compatire la povera ragazza perché è tormentata da un demone ma contemporaneamente lei torna sempre nella foresta incriminata e quindi ci sono alcuni momenti in cui ho pensato "ok, se la sta proprio andando a cercare". Alla fine però quando capisce che per Nikolas, il demone da lei liberato e per cui prova qualcosa, c'è una possibilità di redenzione, farà del suo meglio per proteggerlo e liberarlo dalla dannazione.
Nikolas e Adam sono la componente maschile del romanzo.
Nikolas è un demone che sta rubando le anime pure, ma non riesce a prendere quella di Daphne. Con lei addirittura instaura un rapporto che parte come un semplice flirt. Vediamo Nikolas sia come un affascinante e dolce ragazzo ma le morti attorno a lui continuano ed è questo dualismo che rende il personaggio ottimo.
Infine Adam è il buono che cerca di salvare Daphne. Non voglio svelarvi troppo di questo personaggio se non il fatto che è la contropartita di Nikolas e che quindi compensa la sua malvagità con altrettanto altruismo e bontà.

Nel libro sono presenti altri personaggi che volendo potrebbero meritare un approfondimento. C'è una sensitiva che usa poco i suoi poteri e c'è addirittura un mago che però si vede molto poco. Questi due personaggi sembrano molto interessanti e sarebbero potuti essere di maggiore aiuto all'interno della storia ma sono relegati ad un ruolo minore.

Non è un racconto perfetto, ma promettente per una scrittrice esordiente. Ci sono alcuni punti che non mi hanno convinta relativamente alla narrazione. Non posso elencarvi nello specifico le situazioni ma diciamo che ci sono alcuni elementi strani che stridono un po' con le situazioni spiegate in alcuni capitoli precedenti del racconto. Nonostante ciò continuo a dire che la storia in sé è bella e merita una lettura.

In conclusione: Un'ottima storia avvincente e trascinante con un'ottima componente di ansia (nel senso buono del termine). Una protagonista tenace anche se a volte dalle scelte discutibili, parte maschile decisamente apprezzata e ben bilanciata. Predisposti ottimi personaggi minori che però interagiscono poco nella storia. Punti deboli qualche elemento stridente e l'uso di frasi troppo brevi e strana spaziatura. 

-fine recensione-

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