Primo libro che sono riuscita a leggere in un paio di giornate passate al mare. Questo titolo sono andata a ricercarlo in libreria praticamente il giorno di uscita in quanto la trama mi ispirava un sacco.. ed oggi finalmente ve ne propongo la recensione.
Titolo: The Kindgom - Benvenuti nel luogo dove il lieto fine è realtà
Titolo originale: The Kingdom
Autrice: Jess Rothenberg
Anno di pubblicazione: 2019 (16 aprile)
Casa editrice: DeA Planeta
Genere: distopico, sci-fi
Link Amazon
Trama:
Benvenuta nel Regno dove “per sempre felici e contenti” non è solo una promessa. È una regola.
Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi.
Ma l’attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all’ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un’emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l’amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo.
Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra…
Giudizio 5 su 5:
Questo libro mi è piaciuto moltissimo e non posso far altro che assegnargli il massimo dei voti.
La scrittura è molto semplice e la narrazione è strutturata su due linee temporali (o meglio tre, ma per semplificare la cosa possiamo benissimo considerarne due). Una linea temporale è quella del processo che sta subendo Ana, in quanto sospettata di aver brutalmente ucciso Owen, una delle guardie del Regno dove ella vive, una invece rivive i mesi antecedenti all'arresto di Ana, tempo scandito ad inizio capitolo con la dicitura: quattordici mesi prima del processo e via discorrendo.
Mi è piaciuta moltissimo questa scelta, dove il lettore sa già cosa è accaduto attraverso verbali e testimonianze sparse per tutto il libro, e vive in prima persona attraverso gli occhi di Ana, come la Fantasista sia arrivata a compiere un brutale omicidio.
Parliamo ora un po' della storia vera e propria. Ana e le sue sei sorelle, sono degli androidi e sono le sette Fantasiste del Regno. Il Regno è un immenso parco giochi con varie aree tematiche per intrattenere i clienti con spettacoli, animali ormai estinti da tempo ricreati in laboratorio ma soprattutto loro: le fantasiste. Sette bellissime principesse del Regno che intrattengono i visitatori del parco al massimo delle loro capacità robotiche. Sono delle vere e proprie icone ed ognuna ha una sua caratteristica che la rende unica. La sorella preferita di Ana è Nia, la Fantasista assegnata al settore marino, alla quale durante gli spettacoli vengono sostituite le gambe con una magnifica coda di sirena. Negli ultimi tempi però, la dolce sirenetta ha iniziato ad avere comportamenti strani, sempre più isolata, e solo ad Ana ha confidato di volere di più di quello che il Regno può offrire loro, Nia vuole la libertà.
Ana ha sempre creduto che il Regno amasse le sue fantasiste e che le protezioni, l'essere sempre monitorate, non poter parlare del mondo esterno con i visitatori, fosse un modo per proteggerle. Il suo mondo fatto di un'apparente perfezione comincia ad incrinarsi dopo alcuni piccoli episodi: il trattamento degli animali generati in laboratorio, delle velate proposte di uno dei membri dello staff a cui si sacrifica Kaia (le fantasiste devono sempre accontentare i desideri dei visitatori), oppure dopo che Nia viene portata via per un periodo di tempo perchè aveva rubato un cellulare e ritorna cambiata, ma soprattutto il mondo di Ana si icrina quando conosce Owen Chen. Il ragazzo è un addetto alla manutenzione che vede Ana come una persona e non come la mascotte del Regno, al pari di un oggetto. Owen la tratta alla pari ed è questo che la porta a scoprire di possedere delle umane emozioni. Affetto, amore, ma anche rabbia e disgusto.
Come ha fatto Ana a finire per uccidere brutalmente quello che era il suo unico amico all'interno del Regno? A voi scoprirlo.
Non vi voglio parlare troppo di questo romanzo in quanto si tratta di uno di quei libri dove ad ogni capitolo ci sono dei colpi di scena e non voglio rovinarvi la lettura con spoiler di alcun tipo.
Il tema principale di questo romanzo però ve lo posso svelare ed è il confine tra tecnologia e umanità. Sviluppato molto bene a mio avviso in quanto ben dosato insieme a suspance, mistero e una parte cruenta.
Ana all'inizio del libro è la perfetta Fantasista. Crede che tutte le cose che le vengono dette ed insegnate siano vere e che lei è confinata nel parco per salvaguardarla, e che la leghino al letto di notte per proteggerla.. insomma si sente amata. Come ho detto prima, tutta una serie di eventi che accadono nel parco, la porta invece a scoprire un lato inedito di sè stessa. Sente i circuiti girare più forte dall'emozione, sente lacrime scorrerle il viso, insomma sente di essere umana, anche se le persone attorno a lei non la trattano come tale. La troveremo alla fine del romanzo totalmente cambiata e molto, molto umana.
Come tema secondario il libro sensibilizza anche contro la cattività degli animali. Nel regno infatti sono presenti molte specie ricreate in laboratorio, che durante il corso del libro daranno sfogo ai loro istinti, su altri animali o sui visitatori. In questo caso poco importa che siano androidi, sono sempre degli animali tristi del fatto di essere in gabbia.
Un libro che mi ha soddisfatta sia per la costruzione su due linee temporali diverse ed i loro intrecci, sia per il giusto mix tra distopico e giallo. Ci sarebbero molte parole che mi vengono in mente per descrivervi brevemente questo libro: suspance, mistero, ribellione, androidi, sentimenti,... ma romanticismo non è una parola che userei in questo caso. Le parti romantiche sono poche in quanto il romanzo punta su altri aspetti. Il rapporto che si sviluppa tra Ana e Owen è orientato maggiormente sulla scoperta di sentimenti della Fantasista piuttosto che su scene romantiche vere e proprie.
Attenzione. Il finale del libro è molto aperto quindi si potrebbe pensare ad un seguito. Attualmente non ho trovato nessuna notizia in merito ma chissà...
In conclusione. Una bellissima avventura con dei temi particolari e davvero stimolanti condita con molto pathos e sentimenti.
- fine recensione-
Titolo: The Kindgom - Benvenuti nel luogo dove il lieto fine è realtà
Titolo originale: The Kingdom
Autrice: Jess Rothenberg
Anno di pubblicazione: 2019 (16 aprile)
Casa editrice: DeA Planeta
Genere: distopico, sci-fi
Link Amazon
Trama:
Benvenuta nel Regno dove “per sempre felici e contenti” non è solo una promessa. È una regola.
Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi.
Ma l’attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all’ingresso è la sua felicità. Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un’emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l’amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo.
Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra…
Giudizio 5 su 5:
Questo libro mi è piaciuto moltissimo e non posso far altro che assegnargli il massimo dei voti.
La scrittura è molto semplice e la narrazione è strutturata su due linee temporali (o meglio tre, ma per semplificare la cosa possiamo benissimo considerarne due). Una linea temporale è quella del processo che sta subendo Ana, in quanto sospettata di aver brutalmente ucciso Owen, una delle guardie del Regno dove ella vive, una invece rivive i mesi antecedenti all'arresto di Ana, tempo scandito ad inizio capitolo con la dicitura: quattordici mesi prima del processo e via discorrendo.
Mi è piaciuta moltissimo questa scelta, dove il lettore sa già cosa è accaduto attraverso verbali e testimonianze sparse per tutto il libro, e vive in prima persona attraverso gli occhi di Ana, come la Fantasista sia arrivata a compiere un brutale omicidio.
Parliamo ora un po' della storia vera e propria. Ana e le sue sei sorelle, sono degli androidi e sono le sette Fantasiste del Regno. Il Regno è un immenso parco giochi con varie aree tematiche per intrattenere i clienti con spettacoli, animali ormai estinti da tempo ricreati in laboratorio ma soprattutto loro: le fantasiste. Sette bellissime principesse del Regno che intrattengono i visitatori del parco al massimo delle loro capacità robotiche. Sono delle vere e proprie icone ed ognuna ha una sua caratteristica che la rende unica. La sorella preferita di Ana è Nia, la Fantasista assegnata al settore marino, alla quale durante gli spettacoli vengono sostituite le gambe con una magnifica coda di sirena. Negli ultimi tempi però, la dolce sirenetta ha iniziato ad avere comportamenti strani, sempre più isolata, e solo ad Ana ha confidato di volere di più di quello che il Regno può offrire loro, Nia vuole la libertà.
Ana ha sempre creduto che il Regno amasse le sue fantasiste e che le protezioni, l'essere sempre monitorate, non poter parlare del mondo esterno con i visitatori, fosse un modo per proteggerle. Il suo mondo fatto di un'apparente perfezione comincia ad incrinarsi dopo alcuni piccoli episodi: il trattamento degli animali generati in laboratorio, delle velate proposte di uno dei membri dello staff a cui si sacrifica Kaia (le fantasiste devono sempre accontentare i desideri dei visitatori), oppure dopo che Nia viene portata via per un periodo di tempo perchè aveva rubato un cellulare e ritorna cambiata, ma soprattutto il mondo di Ana si icrina quando conosce Owen Chen. Il ragazzo è un addetto alla manutenzione che vede Ana come una persona e non come la mascotte del Regno, al pari di un oggetto. Owen la tratta alla pari ed è questo che la porta a scoprire di possedere delle umane emozioni. Affetto, amore, ma anche rabbia e disgusto.
Come ha fatto Ana a finire per uccidere brutalmente quello che era il suo unico amico all'interno del Regno? A voi scoprirlo.
Non vi voglio parlare troppo di questo romanzo in quanto si tratta di uno di quei libri dove ad ogni capitolo ci sono dei colpi di scena e non voglio rovinarvi la lettura con spoiler di alcun tipo.
Il tema principale di questo romanzo però ve lo posso svelare ed è il confine tra tecnologia e umanità. Sviluppato molto bene a mio avviso in quanto ben dosato insieme a suspance, mistero e una parte cruenta.
Ana all'inizio del libro è la perfetta Fantasista. Crede che tutte le cose che le vengono dette ed insegnate siano vere e che lei è confinata nel parco per salvaguardarla, e che la leghino al letto di notte per proteggerla.. insomma si sente amata. Come ho detto prima, tutta una serie di eventi che accadono nel parco, la porta invece a scoprire un lato inedito di sè stessa. Sente i circuiti girare più forte dall'emozione, sente lacrime scorrerle il viso, insomma sente di essere umana, anche se le persone attorno a lei non la trattano come tale. La troveremo alla fine del romanzo totalmente cambiata e molto, molto umana.
Come tema secondario il libro sensibilizza anche contro la cattività degli animali. Nel regno infatti sono presenti molte specie ricreate in laboratorio, che durante il corso del libro daranno sfogo ai loro istinti, su altri animali o sui visitatori. In questo caso poco importa che siano androidi, sono sempre degli animali tristi del fatto di essere in gabbia.
Un libro che mi ha soddisfatta sia per la costruzione su due linee temporali diverse ed i loro intrecci, sia per il giusto mix tra distopico e giallo. Ci sarebbero molte parole che mi vengono in mente per descrivervi brevemente questo libro: suspance, mistero, ribellione, androidi, sentimenti,... ma romanticismo non è una parola che userei in questo caso. Le parti romantiche sono poche in quanto il romanzo punta su altri aspetti. Il rapporto che si sviluppa tra Ana e Owen è orientato maggiormente sulla scoperta di sentimenti della Fantasista piuttosto che su scene romantiche vere e proprie.
Attenzione. Il finale del libro è molto aperto quindi si potrebbe pensare ad un seguito. Attualmente non ho trovato nessuna notizia in merito ma chissà...
In conclusione. Una bellissima avventura con dei temi particolari e davvero stimolanti condita con molto pathos e sentimenti.
- fine recensione-
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