Per restare un po' in tema con il post precedente, ovvero la tappa del blogtour di "Van Helsing", ho deciso di farvi una breve recensione di "Cacciatori di vampiri" di Colleen Gleason. Siete pronti a sfoderare i vostri paletti di frassino?
Titolo: Cacciatori di vampiri
Titolo originale: The Rest Falls Away
Saga: L'Eredità dei Gardella #1
Autrice: Colleen Gleason
Anno di pubblicazione: 2009
Casa editrice: Newton Compton Editore
Genere: fantasy, vampiri
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Trama:
Nella Londra del XIX secolo solo un’eroina coraggiosa e determinata può salvare il mondo dai vampiri. Da generazioni i Gardella sono cacciatori di vampiri: al compimento della maggiore età i discendenti sono chiamati ad accettare il destino della famiglia. Questa volta la prescelta è Victoria. Mentre la sua vita si snoda tra la folla delle sale da ballo e le strade solitarie illuminate dalla luna, il suo cuore è diviso tra il più ambito scapolo di Londra, il marchese di Rockley, e il suo enigmatico alleato, Sebastian Vioget. E quando si ritroverà faccia a faccia con il più potente vampiro mai esistito, Victoria dovrà compiere la scelta estrema tra amore e dovere. Ambientato tra gli splendori e le ombre della Londra di inizio Ottocento, Cacciatori di vampiri è un’appassionante storia di sangue, di soprannaturale, d’amore e morte.
Giudizio 2 su 5:
Mi spiace dare una valutazione così bassa. Ho deciso di acquistare il primo libro di questa saga perché è stato molte volte inserito in un feed di un profilo che seguo su Instagram. Purtroppo stavolta sono rimasta delusa dal libro proposto ed ora vi andrò a spiegare il perché.
Poteva essere un ottimo libro, le premesse erano decisamente favorevoli.. eppure mi ritrovo a scrivere una recensione da nì.
Partiamo dagli aspetti migliori del libro, ovvero l'ambientazione. Si tratta di un libro sui vampiri ambientato nella londra del 1800, in piena epoca vittoriana. La nostra eroina si chiama Victoria, ed è una giovane donna di buona famiglia. Fin dalle prime pagine del libro, dimostra di avere un carattere forte ed indipendente, che verrà messo a dura prova da due realtà che si troverà a bilanciare.
Da una parte la ragazza ha appena scoperto di essere discendente di una grande stirpe di cacciatori di vampiri, e che la zia che tutti credono una strampalata donna nubile, è in realtà una cacciatrice che le sta cedendo lo scettro e le conoscenze per combattere le creature della notte. L'altra metà di Victoria è invece quella che va agli eventi mondani, partecipa a balli per riuscire a trovare marito.
Grandama di giorno e cacciatrice di notte. Mi è piaciuto come l'autrice sia riuscita a creare un bel mix tra le due vite di Victoria, sempre alle prese con finti mal di testa durante qualche evento a teatro per potersene andare in giro ad ammazzare vampiri.
Gli scenari vengono descritti brevemente, ma la presenza di molti elementi tipici di quel tempo, riescono a far entrare bene il lettore nell'ambientazione. In generale la scrittura è molto semplice e leggera. Grazie a ciò si viene invogliati a continuare la lettura.
Il personaggio principale, ovvero Victoria, mi è piaciuto abbastanza in quanto è pieno di difetti. Victoria non incarna la classica eroina perfetta, ma ha tutta una serie di difetti che potrebbero non piacere ai lettori, ma che alla fine a mio parere l'hanno resa un personaggio vero. A volte è egoista, ingenua o poco intelligente e può risultare anche un po' altezzosa in alcuni punti. Io stessa ho fatto fatica ad affezionarmi a questo personaggio, ma alla fine della lettura, tirando le somme ho trovato un personaggio non finto. Ok, a volte le sue scelte sono discutibili e rasentano l'idiozia pura... ma la storia doveva in qualche modo andare avanti XD
Accanto a Victoria appaiono tre figure maschili.
Il marchese Phillip Rockley è colui che domina i pensieri nella parte diurna di Victoria. Si tratta di un ottimo partito finanziariamente parlando e sarà quindi tra le mire della madre di Victoria come possibile marito per la figlia. Si tratta di un uomo dalle vedute molto ampie, che riesce a tenere testa ad una giovane donna come Victoria, molto fuori dalle convenzioni e dagli schemi. Un personaggio fondamentalmente bello, ricco e disposto a tutto pur di accontentare Victoria, anche a chiudere un occhio sui suoi frequenti mal di testa e le sue uscite notturne.
Se Rockley è all'oscuro delle cacce ai vampiri, Max non lo è. Egli è infatti un altro cacciatore di vampiri con più esperienza. Ha un carattere burbero e temprato da molti combattimenti. Non sopporta il lato frivolo di Victoria e pensa che dovrebbe vivere una sola vita, quella della cacciatrice, e non avere anche una vita sociale. Di conseguenza non sopporta nemmeno Rockley quando inizia a corteggiare Victoria; una distrazione troppo grande.
Terzo uomo nella vita della cacciatrice, un misterioso oste di nome Sebastian. Egli è il proprietario di un locale ben nascosto dove vampiri e umani si mescolano e si intrattengono conversazioni mentre si scolano qualche drink. Sebastian è molto incuriosito da Victoria e le fornirà delle preziose informazioni per trovare la vampira che sta cercando di dominare la città. Sembra avere un qualche potere, ma ancora non si sa bene di cosa egli sia capace.
Altre figure popolano la storia, ma sono davvero irrilevanti. Mi sono resa conto scrivendo questa recensione che neppure la stessa zia, la ex-cacciatrice, che avrebbe dovuto avere un ruolo chiave nell'educazione contro i vampiri di Victoria, non è così approfondita.
La storia d'amore c'è in questo libro, ed è una parte abbastanza carina della narrazione, soprattutto perché Rockley è un bel personaggio. Non vi posso svelare troppo su questo argomento, ma ci sono molti colpi di scena sulla storia intrecciata tra Victoria e Phillip, alcuni legati anche ad eventi passati. Mi ha colpita come storia romantica perché mi ha ricordato molto i film come "Ragione e Sentimento" con i balli, i corteggiamenti e alcune imposizioni sociali... . Ben fatta.
Ora veniamo alle note dolenti.
Il motivo principale per cui non ho apprezzato il libro sono stati i vari salti temporali. Mi sembra che ci siano alcune parti mancanti all'interno del libro, per esempio com'è che improvvisamente dal capitolo uno in cui Victoria fa un incubo, si passa al capitolo due con la ragazza che è ad un ballo e deve uccidere il suo primo vampiro. E come questa, anche altre parti mi sembrano interrotte bruscamente per passare ad una scena successiva. Diciamo che non mi sono goduta appieno la lettura per questi buchi. Inoltre non è per nulla approfondito il mondo dei vampiri e dei cacciatori. Danno qualche informazione ogni tanto, ma non c'è molta spiegazione in merito. Quanti cacciatori ci sono? Quanti vampiri? C'è una qualche scala gerarchica dei cacciatori a parte: i discendenti dei Gardella e tutti gli altri sotto?
Sempre collegato al motivo sopra, ho trovato che molto spesso che la parte da cacciatrice era poco impressionante, poco d'azione se non verso la fine del libro. L'autrice ha preferito invece tediare il lettore su quanto era noioso un concerto tenuto dalle figlie di un riccone. Una strano concezione delle priorità descrittive.
Il secondo motivo che non mi ha fatta impazzire è un po' la protagonista. Se da una parte ho apprezzato il suo essere reale (come ho detto poco sopra), dall'altro molte volte mi sono domandata il perché di alcune sue azioni.
In conclusione, mi aspettavo qualcosina di più. Ho apprezzato il dualismo della doppia vita di Victoria ed ho apprezzato anche i personaggi maschili, anche se non hanno avuto molti approfondimenti almeno per il momento. Buona anche la parte romantica del racconto ma il personaggio principale, Victoria, è sì piena di difetti ed originale, ma a volte risulta molto/troppo stupida. Inoltre ci sono pochi approfondimenti sui cacciatori ed i vampiri e a volte sembra che manchino delle parti.
Partiamo dagli aspetti migliori del libro, ovvero l'ambientazione. Si tratta di un libro sui vampiri ambientato nella londra del 1800, in piena epoca vittoriana. La nostra eroina si chiama Victoria, ed è una giovane donna di buona famiglia. Fin dalle prime pagine del libro, dimostra di avere un carattere forte ed indipendente, che verrà messo a dura prova da due realtà che si troverà a bilanciare.
Da una parte la ragazza ha appena scoperto di essere discendente di una grande stirpe di cacciatori di vampiri, e che la zia che tutti credono una strampalata donna nubile, è in realtà una cacciatrice che le sta cedendo lo scettro e le conoscenze per combattere le creature della notte. L'altra metà di Victoria è invece quella che va agli eventi mondani, partecipa a balli per riuscire a trovare marito.
Grandama di giorno e cacciatrice di notte. Mi è piaciuto come l'autrice sia riuscita a creare un bel mix tra le due vite di Victoria, sempre alle prese con finti mal di testa durante qualche evento a teatro per potersene andare in giro ad ammazzare vampiri.
Gli scenari vengono descritti brevemente, ma la presenza di molti elementi tipici di quel tempo, riescono a far entrare bene il lettore nell'ambientazione. In generale la scrittura è molto semplice e leggera. Grazie a ciò si viene invogliati a continuare la lettura.
Il personaggio principale, ovvero Victoria, mi è piaciuto abbastanza in quanto è pieno di difetti. Victoria non incarna la classica eroina perfetta, ma ha tutta una serie di difetti che potrebbero non piacere ai lettori, ma che alla fine a mio parere l'hanno resa un personaggio vero. A volte è egoista, ingenua o poco intelligente e può risultare anche un po' altezzosa in alcuni punti. Io stessa ho fatto fatica ad affezionarmi a questo personaggio, ma alla fine della lettura, tirando le somme ho trovato un personaggio non finto. Ok, a volte le sue scelte sono discutibili e rasentano l'idiozia pura... ma la storia doveva in qualche modo andare avanti XD
Accanto a Victoria appaiono tre figure maschili.
Il marchese Phillip Rockley è colui che domina i pensieri nella parte diurna di Victoria. Si tratta di un ottimo partito finanziariamente parlando e sarà quindi tra le mire della madre di Victoria come possibile marito per la figlia. Si tratta di un uomo dalle vedute molto ampie, che riesce a tenere testa ad una giovane donna come Victoria, molto fuori dalle convenzioni e dagli schemi. Un personaggio fondamentalmente bello, ricco e disposto a tutto pur di accontentare Victoria, anche a chiudere un occhio sui suoi frequenti mal di testa e le sue uscite notturne.
Se Rockley è all'oscuro delle cacce ai vampiri, Max non lo è. Egli è infatti un altro cacciatore di vampiri con più esperienza. Ha un carattere burbero e temprato da molti combattimenti. Non sopporta il lato frivolo di Victoria e pensa che dovrebbe vivere una sola vita, quella della cacciatrice, e non avere anche una vita sociale. Di conseguenza non sopporta nemmeno Rockley quando inizia a corteggiare Victoria; una distrazione troppo grande.
Terzo uomo nella vita della cacciatrice, un misterioso oste di nome Sebastian. Egli è il proprietario di un locale ben nascosto dove vampiri e umani si mescolano e si intrattengono conversazioni mentre si scolano qualche drink. Sebastian è molto incuriosito da Victoria e le fornirà delle preziose informazioni per trovare la vampira che sta cercando di dominare la città. Sembra avere un qualche potere, ma ancora non si sa bene di cosa egli sia capace.
Altre figure popolano la storia, ma sono davvero irrilevanti. Mi sono resa conto scrivendo questa recensione che neppure la stessa zia, la ex-cacciatrice, che avrebbe dovuto avere un ruolo chiave nell'educazione contro i vampiri di Victoria, non è così approfondita.
La storia d'amore c'è in questo libro, ed è una parte abbastanza carina della narrazione, soprattutto perché Rockley è un bel personaggio. Non vi posso svelare troppo su questo argomento, ma ci sono molti colpi di scena sulla storia intrecciata tra Victoria e Phillip, alcuni legati anche ad eventi passati. Mi ha colpita come storia romantica perché mi ha ricordato molto i film come "Ragione e Sentimento" con i balli, i corteggiamenti e alcune imposizioni sociali... . Ben fatta.
Ora veniamo alle note dolenti.
Il motivo principale per cui non ho apprezzato il libro sono stati i vari salti temporali. Mi sembra che ci siano alcune parti mancanti all'interno del libro, per esempio com'è che improvvisamente dal capitolo uno in cui Victoria fa un incubo, si passa al capitolo due con la ragazza che è ad un ballo e deve uccidere il suo primo vampiro. E come questa, anche altre parti mi sembrano interrotte bruscamente per passare ad una scena successiva. Diciamo che non mi sono goduta appieno la lettura per questi buchi. Inoltre non è per nulla approfondito il mondo dei vampiri e dei cacciatori. Danno qualche informazione ogni tanto, ma non c'è molta spiegazione in merito. Quanti cacciatori ci sono? Quanti vampiri? C'è una qualche scala gerarchica dei cacciatori a parte: i discendenti dei Gardella e tutti gli altri sotto?
Sempre collegato al motivo sopra, ho trovato che molto spesso che la parte da cacciatrice era poco impressionante, poco d'azione se non verso la fine del libro. L'autrice ha preferito invece tediare il lettore su quanto era noioso un concerto tenuto dalle figlie di un riccone. Una strano concezione delle priorità descrittive.
Il secondo motivo che non mi ha fatta impazzire è un po' la protagonista. Se da una parte ho apprezzato il suo essere reale (come ho detto poco sopra), dall'altro molte volte mi sono domandata il perché di alcune sue azioni.
In conclusione, mi aspettavo qualcosina di più. Ho apprezzato il dualismo della doppia vita di Victoria ed ho apprezzato anche i personaggi maschili, anche se non hanno avuto molti approfondimenti almeno per il momento. Buona anche la parte romantica del racconto ma il personaggio principale, Victoria, è sì piena di difetti ed originale, ma a volte risulta molto/troppo stupida. Inoltre ci sono pochi approfondimenti sui cacciatori ed i vampiri e a volte sembra che manchino delle parti.
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