Ed eccola la recensione legata al Pordenonelegge di quest'anno. Come ho ribadito più volte nei post dedicati a questa manifestazione, ho avuto i tempi un po' stretti e, detto in tutta onestà, non ho trovato molti incontri relativi ad autori fantasy. Un vero peccato u.u. Come sempre spero nell'anno prossimo in qualcosina in più, ce ne sono tanti di autori fantasy, sia italiani che stranieri quindi non capisco come questo genere di letteratura sia ancora così poco tenuta in considerazione in questa manifestazione. Detto ciò, passiamo alla recensione vera e propria del libro che ho letto per realizzare la mia unica intervista di Pordenonelegge 2018, ovvero Fiore Manni.
Autrice: Fiore Manni
Anno di pubblicazione: maggio 2018
Casa editrice: Rizzoli Editore
Genere: avventura, narrativa per ragazzi
Trama:
Jack Bennet è un bambino di dieci anni come tanti altri, forse solo un pochino più basso e più magro della media. Ogni mattina si alza, si avvolge intorno al collo la lunga sciarpa a righe azzurre che gli ha lasciato suo padre ed esce per le fumose vie di Londra. Come molti ragazzi del suo tempo lavora in fabbrica, perché la mamma è malata, e in famiglia non c'è nessun altro che possa provvedere a loro. Una mattina, sulla strada del lavoro, Jack incontra un curioso personaggio che pare sbucato dal nulla; un uomo del tutto fuori luogo, con il suo elegante completo viola nel bel mezzo della grigia città. Jack lo osserva incuriosito e lo saluta educato, poi lo ascolta con attenzione. E fa bene, perché la più grande delle avventure può cominciare in un giorno qualunque. L'uomo gli consegna una chiave, e con quella Jack inizia a viaggiare per mondi sconosciuti e bislacchi, dove incontra pappagalli tipografi, libri magici per tutte le occasioni, navi pirata, una ragazzina spavalda ma non troppo, un drago che sputa vapore e colleziona tesori. E molto, molto altro.
Giudizio 5 su 5:
Beh dire che mi è piaciuto è riduttivo. Innanzitutto "Jack Bennet e la chiave di tutte le cose" è un libro con target dai 10 anni in su, ma che può essere tranquillamente letto anche da un adulto in quanto è un libro che nasconde molti messaggi sulla nostra realtà quotidiana. Anzi, se letto da un adulto questo libro può essere ancora più affascinante che letto da un bambino, che ne coglie aspetti diversi.
L'eroe di questa storia è un ragazzino di nome Jack. La sua è una storia un po' triste, ambientata credo nel 1800, ed ha il suo inizio in una tipografia. Jack è un ragazzino che ha perso il padre e la cui madre è malata. Per sopravvivere, il nostro protagonista è costretto a lasciare la scuola e a trovare impiego appunto in una tipografia, dove si occupa principalmente di riparare i meccanismi che si sono inceppati. Grazie infatti alle sue piccole manine da bambino, riesce facilmente ad arrivare nei posti dove i grandi faticano.
Accade che una mattina, mentre egli va al lavoro incontra questo misterioso signore con un completo viola, che gli fa degli strani discorsi e si presenta come Il Padre di tutte le cose e gli chiede un aiuto, non meglio specificando di cosa si tratti, e se ne va. Qualche ora dopo questo strano incontro, durante la pausa pranzo degli operai della tipografia, Jack si ritrova nel suo sacchetto del pranzo una chiave ed un biglietto sul suo utilizzo. Si tratta della chiave passepartout di tuti i Mondi, che grazie a qualsiasi serratura presente in questo mondo, apre un passaggio verso un mondo diverso, portando Jack a vivere nuove ed emozionanti avventure.
Il viaggio che vive Jack è assolutamente fantastico e troverà sulla sua strada pappagalli tipografi, conigli tessitori di sogni, una balena della fortuna e tanto altro.
Non vorrei svelarvi troppo su queste avventure perché è bello scoprire quali sono le sorprese dei vari mondi leggendo il libro. Vi dico solo che ho riso tantissimo nell'avventura della balena e se dovessi scegliere il mondo che mi è piaciuto di più direi senz'altro il primo, quello dei pappagalli tipografi che riempiono libri d'inchiostro. Questi ultimi diventeranno i libri per ogni occasione, dove ognuno risponde ad una necessità.
In ognuno di questi mondo Jack si ritroverà con dei problemi da risolvere e dovrà ricorrere a tutto il suo ingegno, e a volte anche il suo coraggio, per affrontarli ed aiutare i suoi nuovi amici.
Attraverso la risoluzione di questi problemi, il personaggio di Jack subirà dei cambiamenti, o meglio una crescita. Alla fine del viaggio, lo stesso Jack si renderà conto che qualcosa sembra cambiato, pur trovandosi in un luogo a lui conosciuto. Ma non è il luogo ad essere cambiato, è Jack che è maturato nella sua esperienza di viaggiatore.
Che dire di questo personaggio? In questa avventura Jack ha moltissimi pregi, possiamo considerarlo infatti proprio come un tipico eroe. Le sue caratteristiche principali sono la curiosità verso i nuovi mondi, l'intelligenza in quanto riesce in poco tempo a proporre le soluzioni a problemi che gli si pone, e il coraggio. Sembra che non abbia nessun difetto, eppure ho l'impressione che il suo viaggio alla scoperta di mondi e di nuove conoscenze sia solo all'inizio e che forse la troppa intraprendenza potrebbe portargli delle brutte sorprese (ma questa appunto è ancora una mia teoria).
Il finale del libro è molto aperto e lascia spazio ad un possibile seguito. Ancora però non è stato annunciato nulla, quindi per il momento non resta che incrociare le dita e sperare che ci siano presto notizie di una seconda avventura di Jack.
In conclusione: Il libro mi è piaciuto moltissimo in quanto è affascinante per i bambini per tutti gli elementi fantasiosi che Fiore è riuscita a far scaturire dalla sua penna, ma allo stesso tempo lo consiglio a tutti gli adulti perché il percorso di crescita e i ragionamenti di Jack sono molto interessanti.
L'eroe di questa storia è un ragazzino di nome Jack. La sua è una storia un po' triste, ambientata credo nel 1800, ed ha il suo inizio in una tipografia. Jack è un ragazzino che ha perso il padre e la cui madre è malata. Per sopravvivere, il nostro protagonista è costretto a lasciare la scuola e a trovare impiego appunto in una tipografia, dove si occupa principalmente di riparare i meccanismi che si sono inceppati. Grazie infatti alle sue piccole manine da bambino, riesce facilmente ad arrivare nei posti dove i grandi faticano.
Accade che una mattina, mentre egli va al lavoro incontra questo misterioso signore con un completo viola, che gli fa degli strani discorsi e si presenta come Il Padre di tutte le cose e gli chiede un aiuto, non meglio specificando di cosa si tratti, e se ne va. Qualche ora dopo questo strano incontro, durante la pausa pranzo degli operai della tipografia, Jack si ritrova nel suo sacchetto del pranzo una chiave ed un biglietto sul suo utilizzo. Si tratta della chiave passepartout di tuti i Mondi, che grazie a qualsiasi serratura presente in questo mondo, apre un passaggio verso un mondo diverso, portando Jack a vivere nuove ed emozionanti avventure.
Il viaggio che vive Jack è assolutamente fantastico e troverà sulla sua strada pappagalli tipografi, conigli tessitori di sogni, una balena della fortuna e tanto altro.
Non vorrei svelarvi troppo su queste avventure perché è bello scoprire quali sono le sorprese dei vari mondi leggendo il libro. Vi dico solo che ho riso tantissimo nell'avventura della balena e se dovessi scegliere il mondo che mi è piaciuto di più direi senz'altro il primo, quello dei pappagalli tipografi che riempiono libri d'inchiostro. Questi ultimi diventeranno i libri per ogni occasione, dove ognuno risponde ad una necessità.
In ognuno di questi mondo Jack si ritroverà con dei problemi da risolvere e dovrà ricorrere a tutto il suo ingegno, e a volte anche il suo coraggio, per affrontarli ed aiutare i suoi nuovi amici.
Attraverso la risoluzione di questi problemi, il personaggio di Jack subirà dei cambiamenti, o meglio una crescita. Alla fine del viaggio, lo stesso Jack si renderà conto che qualcosa sembra cambiato, pur trovandosi in un luogo a lui conosciuto. Ma non è il luogo ad essere cambiato, è Jack che è maturato nella sua esperienza di viaggiatore.
Che dire di questo personaggio? In questa avventura Jack ha moltissimi pregi, possiamo considerarlo infatti proprio come un tipico eroe. Le sue caratteristiche principali sono la curiosità verso i nuovi mondi, l'intelligenza in quanto riesce in poco tempo a proporre le soluzioni a problemi che gli si pone, e il coraggio. Sembra che non abbia nessun difetto, eppure ho l'impressione che il suo viaggio alla scoperta di mondi e di nuove conoscenze sia solo all'inizio e che forse la troppa intraprendenza potrebbe portargli delle brutte sorprese (ma questa appunto è ancora una mia teoria).
Il finale del libro è molto aperto e lascia spazio ad un possibile seguito. Ancora però non è stato annunciato nulla, quindi per il momento non resta che incrociare le dita e sperare che ci siano presto notizie di una seconda avventura di Jack.
In conclusione: Il libro mi è piaciuto moltissimo in quanto è affascinante per i bambini per tutti gli elementi fantasiosi che Fiore è riuscita a far scaturire dalla sua penna, ma allo stesso tempo lo consiglio a tutti gli adulti perché il percorso di crescita e i ragionamenti di Jack sono molto interessanti.
Per scoprire di più su questo libro, vi consiglio di restare sintonizzati la prossima settimana, perché (lavoro permettendo) dovrei riuscire a pubblicare l'intervista fatta all'autrice in occasione di Pordenonelegge :3.
Mi incuriosisce da quando è uscito! Ho paura però che possa essere troppo "infantile" per i miei gusti >.< tu cosa dici?
RispondiEliminaAnch'io avevo qualche timore in proposito, ma ti dirò è sì un libro per bambini sui 10 anni, ma letto da un adulto ha delle sfumature molto affascinanti. Poi io sono un po' di parte perché adoro Fiore come cosplayer quindi per me il libro era giù stupendo di partenza XD
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