Questa fiaba l'ho scoperta grazie ad una persona che mi ha passato un pdf di una raccolta di fiabe giapponesi alcune molto famose, altre meno. Ho scelto proprio una fiaba di cui non avevo mai sentito parlare e si intitola Hanako dal grande cappello.
Hanako dal grande cappello
C'era una volta un Samurai ricco, potente, generoso e buono, che aveva sposato un'altrettanto dotata giovane donna. Insieme erano felici, ma il samurai lo sarebbe stato ancora di più se accanto a loro ci fosse stato un bambino. I due erano talmente disperati che passarono un intera giornata pregando al tempo per poter avere figli. Le preghiere sortirono il loro effetto perchè qualche tempo dopo nacque Hanako, una bambina bellissima.
Crescendo la bambina non solo sviluppò la bellezza, ma anche un carattere dolce e gentile e un talento musicale.
Hanako dal grande cappello
C'era una volta un Samurai ricco, potente, generoso e buono, che aveva sposato un'altrettanto dotata giovane donna. Insieme erano felici, ma il samurai lo sarebbe stato ancora di più se accanto a loro ci fosse stato un bambino. I due erano talmente disperati che passarono un intera giornata pregando al tempo per poter avere figli. Le preghiere sortirono il loro effetto perchè qualche tempo dopo nacque Hanako, una bambina bellissima.
Crescendo la bambina non solo sviluppò la bellezza, ma anche un carattere dolce e gentile e un talento musicale.
Sfortuna volle che quando la bambina aveva dieci anni, il Samurai morì e anche la moglie distrutta dal dolore si lasciò andare. Poco prima di morire, la donna chiamò a sé la figlia e la benedisse:
"Ti auguro di trovare nella vita chi ti donerà amore e protezione quando sarai sola." Detto ciò le posò sulla testa un cofanetto chiuso e sopra un cappellone grandissimo che le nascondeva parte del viso, facendo promettere alla figlia di non levarselo mai e poi morì.
Hanako tentò di levarsi subito quell'orrendo cappello, ma non ci riuscì. La gente del villaggio cominciarono a guardare male la bambina appena diventata orfana ed in poco tempo le occhiate si trasformarono in prese in giro.
Hanako si sentiva demoralizzata in quel luogo e decise quindi di andarsene. Preparò fagotto e qualche moneta e partì.
"Ti auguro di trovare nella vita chi ti donerà amore e protezione quando sarai sola." Detto ciò le posò sulla testa un cofanetto chiuso e sopra un cappellone grandissimo che le nascondeva parte del viso, facendo promettere alla figlia di non levarselo mai e poi morì.
Hanako tentò di levarsi subito quell'orrendo cappello, ma non ci riuscì. La gente del villaggio cominciarono a guardare male la bambina appena diventata orfana ed in poco tempo le occhiate si trasformarono in prese in giro.
Hanako si sentiva demoralizzata in quel luogo e decise quindi di andarsene. Preparò fagotto e qualche moneta e partì.
Si riposò lungo la sponda di un fiume, ma osservando l'acqua, la povera Hanako finì per fare un involontario tuffo, ma il cappello la tenne a galla finché non venne salvata da un pescatore attirato dalla forma a cupola del cappello stesso.
Una volta ripreso il suo viaggio, Hanako si imbatté nientemeno che il principe di quel paese, che attirato dall'enorme copricapo si fermò vicino alla ragazzina e le chiese "Chi sei? E perché vai in giro con quell'enorme cappello sulla testa?". Hanako scoppiò in lacrime e gli raccontò tutta la sua triste storia. Il principe si commosse tanto che la inviò nel suo palazzo a vivere sotto la sua protezione.
Ovviamente la piccola venne presa e affidata alla servitù, che le dava molte faccende da sbrigare e in qualche modo veniva maltrattata ugualmente, e così fu durante gli anni della sua crescita. Solo il figlio più piccolo del principe sembrava essere gentile nei suoi confronti, ma dei servitori gelosi riferirono alla principessa madre che i due ragazzi si incontravano spesso nel giardino, provocandone l'ira. La donna vietò così ai due di frequentarsi con la minaccia di mandare via Hanako.
Il giovane per tutta risposta rivelò che provava dei sentimenti per la ragazza e che voleva presto chiederla in moglie, e che aveva intenzione di cacciare Hanako, lui sarebbe andato con lei. La principessa madre sentite quelle parole, decise di riflettere sul da farsi.
Qualche giorno dopo uno dei consiglieri suggerì una tattica alla reggente, ovvero organizzare un sontuoso ricevimento e di invitare anche Hanako. La poverina avrebbe fatto la figura della pezzente ed il figlio si sarebbe ravveduto nei suoi riguardi.
La sera della festa, Hanako si rifugiò in giardino e si mise a pregare sotto all'albero di ciliegio dove lei e il giovane principe si incontravano. Poco dopo anche il ragazzo arrivò e si unì alla preghiera di lei e fu così che accadde una magia. Il cappello che da anni le era stato incollato in testa, improvvisamente volò via e la piccola scatolina che vi era nascosta sotto si aprì e ne uscì un fiumiciattolo di monete d'oro. Gli abiti di Hanako divennero bellissimi e finalmente tutti poterono vedere il suo splendido viso e i suoi lunghi capelli neri.
Poi Hanako fece una splendida esibizione con uno strumento a corda ed incantò tutti i presenti alla festa con il suo canto.
C'è chi la scambiò per una ninfa, ma qualcuno la riconobbe come la figlia del più ricco e potente samurai del Giappone.
E fu così che finalmente i principi del regno diedero il loro benestare alle nozze e Hanako trovò chi l'avrebbe protetta e amata per tutta la vita.
Una volta ripreso il suo viaggio, Hanako si imbatté nientemeno che il principe di quel paese, che attirato dall'enorme copricapo si fermò vicino alla ragazzina e le chiese "Chi sei? E perché vai in giro con quell'enorme cappello sulla testa?". Hanako scoppiò in lacrime e gli raccontò tutta la sua triste storia. Il principe si commosse tanto che la inviò nel suo palazzo a vivere sotto la sua protezione.
Ovviamente la piccola venne presa e affidata alla servitù, che le dava molte faccende da sbrigare e in qualche modo veniva maltrattata ugualmente, e così fu durante gli anni della sua crescita. Solo il figlio più piccolo del principe sembrava essere gentile nei suoi confronti, ma dei servitori gelosi riferirono alla principessa madre che i due ragazzi si incontravano spesso nel giardino, provocandone l'ira. La donna vietò così ai due di frequentarsi con la minaccia di mandare via Hanako.
Il giovane per tutta risposta rivelò che provava dei sentimenti per la ragazza e che voleva presto chiederla in moglie, e che aveva intenzione di cacciare Hanako, lui sarebbe andato con lei. La principessa madre sentite quelle parole, decise di riflettere sul da farsi.
Qualche giorno dopo uno dei consiglieri suggerì una tattica alla reggente, ovvero organizzare un sontuoso ricevimento e di invitare anche Hanako. La poverina avrebbe fatto la figura della pezzente ed il figlio si sarebbe ravveduto nei suoi riguardi.
La sera della festa, Hanako si rifugiò in giardino e si mise a pregare sotto all'albero di ciliegio dove lei e il giovane principe si incontravano. Poco dopo anche il ragazzo arrivò e si unì alla preghiera di lei e fu così che accadde una magia. Il cappello che da anni le era stato incollato in testa, improvvisamente volò via e la piccola scatolina che vi era nascosta sotto si aprì e ne uscì un fiumiciattolo di monete d'oro. Gli abiti di Hanako divennero bellissimi e finalmente tutti poterono vedere il suo splendido viso e i suoi lunghi capelli neri.
Poi Hanako fece una splendida esibizione con uno strumento a corda ed incantò tutti i presenti alla festa con il suo canto.
C'è chi la scambiò per una ninfa, ma qualcuno la riconobbe come la figlia del più ricco e potente samurai del Giappone.
E fu così che finalmente i principi del regno diedero il loro benestare alle nozze e Hanako trovò chi l'avrebbe protetta e amata per tutta la vita.
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