Le fiabe del dodo #21

Riprendiamo questa rubrica un po' trascurata negli ultimi mesi :3. Dopo molto tempo ho ripreso in mano i libroni di fiabe e oggi ve ne propongo una dei miei cari fratelli Grimm.

I dodici cacciatori

C'era una volta una coppia di fidanzati; un principe e la sua fidanzata. Erano molto felici, ma un giorno il principe venne chiamato da una delle guardie del padre perché quest'ultimo era in fin di vita. Il principe corse al capezzale del re lasciando in pegno un anello alla fidanzata, con la promessa di un suo ritorno. Quando si trovò al capezzale del padre, gli venne detto di sposare una certa principessa, come ultimo desiderio del moribondo. Il principe a malincuore diede la sua parola poco prima che il re morisse. Dopo il lutto, il principe dovette adempiere alla sua promessa e si fidanzò con quest'altra principessa. 

La notizia corse per tutto il regno e la sua prima fidanzata ovviamente ci rimase molto male. Decise quindi di stare vicino al suo amato in uno strano modo. Chiese che le venissero portate undici fanciulle simili a lei e dodici vestiti da cacciatore. Così le dodici ragazze travestite da cacciatori andarono nel regno del principe chiedendo di essere assunte come cacciatori ufficiali. Il principe acconsentì e si affezionò molto a quel gruppo di finti-uomini.

Il re però aveva un leone magico che gli faceva da consigliere e gli rivelò che in realtà i dodici cacciatori, erano in realtà cacciatrici e che per verificare la sua teoria, avrebbe dovuto metterli alla prova. "Fate spargere dei piselli nell'anticamera: gli uomini hanno un passo fermo se pestano piselli, ma le fanciulle con il loro passo leggiadro li faranno rotolare."

Fu così tesa la trappola, ma un servitore complice delle dodici ragazze, svelò a queste il piano. Le ragazze poterono quindi fare pratica e il giorno della prova non si mosse un solo pisello.

Il leone quindi escogitò di nascosto una seconda prova per il gruppo e disse al principe "Fate portare nella stanza dodici filatoi. Essendo donne, si avvicineranno con gioia"

Per la seconda volta il servo fedele, riportò il tutto alle dodici in modo che il giorno dopo esse erano preparate e nessuna corse verso i filatoi. Il leone fu completamente screditato.

Un giorno i dodici e il principe erano a caccia quando un servitore annunciò l'arrivo della fidanzata ufficiale del principe. La prima e vera fidanzata del principe ebbe un colpo al cuore, tanto che cadde a terra priva di sensi. Il principe corse in suo soccorso e notò che sotto al guanto riconobbe l'anello regalato al suo primo amore, e con esso riconobbe in quel cacciatore la fanciulla che tanto amava. 

Con le lacrime la baciò e le dichiarò il suo amore, dicendo poi alle guardie di far tornare la principessa appena arrivata di nuovo nel suo regno. 

Di lì a poco vennero celebrate le nozze tra il principe ed il suo primo amore e anche il leone tornò nelle grazie del re.

Commento:

Nella stessa fiaba è contenuta la morale riportata in queste parole "Chi ritrova la vecchia chiave, non ha bisogno di una nuova", una specie di non lasciare mai la via vecchia per la nuova.

Vi ho voluto proporre questa fiaba semplicemente perché mi ha fatto ridere.

Ovviamente i fratelli Grimm sono due uomini e solo degli uomini avrebbero potuto scrivere una frase come: "Fate portare nell'anticamera dodici filatoi: ci si avvicineranno con gioia".

Ora, non dico che filare non sia divertente, io stessa mi dò al cucito e al punto croce ogni tanto. Ma dico io: in quale epoca le donne sarebbero corse gioiose al filatoio? Suona veramente improponibile in qualsiasi tempo storico credo. Le donne filavano? Certamente. Ma con gioia? Mah...

Maschilismo a parte, la storia dove l'amore vince sempre su tutto è carina.