maggio 03, 2015

Cercando Alaska - John Green

Eccomi di nuovo alle prese con un libro di John Green. Avevo già recensito Will ti presento Will, scritto a quattro mani con David Levithan e avendo dato appena la sufficenza al libro, mi avevano consigliato di leggere qualcos'altro di questo autore. Come promesso, dopo mooolto tempo, mentre camminavo avanti e indietro nella sezione YA della mia biblioteca di fiducia (una delle 4 che frequento), ho deciso di prendere un libro di Green. Lo so che forse avrei dovuto prendere il suo libro più osannato, ovvero "Colpa delle stelle", ma mi sono buttata sul secondo in classifica, credo: "Cercando Alaska" (sottotitolo Chi sei? Chi eri? Perché te ne sei andata?).
Anche questa volta mi sono lasciata guidare dal mio istinto, senza vedere altre recensioni sul libro per non farmi influenzare nel giudizio basandomi unicamente sulla trama della seconda di copertina.
Direi che ho fatto una premessa abbastanza lunga, quindi adesso passiamo alla trama e al voto.

Titolo: Cercando Alaska
Titolo originale: Looking for Alaska
Autore: John Green
Anno di pubblicazione: 2006
Casa editrice: Fabbri Editori
Genere: YA

Trama:

Miles è un ragazzo piuttosto asociale con una passione per le ultime parole dette dai personaggi famosi. Decide di lasciare la sua scuola e trasferirsi nel liceo-campus che aveva frequentato il padre per cercare il suo grande Forse. Inizia così la sua nuova vita con nuovi amici, il Colonnello (Chip), Takumi e Alaska. Tutti personaggi particolari con una irresistibile voglia di trasgredire le regole tra sigarette, alcol e visite notturne agli altri studenti.
Alaska è un personaggio che impressiona molto Miles e lui se ne innamora perdutamente anche se lei è già impegnata. La vita procede tra alti e bassi con lei che un momento prima sembra civettare con lui, un attimo dopo è totalmente differente.
Riuscirà il protagonista a svelare i misteri di Alaska?

Giudizio 2/5:

La trama come l'ho riscritta suona davvero bene. Se non lo avessi già letto e odiato, probabilmente farei un pensierino sul libro che ho descritto sopra XD. Vediamo.....da dove parto, da dove parto, da dove parto? Dai lati positivi o quelli negativi? Boh intanto partiamo.

La copertina è alquanto inquietante con questa bambola no? Per fortuna esiste anche un altra versione del libro, questa che io ho preso mi dà leggermente i brividi.. Il sottotitolo della copia che ho preso in prestito io in biblioteca è: Chi sei? Chi eri? Perchè te ne sei andata, mentre in giro ho trovato solo immagini delle copertine con scritto: Immaginare il futuro sa di rimpianto. Cambi strani tra una edizione e l'altra..

La lettura è scorrevole, non c'è che dire, l'autore scrive molto bene e non ho avuto nessuna difficoltà a procedere spedita con la lettura. Il libro è diviso in due parti intitolate prima e dopo. I capitoli non sono numerati ma segnano un countdown, dal prima fino al momento zero e poi avanti col dopo... Mi spiego meglio: all'inizio i capitoli sono intitolati centotrentasei giorni prima, centoventotto giorni prima e così via, mentre nella parte del dopo sono intitolati due giorni dopo, quattro giorni dopo e via dicendo.
Ovviamente il giorno zero, è quello che segna lo sconvolgimento di tutto.

I personaggi non mi sono piaciuti. Il protagonista parte come un ragazzo un po' asociale che si fa coinvolgere dal suo compagno di stanza e da Alaska. Non ha mai fumato, non ha mai bevuto eppure per integrarsi con questi due personaggi lo fa. Trovo il protagonista estremamente diseducativo e non mi piace il metodo di ragionamento "tanto siamo al liceo, facciamo i ribelli, freghiamocene di tutte le regole, facciamo scherzoni al sorvegliate, così senza nessun motivo in particolare". E questo dovrebbe essere un bel libro nella sezione giovani adulti?
Altro "bel" personaggio: Alaska, la donna del mistero. Lunatica all'inverosimile, femminista fino al midollo, non ha avuto quel grande impatto che mi aspettavo dal titolo. Cercando Alaska.... mi sono detta: Alaska deve essere un personaggio molto bello. Mi è stata antipatica fino al momento zero. Dopo un po' meno. Comunque del suo carattere e del suo modo di fare si è capito ancora ben poco e a parte la confessione di un passato difficile non è stato un personaggio particolarmente brillante (come invece asserisce la seconda di copertina)
Chip, detto anche il Colonnello. Personaggio che ho rivalutato poco prima del momento zero, lui è salvabile. Geniale matematico, ha uno spirito vivo, trasmette delle emozioni sia positive che negative. Anche lui non ha avuto una vita facile, ma a differenza di Alaska lui è sopravvissuto al suo passato dando origine ad un personaggio interessante e che ha un suo perché.
Altri due personaggi che occasionalmente appaiono sono Lara e Takumi, ma non sono degni di nota, troppo secondari. 

La storia *attenzione, oggi spoilero, quindi smettete immediatamente di leggere se non avete ancora letto il libro e volete la suspance*
Miles si trasferisce e diventa amico di Chip, suo compagno di stanza, Alaska e Takumi. Per farsi accettare dal gruppo inizia a fumare, bere, fare scherzi e trasgredire le regole del campus. Viene subito attratto da Alaska e lei con il suo carattere altalenante lo manda in confusione. Durante uno scherzo viene a conoscenza del fatto che ha perso sua madre da piccola, l'ha vista morire a causa di un aneurisma al cervello. Dopo quell'unica volta, però non ne parlano e tutto torna alla normalità, ma per poco. Miles chiede a Lara, altra ragazza del gruppetto, di diventare la sua ragazza e lei accetta.
Due giorni dopo, però Miles, il Colonnello e Alaska stanno bevendo nella stanza di lei e con la scusa del gioco dire, fare, baciare Alaska si butta su Miles baciandolo appassionatamente. Poco dopo però lei si ferma e si addormenta, con la promessa di continuare "nella prossima puntata". 
(Ok, sbavavi dietro a lei da mesi, ma solo dopo un giorno e poco più che stai con Lara la tradisci.... che personaggio da schifo che sei Miles!!!)

Evento zero: Alaska ancora ubriaca si sveglia col trillo del telefono e va fuori dalla stanza. Quando ritorna in camera è sconvolta e dice che se ne deve andare. Il Colonnello e Miles la aiutano nella fuga e tutto finisce. La mattina dopo si scopre che Alaska ha fatto un incidente ed è morta sul colpo. Miles si dispera mentre il Colonnello non si dà pace e vuole scoprire se davvero è stato un incidente o se la lunatica Alaska aveva deciso di farla finita.
Ecco un piccolo riassunto del libro. La sezione dopo l'incidente è un po' meglio del prima, ma solo perché la parte di indagine e di riflessione sulla morte sono molto interessanti.

Si tratta di un libro che fa riflettere sulla morte e in seconda battuta sugli effetti dell'alcol quando si è al volante. Diciamo che un qualche messaggio utile in fondo in fondo lo ha dato.
In ogni caso il tema principale della seconda parte del libro è quello della morte, su come le persone vivono la vita e cosa succederà poi una volta esalato l'ultimo respiro; cosa credono le religioni e cosa crede ognuno di noi. Grazie alle lezioni del prof di religione di Miles che sono molto interessanti sotto questo punto di vista e offrono numerosi spunti, il libro si è meritato una tazza salendo da un libro da una tazza (da dimenticare) a due tazze (qualcosa di salvabile c'era).
Tanti interrogativi comunque sono rimasti in sospeso e la sensazione che ho avuto quando ho finito il libro è stata di vuoto, nel senso che non mi è rimasto molto del libro in termini di emozione, solo qualcosa di riflessione.

In conclusione: la mia esperienza con John Green si conclude qui, non ci riproverò una terza volta. Un libro che ha un titolo ed una trama interessanti mentre i contenuti per me sono stati noiosi e mi hanno talvolta indispettito. La seconda parte è la migliore, se potessi terrei solo quella e vi consiglierei di evitare le prime 211 pagine. Il libro è da leggere per tutte le citazioni di personaggi famosi che fa Miles nel corso della storia e per le lezioni dell'insegnante di religione, ma nel complesso io lo sconsiglio.

- fine recensione -


Ah Cappellaio, che libro...pensa che ne vogliono fare un film... noi è meglio che restiamo nel nostro paranormal romance e urban fantasy che è meglio :3

1 commento:

  1. Di Green non ho ancora letto nulla. Di "Colpa delle stelle" mi sono spoilerata il finale leggendo la prima riga di una recensione non mi ricordo su quale blog, dopo l'uscita del film. Puoi ben capire quanta voglia mi sia rimasta di leggere al storia. "Cercando Alaska" ce l'ho nella versione inquietante. Non so se lo leggerò nell'immediato, ma questo almeno non so come finisce e un po' di curiosità mi è rimasta! :D

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