agosto 11, 2018

L'incantesimo della spada - Amy Harmon

Ho acquistato questo titolo un paio di settimane fa, durante una promozione della Newton Compton e sono stata subito attratta dalla trama. "L'incantesimo della spada" è stato infatti uno di quei titoli che ho acquistato ed iniziato subito. L'ho finito durante la mia giornata di 24 ore dedicata alla lettura ed ora ve lo posso raccontare.

Titolo: L'incantesimo della spada
Titolo originale: The Bird and the Sword
Saga: The Bird and the Sword Chronicles
Autrice: Amy Harmon
Anno di pubblicazione: 5 luglio 2018
Collana: Vertigo
Casa editrice: Newton Compton
Genere: fantasy
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Trama:

Il giorno in cui mia madre è stata uccisa, ha detto a mio padre che non avrei mai più pronunciato una sola parola e che se fossi morta, lui sarebbe morto con me. Predisse anche che il re avrebbe venduto la sua anima e avrebbe ceduto suo figlio al cielo. Da allora mio padre attende di poter avanzare la sua pretesa al trono e aspetta nell'ombra che tutte le parole di mia madre si avverino. Desidera disperatamente diventare re. Io voglio solo essere finalmente libera. Ma la mia libertà richiede una fuga e io sono prigioniera della maledizione di mia madre tanto quanto dell'avidità di mio padre. Non posso parlare o emettere suoni. Non posso impugnare una spada o ingannare un re. In un regno in cui gli incantesimi sono stati banditi, l'unica magia rimasta potrebbe essere l'amore. Ma chi potrebbe mai amare... un uccellino? 


Giudizio 5 su 5:

Innanzitutto prima di partire con la recensione volevo dire due cose. La prima è che il libro ha una sua conclusione anche se fa parte di una saga. Si può quindi tranquillamente leggere per conto suo come se fosse uno stand-alone. La seconda è che personalmente non mi piace la traduzione del titolo. Il titolo originale ha un senso che richiama molto il contenuto del libro, mentre quello italiano è un po' vago. Insomma avrei preferito mantenere l'originale in questo caso.

Approfondiamo un po' di più quella che è la storia all'interno del romanzo.
Da tempo immemore nel regno di Jeru, coloro che possiedono un dono sovrannaturale, vengono torturati o uccisi.
Il giorno in cui la madre di Lark è morta, lei aveva solo cinque anni. Stava giocando con le parole ad animare dei pupazzetti e per sbaglio uno dei suoi incantesimi è stato scoperto nientemeno che dal re. La madre si è assunta la colpa di quel gesto ed è stata subito ferita a morte, ma prima della sua dipartita è riuscita a scagliare una maledizione sulla figlia e sul re.
La figlia si sarebbe mangiata le parole, rendendola da quel momento in poi muta, il suo destino sarebbe stato legato a quello del padre (se Lark si fa male, anche il padre subisce lo stesso male) e il re sarebbe stato punito per il male compiuto e avrebbe donato suo figlio al cielo.
Anni dopo ritroviamo Lark come una giovane donna che da sempre è stata tenuta al sicuro dal padre, quasi al limite dell'incarcerazione.
Il destino di Lark cambia quando arriva da lei il re Tiras (il figlio del re che è stato maledetto anni prima e che è passato a miglior vita). Il padre di Lark è un lord che non ha mandato i suoi soldati a combattere contro la minaccia che sta minando il regno e per questo il re decide di prendere in ostaggio la figlia finché il lord non avesse adempiuto ai suoi obblighi verso la corona.
Lark ha sempre avuto una voce interiore, che poteva comunicare solo agli animali. Quando la carovana del re subisce un attacco dalla più grande minaccia del regno, i Volgar, è Lark con i suoi poteri che li scaccia, svenendo subito dopo.
Quando Lark si trova al castello, viene trattata molto bene, seppur viene sempre tenuta sotto chiave. Il re nutre molta curiosità per la ragazza e le fa un dono immenso: le parole. Quelle che dopo la morte della madre le erano state negate. Il re la istruisce nella lettura e nella scrittura e le sue parole sembrano prendere più sostanza, tanto che ora riesce a compiere alcuni incantesimi. Ma come ho già detto prima, chi pratica la magia nel regno di Jeru viene ucciso.... eppure al re lei serve, sia nella lotta contro i Volgar, sia per la sua stessa salvezza.

Vi ho messo curiosità? Di più non vi posso svelare, ma vi assicuro che la storia è ricchissima di avventura, colpi di scena e romanticismo. Un mix che adoro.

Il racconto è narrato in prima persona da Lark e viviamo quindi tutte le sue emozioni e pensieri. La lettura è molto veloce e coinvolgente pur essendo semplice. Le descrizioni ambientali non sono eccessive, ed avrei preferito sapere qualcosa in più sulla politica del regno, ma in linea di massima sono comunque sufficienti per poter apprezzare la parte di intrigo politico.
Il libro è molto veloce perché se penso a tutto quello che ha vissuto Lark nelle pagine che ho letto, sono moltissimi gli eventi che sconvolgono la vita della ragazza. Non vi posso elencare le vicissitudini che passa, ma ho come avuto l'impressione di aver vissuto una vita intera con lei, dal momento in cui mette piede fuori di casa, al momento in cui scopre il suo potenziale alla sua storia d'amore, alla lotta. Insomma ne succedono di tutti i colori e personalmente non mi sono sentita solo lettrice, ma anche un po' partecipe delle sue avventure.

I personaggi principali, come avrete già potuto capire, sono due.
Lark, o meglio Lady Lark, ricordiamoci che è una nobile. Davvero un personaggio molto singolare in quanto viene caratterizzata dal suo mutismo, ma anche da un carattere di fuoco. Quindi sembra una docile fanciulla dalla scorza dura, ma che in realtà nasconde dentro di lei molte paure e passioni. La vediamo crescere, così come il suo potere, tanto che ad un certo punto la ragazza riuscirà anche a farsi sentire telepaticamente, ma solo con alcune persone e quindi non sarà più così isolata.
La vediamo innamorarsi perdutamente e combattere contro questo sentimento per paura, per poi finire per accettarlo.
Tiras è l'affascinante re. Fin dal primo momento la sua natura reale lo fa sembrare molto spavaldo e sicuro di sè, in realtà è molto tenero e romantico e il suo obiettivo principale è quello di proteggere il suo popolo. Vuole espiare tutto il male che ha causato suo padre ed è molto tollerante nei confronti di chi ha il dono, anzi. Si prende cura proprio di Lark di cui scopre quasi subito i poteri e finisce per innamorarsene, ma il suo dovere a volte sembra avere il sopravvento su questo sentimento.
Ci sono inoltre alcuni personaggi di contorno molto carini e che magari conosceremo meglio nei prossimi capitoli della saga.

La magia, o il dono come viene chiamato in questo libro, è un elemento molto importante di questo libro. Rappresenta una parte della forza di Lark e un motivo di espiazione per Tiras. Il dono viene temuto da molti perché proprio il risultato di una magia, ha dato vita ai Volgar. Delle creature umane che sono state trasformate in enormi uccelli senza cuore. Il loro unico scopo è uccidere ed è grazie alle manifestazioni dei poteri di Lark, che Tiras di rende conto che solo lei e la gente con i poteri, può sconfiggere questa minaccia. Già da prima egli era schierato dalla parte dei portatori del dono, e ora a maggior ragione deve convincere il consiglio dei nobili a cambiare le leggi.
Il consiglio però, sta sempre a tramare contro di lui e anche Lark deve stare molto attenta da alcuni di loro, specialmente da suo padre.

Consiglio questo libro perché si viene trasportati in un lungo e meraviglioso mondo in cui la magia c'è, ma viene soppressa e dove una ragazza considerata da tutti debole per via della sua mancanza di voce, viene invece vista e amata per quello che è. I protagonisti sono forti e determinati e troveranno di sicuro un posticino nel vostro cuore.
In conclusione: un libro coinvolgente, con degli ottimi protagonisti, nemici assetati di sangue, intrighi di corte, con una grandissima storia d'amore e di magia. Cosa volete di più?

- fine recensione -


p.s. mi è piaciuto talmente tanto che credo che mi comprerò questo libro anche in cartaceo, per tenerlo nella mia collezione.

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