giugno 18, 2018

Mare di libri 2018 - il viaggio e gli incontri

L'anno scorso ero davvero presa male. Tra incontri ed interviste, ho praticamente corso da una parte all'altra. Quest'anno ho imparato dai miei errori ed ho deciso di prendermela con molta più calma e con meno incontri in modo da potermi godere di più il festival.

La partenza è stata come sempre alle 5 di mattina, con pochissimo traffico durante tutto il percorso. Ormai pratici dall'anno scorso in poco tempo abbiamo parcheggiato la macchina a due passi dal centro, caricato lo zaino sulle spalle (di lui ovviamente XD, io avevo il borsone con i libri), abbiamo ritirato i biglietti per gli eventi che avevamo prenotato online, fatto il check-in nel meraviglioso hotel dell'anno scorso e tutto questo entro le 10. 

Il primo evento è stato quello delle 11.30, che avevo segnalato fra gli altri nel mio post precedente pre-manifestazione. L'incontro era quello dell'autore Manlio Castagna che ci ha presentato il suo "Petrademone". L'autore è davvero molto simpatico ed è riuscito ad intrattenere il pubblico con moltissimi aneddoti sulla sua vita che l'hanno portato a scrivere questo romanzo e non solo. 
Per prima cosa abbiamo visto il suggestivo trailer di questo romanzo, che vi allego qui sotto per darvi un po' l'idea di cosa parla il libro.


Il libro lo leggerò a breve in quanto rientra anche nella mia sfida mensile Ipse Dixit, ma nel frattempo vi lascio qualche piccola info raccolta durante l'incontro.
  • Frida, la protagonista del libro, è anche il nome di sua figlia e questo romanzo è dedicato a lei.
  • Ha iniziato a scrivere il libro come una sorta di terapia dopo la perdita del suo cane.
  • La tenuta di Petrademone esiste veramente ed è una allevamento di Border Collie e Manlio Castagna ha utilizzato questo allevamento anche per un'altro libro: "Io e il Cane" scritto con Roberto Mucelli.
  • All'autore non piaceva molto la scuola e per un po' invece di andarci, si dirigeva verso una casa abbandonata con un libro: "IT" di King.
  • Ha deciso di ambientare l'avventura negli anni '80 perché è stata un'epoca in cui c'era il senso dell'avventura. Si tratta di un tempo abbastanza vicino a noi, ma con molta meno tecnologia e quindi più propenso ad incrementare la curiosità.
  • Manlio ha scritto il libro prima di vedere Stanger Things e dopo aver finito la prima stesura, ha deciso di vedere la serie per curiosità perché era molto quotata. Dopo avela vista, ha dovuto riprendere in mano il libro perché c'erano troppe somiglianze con la serie, ed ha pensato che gli editori prendendo in mano il libro, potevano pensare ad un plagio dal telefilm.
  • Per lui è importate un elemento particolare del libro: La scatola dei ricordi. Frida è una ragazzina che ha perso i genitori e conserva alcuni momenti di vita passata in questa scatola. Sono proprio dei piccoli pezzi di carta dove lei scrive e rilegge alcuni momenti vissuti con i suoi, prima della loro morte. La scatola è importante perché quando le persone non ci sono più, è il ricordo di essi che continua a farli vivere. Muoiono veramente solo quando vengono dimenticati.
Tra le sue esperienze al Giffoni, il suo amore per "IT" e "I Goonies", Manlio è riuscito a trasportare i giovani lettori del festival in un mondo magico e fantastico.
Dopo aver guadagnato il suo autografo, io e il mio compagno ci siamo diretti a pranzo e poi abbiamo pazientemente atteso le due interviste pomeridiane: una con Fabio Geda, autore di Berlin insieme a Marco Magnone (che recensirò nei prossimi giorni), e di molti altri libri per ragazzi, e una con Eoin Colfer uno degli autori per ragazzi più famosi al mondo. Di suo ho letto e recensito qualche giorno fa T.E.M.P.O. L'assassino che veniva dal passato.
Sono state due interviste molto divertenti per me e non vedo l'ora di farvele leggere nei prossimi giorni. Per quella di Colfer dovrete aspettare un po' perché ho il materiale dell'intervista da tradurre, ma ho anche l'intero incontro svoltosi alle 20.30 nel fantastico scenario del Cinema Fulgor. Ho quindi tantissimo materiale audio da riascoltare, portate pazienza.

L'incontro delle 20.30 con Eoin Colfer appunto, è stato organizzato in questo meraviglioso cinema, ma più che un cinema immaginatevi un vecchio teatro con le pareti decorate d'oro e con poltroncine e pavimento rivestiti di rosso. Quando tutti gli ascoltatori hanno preso posizione io ho tirato fuori la mia agendina per prendere appunti, e mentre l'intervista dei ragazzi di Firenze iniziava, si sono spente le luci. Io ovviamente per non disturbare ho messo via la mia agendina ed ho acceso il registratore. Eoin è una persona molto divertente, ha quel classico umorismo inglese.. pardon irlandese. Ha acceso il pubblico con una serie di aneddoti e battute, innescate maggiormente al confronto con J.K. Rowling. Eoin ha raccontato di un fan della Rowling che gli ha chiesto se la conosceva e lui ha scherzosamente risposto "No, o meglio è una donna che continua a telefonarmi e io ogni volta le dico 'Ti ho dato l'idea del ragazzino mago, ora lasciami in pace'" e il fan gli ha urlato contro "No! Non è vero, non hai avuto tu quell'idea!". Insomma, Eoin Colfer è davvero un personaggio molto molto divertente.

Dopo l'incontro io e il mio compagno abbiamo fatto una passeggiata verso la spiaggia e abbiamo mangiato la classica piadina lungo il mare. Un'ulteriore passeggiata verso la ruota panoramica e il porto per fare qualche scatto notturno e poi una mezz'oretta di camminata per rientrare verso l'albergo in centro città.

La domenica mattina ero un po' stanca per il tanto camminare su e giù per le vie, credo anzi di essermi addirittura stirata un muscolo, ma c'era ancora la forza per un ultimo incontro: quello con Cath Crowley.
L'autrice alloggiava nel mio stesso albergo e l'ho intravista alla reception al momento del mio check-out, ma non volevo disturbarla subito. Cath Crowley è un'autrice che mi è stata caldamente raccomandata, quindi non vedo l'ora di buttarmi nella lettura di "Io e te come un romanzo" il prossimo mese. Questo libro parla di una ragazza che ha perso da poco il fratello ed è ancora in lutto. Torna dopo tre anni nella sua città natale dove ritrova la sua vecchia libreria e il suo ex-migliore amico. Un romanzo a due voci che parla di diversi tipi di amore (romantico, fraterno, familiare, amore per i libri e per la scienza) visti da Rachel ed Henry. Ecco a voi le piccole info ricavate dall'incontro:

  • Nel libro c'è una sezione della libreria chiamata "La biblioteca delle lettere" dove i libri non sono in vendita, ma sono lì per essere consultati. Si possono inoltre scrivere pensieri sulle pagine, sottolineare passaggi importanti o addirittura lasciarci dentro delle lettere. All'autrice è capitato di prendere in prestito un libro e trovare sottolineato lo stesso passaggio che aveva colpito lei.
  • A metà della stesura del libro, all'autrice è morto il padre ed aveva smesso di scrivere. Un anno dopo, ha trovato l'amore ed ha ritrovato la forza di riaprire i libri del padre che aveva messo via. Dentro di essi ha trovato una serie di bigliettini che lei gli aveva scritto e così ha ricominciato a scrivere quel romanzo.
  • Per cercare ispirazione per il romanzo ha fatto lei stessa un salto indietro con la memoria ed ha inserito i libri che amava sotto forma di citazioni, ed in più ha chiesto ai giovani adulti di consigliarle dei libri che poi ha letto ed inserito a loro volta.
  • Cath avrebbe voluto intitolare il libro originale "The Howling boy", come il nome della libreria dove lavora Henry, ma all'editor sembrava più un titolo da libro horror.
  • L'autrice avrebbe dovuto consegnare il libro in un anno, invece ne ha impiegati ben sei.

L'incontro è stato più incentrato sulla lettura, come quello di "Tutta la verità su Gloria Ellis" dell'anno scorso. Ci sono stati infatti due ragazzi molto bravi che si sono alternati nella lettura dei brani di "Noi due come un romanzo", che hanno fatto sentire i sentimenti di Rachel e Henry ai giovani lettori intervenuti all'incontro.

La mia avventura a Mare di Libri è finita dopo quell'incontro. Io e Matj, il mio compagno, siamo tornati piano piano fino a casa, senza deviazioni al Parco Safari stavolta.. ma un pensierino di fermarci a Mirabilandia c'era. Magari il prossimo anno ^^

Di questo festival mi porterò dentro gli incontri-lampo con Denise e Vanessa, due blogger che ho visto molto frettolosamente, l'intervista con Geda sui gradini del Teatro Galli, e quella con un mostro sacro come Colfer, la bravura dei ragazzi che hanno gestito tutto il festival (da quelli che gestivano le sale, agli intervistatori, ai cameraman, fotografi etc.), la paziente Anna che ha gestito le interviste, gli autori che ho incontrato e anche quelli che ho intravisto ma che non ho avuto la prontezza di fermare e scambiarci due parole.

Durante la manifestazione ho fatto qualche foto. Non sono molte, ma le potete già trovare nella mia pagina Facebook --> QUI.

A presto con i post delle interviste e le recensioni dei libri ^^

4 commenti:

  1. Uao, che reporter! Pure il registratore... Che professionale! Io abito a Rimini e non ho ancora partecipato a questo festival �� Devo decidermi!

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    1. Eh, il miglior acquisto fatto l'anno scorso il registratore. Comunque Mare di Libri è un festival davvero carino per com'è organizzato in tutta la città e per i validi ospiti che ci sono. Spero di tornarci anche l'anno prossimo ^^.

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  2. Bellissimo recap :D speriamo di riuscire a chiacchierare di più il prossimo anno ^.^ oh, e se decidete di andare a Mira, fatemi sapere... magari se mi è possibile vi faccio da guida :P

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    1. Sì, speriamo ^^ Comunque vedremo per Mirabilandia, magari si può fare un weekend intero sulle attrazioni dato che la promo del secondo giorno gratuito è sempre molto allettante ^^

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