Lo so, è stata una grave mancanza da parte mia non recensire subito questo libro. Il primo libro di questa duologia mi era piaciuto moltissimo e di cui vi consiglio di andare a leggere come sempre in questi casi la mia recensione QUI, prima di avventurarvi tra le righe di questa nuova recensione ^^.
Titolo originale: Wayfarer
Serie: Passenger #2
Autrice: Alexandra Bracken
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice: Sperling&Kupfer
Genere: fantasy, romance
Link Amazon
Trama:
Etta Spencer non sapeva di essere una "viaggiatrice" fino al giorno in cui si è ritrovata a chilometri e secoli di distanza da casa sua. Ora, di nuovo sola, in un luogo e in un tempo a lei sconosciuti, derubata dell'unico oggetto in grado di proteggere la linea temporale e salvare sua madre, e lontana da Nicholas, il ragazzo che ama, deve fare i conti con una rivelazione tanto scioccante da mettere in discussione quello per cui lei ha combattuto fino ad ora, e cambiare per sempre il suo futuro. Un futuro che Nicholas è pronto a tutto pur di salvare. Devastato dalla scomparsa di Etta, sta infatti cercando disperatamente di rintracciarla, per aiutarla a risolvere insieme questo disastro, come era destino. Ma, mentre Etta e Nicholas continuano a cercarsi ai confini del tempo e del mondo, e i viaggiatori sono impegnati in una spietata battaglia per il potere, la posta in gioco si alza. Perché esiste qualcosa di ben più potente dell'astrolabio che tutti vorrebbero. Un potere antico e pericoloso che minaccia di sradicare del tutto la linea temporale...
Giudizio 4 su 5:
Anche "Traveller" si merita un bel 4 tazze su 5.
Devo dire che questa duologia mi rimarrà sempre nel cuore e sono convinta che sia uno di quei casi in cui la rilettura a distanza di anni, aggiungerà sfumature sfuggite alla prima lettura.
La storia riprende dal momento in cui i nostri protagonisti si separano. C'è stato un grande cambiamento nella linea temporale, che ha causato lo sbalzo di Etta in Texas nel 1905. Ritroviamo invece Nicholas e Sophia a Nassau nel 1776 intenti ad attendere Rose, l'unica persona che li può aiutare a capire dove può essere finita Etta. Purtroppo però, Rose non si presenta a quell'incontro e manda ai due una lettera che viene subito presa da una sfuggevole figura. Si tratta di una ladra di nome Li Min, che ogni tanto apparirà ad aiutare i due viaggiatori.
Nel frattempo Etta viene trovata e portata nientemeno che nella sede delle Spine, dove conosce per la prima volta Henry Hemlock, suo padre. Etta ha sempre avuto problemi con la freddezza della madre, e trova finalmente in Henry un genitore premuroso e amorevole. Nella casa delle Spine però c'è anche un Ironwood: si tratta di Julian, il fratello di Nicholas creduto morto da tutti.
Tutti i destini di queste persone sono legati da un unico oggetto: l'astrolabio. C'è chi ne vuole il potere per creare e manipolare il futuro come Ironwood e c'è chi lo vuole distruggere per contrastare queste manipolazioni. In più fa il suo ingresso anche una nuova minaccia. Una minaccia che finora si è nascosta nell'ombra e pianifica di prendere l'astrolabio, per un fine ancora più terribile del vecchio Cyrus Ironwood... un'avventura che sarà ricca di intrighi, tradimenti, azione e molto molto sangue versato. Preparatevi per un fine saga, dai toni molto cupi.
I due protagonisti si erano già ben presentati e definiti nel precedente libro della saga. Etta e Nicholas in questo secondo e conclusivo capitolo della saga, non subiscono molti cambiamenti caratteriali. Etta ha sempre il suo bel caratterino deciso, ma mette di più in mostra il suo lato fragile quando finalmente abbraccia il padre. Nicholas invece mette in mostra tutto il suo carattere focoso, piratesco e lo spirito di sacrificio. Il ragazzo è disposto a qualsiasi cosa pur di ritrovare Etta, ma l'incontro con la cosiddetta strega di Praga, metterà il suo animo e il suo fisico a dura prova. La donna infatti con un inganno, riesce a legargli al dito un anello che piano piano inietta del veleno nel corpo di Nicholas, e l'unico modo per toglierlo è adempiere ad una missione: uccidere Cyrus Ironwood.
La storia d'amore fra i due purtroppo non è trattata molto. Infatti per la maggior parte del libro i due si trovano separati, anche se in un paio di occasioni si mancano veramente per poco. I capitoli di Nicholas sono quelli più romantici e malinconici. Ogni occasione è buona per ricordare la sua Etta e a sospirare e combattere per lei. Etta invece si concede poco tempo per pensare a Nicholas, anche se la presenza di Julian al suo fianco, inevitabilmente finisce per ricordarle il suo amore da poco conosciuto e già perduto. I nostri due innamorati si ricongiungono purtroppo troppo tardi, quando ormai l'epilogo è vicino e non c'è più tempo per il romanticismo. Questo mi è un dispiaciuto un sacco, perché ne hanno passate tante pur di ritrovarsi attraverso i secoli e il loro incontro risulta davvero poco emozionante.
Sophia è un personaggio che mi è piaciuto fin dal primo libro. Sembra una snob che vuole la ricchezza della famiglia Ironwood, ma con l'incedere della storia, si scopre che l'unica cosa che veramente vuole è la libertà. Questo la porta più vicina a Nicholas, che non ha mai abbandonato nonostante il cammino impervio. La troviamo in questo libro cambiata fisicamente, perché ha perso un occhio, ma caratterialmente, dopo un primo periodo di depressione, riesce a reagire. Ricomincia ad allenarsi per compensare la mancanza di profondità data dalla perdita dell'occhio e diventa ancora più determinata nel perseguire i suoi obiettivi.
La ragazza avrà inoltre un flirt con Li Min, uno dei nuovi personaggi entrati in scena. L'amore tra due donne, è un'aggiunta alla storia che ho apprezzato concettualmente, ma che poi non ho visto sufficientemente sviluppata. Peccato.
Per quanto riguarda i personaggi marginali, di certo i tre che appaiono maggiormente sono: l'appena citata Li Min, Henry Hemlock e Julian Ironwood.
Li Min è una figura misteriosa che appare accanto a Nicholas e Sophia. Ha un passato molto difficile e simile a quello di Nicholas, perché anche lei ha viaggiato per mare. Il suo contributo sarà fondamentale per la sopravvivenza del gruppo e per la lotta contro le Ombre. Il suo personaggio è però molto fumoso e per questo riserva qualche sorpresa...
Henry è un personaggio che personalmente reputavo davvero troppo bello per essere vero. Ama Etta (o Henrietta, questo è il suo vero nome anche se poco usato nel libro) nonostante siano stati separati da sempre ed è stato bellissimo vedere come lui l'abbia protetta in più occasioni. Le scene che ricorderò sempre di questo personaggio sono due: il concerto di piano e violino fatto appunto da Henry ed Etta per lo zar di Russia, e la protezione che lui dà alla figlia in presenza di una bomba. Proprio in questa occasione lui le fa da scudo umano, segno di quanto sia importante per lui.
L'ultimo personaggio che vorrei citare è Julian, fratello di Nicholas, ma caratterialmente opposto. Per lui infatti l'unico modo per sopravvivere è fuggire da tutto e da tutti. Un personaggio davvero particolare che un po' si contrappone a tutti gli altri dai caratteri forti e determinati.
I viaggi nel tempo e nello spazio, sono il tema principale del libro. Non solo l'autrice è riuscita a creare uno schema ben definito per i salti temporali, ma è anche riuscita a destreggiarsi abbastanza bene in varie linee temporali che subiscono continui cambiamenti. Per il lettore, mi rendo conto che a volte è difficile stare dietro a tutti questi cambiamenti, ma io non posso far altro che apprezzare questa composizione così difficile, ma anche così accurata. Inoltre per tutto il libro sono presenti numerose riflessioni personali dei vari protagonisti su cosa può considerarsi giusto o sbagliato nei viaggi nel tempo. Se fosse possibile tornare indietro nel tempo, si potrebbe aggiustare qualcosa in modo che il mondo futuro sia migliore oppure si potrebbe involontariamente creare una situazione ancora peggiore. Sarebbe giusto controllare il tempo?
Eccoci arrivati al punto dolente di questa recensione: il difetto del libro. In questo caso, a mio parere, le emozioni positive sono state insufficienti. La storia d'amore dei protagonisti, è decisamente sottotono, come pure i rapporti di amicizia e di fratellanza. Mi sono ritrovata invece con moltissime sensazioni di malinconia, depressioni, impotenza nei confronti del destino ineluttabile... Troppa negatività e poco amore.
Il finale invece è tutto da scoprire. Vi dico solo che, come nel caso de "La rosa del califfo", il finale è molto movimentato e veramente emozionante. Posso dire che al contrario del resto della storia, ho trovato molto pathos negli ultimi capitoli. Vi dico solo che in un paio di punti mi è scesa una lacrimuccia per l'empatia che stavo provando con Etta in quei momenti.
In conclusione: dei personaggi dai caratteri molto forti e che compiono dei viaggi nel tempo che fanno viaggiare anche il lettore. Forse ci sono più descrizioni che sentimenti, ma il finale è davvero col botto.
Etta Spencer non sapeva di essere una "viaggiatrice" fino al giorno in cui si è ritrovata a chilometri e secoli di distanza da casa sua. Ora, di nuovo sola, in un luogo e in un tempo a lei sconosciuti, derubata dell'unico oggetto in grado di proteggere la linea temporale e salvare sua madre, e lontana da Nicholas, il ragazzo che ama, deve fare i conti con una rivelazione tanto scioccante da mettere in discussione quello per cui lei ha combattuto fino ad ora, e cambiare per sempre il suo futuro. Un futuro che Nicholas è pronto a tutto pur di salvare. Devastato dalla scomparsa di Etta, sta infatti cercando disperatamente di rintracciarla, per aiutarla a risolvere insieme questo disastro, come era destino. Ma, mentre Etta e Nicholas continuano a cercarsi ai confini del tempo e del mondo, e i viaggiatori sono impegnati in una spietata battaglia per il potere, la posta in gioco si alza. Perché esiste qualcosa di ben più potente dell'astrolabio che tutti vorrebbero. Un potere antico e pericoloso che minaccia di sradicare del tutto la linea temporale...
Giudizio 4 su 5:
Anche "Traveller" si merita un bel 4 tazze su 5.
Devo dire che questa duologia mi rimarrà sempre nel cuore e sono convinta che sia uno di quei casi in cui la rilettura a distanza di anni, aggiungerà sfumature sfuggite alla prima lettura.
La storia riprende dal momento in cui i nostri protagonisti si separano. C'è stato un grande cambiamento nella linea temporale, che ha causato lo sbalzo di Etta in Texas nel 1905. Ritroviamo invece Nicholas e Sophia a Nassau nel 1776 intenti ad attendere Rose, l'unica persona che li può aiutare a capire dove può essere finita Etta. Purtroppo però, Rose non si presenta a quell'incontro e manda ai due una lettera che viene subito presa da una sfuggevole figura. Si tratta di una ladra di nome Li Min, che ogni tanto apparirà ad aiutare i due viaggiatori.
Nel frattempo Etta viene trovata e portata nientemeno che nella sede delle Spine, dove conosce per la prima volta Henry Hemlock, suo padre. Etta ha sempre avuto problemi con la freddezza della madre, e trova finalmente in Henry un genitore premuroso e amorevole. Nella casa delle Spine però c'è anche un Ironwood: si tratta di Julian, il fratello di Nicholas creduto morto da tutti.
Tutti i destini di queste persone sono legati da un unico oggetto: l'astrolabio. C'è chi ne vuole il potere per creare e manipolare il futuro come Ironwood e c'è chi lo vuole distruggere per contrastare queste manipolazioni. In più fa il suo ingresso anche una nuova minaccia. Una minaccia che finora si è nascosta nell'ombra e pianifica di prendere l'astrolabio, per un fine ancora più terribile del vecchio Cyrus Ironwood... un'avventura che sarà ricca di intrighi, tradimenti, azione e molto molto sangue versato. Preparatevi per un fine saga, dai toni molto cupi.
I due protagonisti si erano già ben presentati e definiti nel precedente libro della saga. Etta e Nicholas in questo secondo e conclusivo capitolo della saga, non subiscono molti cambiamenti caratteriali. Etta ha sempre il suo bel caratterino deciso, ma mette di più in mostra il suo lato fragile quando finalmente abbraccia il padre. Nicholas invece mette in mostra tutto il suo carattere focoso, piratesco e lo spirito di sacrificio. Il ragazzo è disposto a qualsiasi cosa pur di ritrovare Etta, ma l'incontro con la cosiddetta strega di Praga, metterà il suo animo e il suo fisico a dura prova. La donna infatti con un inganno, riesce a legargli al dito un anello che piano piano inietta del veleno nel corpo di Nicholas, e l'unico modo per toglierlo è adempiere ad una missione: uccidere Cyrus Ironwood.
La storia d'amore fra i due purtroppo non è trattata molto. Infatti per la maggior parte del libro i due si trovano separati, anche se in un paio di occasioni si mancano veramente per poco. I capitoli di Nicholas sono quelli più romantici e malinconici. Ogni occasione è buona per ricordare la sua Etta e a sospirare e combattere per lei. Etta invece si concede poco tempo per pensare a Nicholas, anche se la presenza di Julian al suo fianco, inevitabilmente finisce per ricordarle il suo amore da poco conosciuto e già perduto. I nostri due innamorati si ricongiungono purtroppo troppo tardi, quando ormai l'epilogo è vicino e non c'è più tempo per il romanticismo. Questo mi è un dispiaciuto un sacco, perché ne hanno passate tante pur di ritrovarsi attraverso i secoli e il loro incontro risulta davvero poco emozionante.
Sophia è un personaggio che mi è piaciuto fin dal primo libro. Sembra una snob che vuole la ricchezza della famiglia Ironwood, ma con l'incedere della storia, si scopre che l'unica cosa che veramente vuole è la libertà. Questo la porta più vicina a Nicholas, che non ha mai abbandonato nonostante il cammino impervio. La troviamo in questo libro cambiata fisicamente, perché ha perso un occhio, ma caratterialmente, dopo un primo periodo di depressione, riesce a reagire. Ricomincia ad allenarsi per compensare la mancanza di profondità data dalla perdita dell'occhio e diventa ancora più determinata nel perseguire i suoi obiettivi.
La ragazza avrà inoltre un flirt con Li Min, uno dei nuovi personaggi entrati in scena. L'amore tra due donne, è un'aggiunta alla storia che ho apprezzato concettualmente, ma che poi non ho visto sufficientemente sviluppata. Peccato.
Per quanto riguarda i personaggi marginali, di certo i tre che appaiono maggiormente sono: l'appena citata Li Min, Henry Hemlock e Julian Ironwood.
Li Min è una figura misteriosa che appare accanto a Nicholas e Sophia. Ha un passato molto difficile e simile a quello di Nicholas, perché anche lei ha viaggiato per mare. Il suo contributo sarà fondamentale per la sopravvivenza del gruppo e per la lotta contro le Ombre. Il suo personaggio è però molto fumoso e per questo riserva qualche sorpresa...
Henry è un personaggio che personalmente reputavo davvero troppo bello per essere vero. Ama Etta (o Henrietta, questo è il suo vero nome anche se poco usato nel libro) nonostante siano stati separati da sempre ed è stato bellissimo vedere come lui l'abbia protetta in più occasioni. Le scene che ricorderò sempre di questo personaggio sono due: il concerto di piano e violino fatto appunto da Henry ed Etta per lo zar di Russia, e la protezione che lui dà alla figlia in presenza di una bomba. Proprio in questa occasione lui le fa da scudo umano, segno di quanto sia importante per lui.
L'ultimo personaggio che vorrei citare è Julian, fratello di Nicholas, ma caratterialmente opposto. Per lui infatti l'unico modo per sopravvivere è fuggire da tutto e da tutti. Un personaggio davvero particolare che un po' si contrappone a tutti gli altri dai caratteri forti e determinati.
I viaggi nel tempo e nello spazio, sono il tema principale del libro. Non solo l'autrice è riuscita a creare uno schema ben definito per i salti temporali, ma è anche riuscita a destreggiarsi abbastanza bene in varie linee temporali che subiscono continui cambiamenti. Per il lettore, mi rendo conto che a volte è difficile stare dietro a tutti questi cambiamenti, ma io non posso far altro che apprezzare questa composizione così difficile, ma anche così accurata. Inoltre per tutto il libro sono presenti numerose riflessioni personali dei vari protagonisti su cosa può considerarsi giusto o sbagliato nei viaggi nel tempo. Se fosse possibile tornare indietro nel tempo, si potrebbe aggiustare qualcosa in modo che il mondo futuro sia migliore oppure si potrebbe involontariamente creare una situazione ancora peggiore. Sarebbe giusto controllare il tempo?
Eccoci arrivati al punto dolente di questa recensione: il difetto del libro. In questo caso, a mio parere, le emozioni positive sono state insufficienti. La storia d'amore dei protagonisti, è decisamente sottotono, come pure i rapporti di amicizia e di fratellanza. Mi sono ritrovata invece con moltissime sensazioni di malinconia, depressioni, impotenza nei confronti del destino ineluttabile... Troppa negatività e poco amore.
Il finale invece è tutto da scoprire. Vi dico solo che, come nel caso de "La rosa del califfo", il finale è molto movimentato e veramente emozionante. Posso dire che al contrario del resto della storia, ho trovato molto pathos negli ultimi capitoli. Vi dico solo che in un paio di punti mi è scesa una lacrimuccia per l'empatia che stavo provando con Etta in quei momenti.
In conclusione: dei personaggi dai caratteri molto forti e che compiono dei viaggi nel tempo che fanno viaggiare anche il lettore. Forse ci sono più descrizioni che sentimenti, ma il finale è davvero col botto.
Link alle recensioni dei romanzi della saga:
- Traveller
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