ottobre 25, 2016

Un posto chiamato Qui - Cecelia Ahern

Continua la scoperta dell'autrice Cecelia Ahern con un altro dei suoi libri. Dopo "Il libro del domani" e "Flawed" andiamo più su un romanzo introspettivo. Anche questa volta come per "Il libro del domani", mi sono affidata all'istinto sulla scelta del libro. Ho dato un'occhiata alla copertina ed una sbirciata veloce alla trama e me lo sono portato a casa.
Ah, prima di procedere con la recensione una piccola news: mi sono accorta che twitter non mi piace moltissimo, ma continuerò a tenerlo. In compenso mi sono iscritta a Instagram, mi trovate con il nome leacomy_in_wonderland :3 Detto ciò, procediamo^^

Titolo: Un posto chiamato Qui
Titolo originale: A Place Called Here
Autrice: Cecelia Ahern
Anno di pubblicazione: 2007
Casa editrice: Sonozogno
Genere: romanzo

Trama:

Sandy Shortt è un ex-poliziotta che ha una tremenda paura di perdere gli oggetti attorno a sè. Forse tutto è nato quand'era piccola il giorno in cui una bambina della sua scuola, Jenny-May Butler, è scomparsa nel nulla. Improvvisamente in Sandy ha iniziato a crescere il terrore di perdere le sue cose e ogni volta che un calzino usciva spaiato dalla lavatrice, iniziava una caccia senza fine.
Forse è proprio per questa sua mania che molti anni più tardi, decise di lasciare la polizia per dedicarsi a ciò che le stava più a cuore: ritrovare le persone scomparse.
Il caso di Donal Rattle la porta in una piccola cittadina chiamata Glin, dove ad aspettarla ci sarebbe stato Jack, il fratello dello scomparso Donal.
Purtroppo Sandy non si presenterà mai a quell'appuntamento. Decisa a fare un po' di jogging prima dell'incontro, si dirige in un boschetto nei dintorni della città, ma si perde e non in un posto qualunque. Sandy si ritrova a Qui, nel posto dove tutte le cose e le persone scomparse si trovano quando si perdono... ed è appunto in questo luogo che lei riuscirà a trovare alcune delle persone che stava cercando da tempo e anche sé stessa, mentre a Glin, Jack non si rassegna alla scomparsa né del fratello, né dell'unica persona che può aiutarlo nella sua ricerca. Inizia così una disperata indagine per ritrovare Sandy, colei che indaga su persone scomparse e che ora necessita di essere ritrovata.

Giudizio 3 su 5:

Mi è piaciuto, ma non sono impazzita per questo libro.
La scrittura è nello stile di Cecelia, molto semplice e scorrevole. In teoria dovrebbe essere letto in un paio di giorni, ma ho avuto qualche difficoltà a progredire con la storia specialmente nella prima metà.
Il libro ha due punti di vista, descritti in prima persona, che il lettore può seguire.

Da una parte abbiamo Sandy che si perde ed incontra per la prima volta un gruppo di persone scomparse negli anni Sessanta che fanno campeggio. Helena, una di loro fa subito amicizia con Sandy e lei inizia a parlarle della sua famiglia ancora in Irlanda. Helena scopre così che Sandy è per lavoro una detective privata per le persone scomparse e fa di tutto per nasconderlo agli altri del gruppo.
Una volta che la comitiva torna in città per Sandy lo shock è grande. Alcune delle persone che lei ha cercato per anni sono proprio in quella cittadina e vorrebbe aiutarle come ha aiutato le loro famiglie. Helena quindi ha attuato un piano al fine di far parlare Sandy con tutte quelle persone tenendo sempre segreto il vero lavoro della ragazza. Inoltre una cosa stranissima accade a Sandy; un orologio a cui teneva moltissimo le cade e misteriosamente scompare. Pur cercando come al suo solito con tutte le sue forze, l'orologio non si trova. Inizia così tutta una serie di strani comportamenti, strane occhiate e segreti da parte di Helena e di suo marito Joseph...Perché sono così preoccupati per un orologio che non si trova più a Qui?

L'altra parte del racconto è narrata da Jack, che per avere le informazioni su suo fratello deve ritrovare Sandy e chiedere il suo aiuto. Parte quindi il viaggio di Jack per ritrovare Sandy. Purtroppo scopre che la ragazza ha un carattere molto particolare e che è già successo in passato che si allontanasse per qualche settimana senza dire nulla a nessuno e senza lasciare traccia. Quello che preoccupa Jack è che abbia lasciato la macchina con tutte le sue cose, una valigia, il telefono e i suoi fascicoli, in mezzo al nulla, ma neanche questo sembra smuovere la convinzione che tutte le persone attorno a lei hanno. Tutti gli dicono che è normale e che prima o poi Sandy tornerà.. lo fa sempre..
Eppure mosso anche dal ricordo del fratello, Jack ripercorre la vita di Sandy Shortt, dagli ultimi appuntamenti, agli incontri per gli i malati ossessivo-compulsivi, al grande amore della sua vita lo psicologo Gregory, alla sua famiglia e a tutti i parenti delle persone scomparse che Sandy sta cercando di aiutare. Attraverso Jack riusciamo ad avere una visione su chi è veramente la ragazza scomparsa, persa nel paese di Qui.

L'ambientazione è la cosa che mi è piaciuta di più in questo libro. Questo posto che semplicemente viene chiamato Qui ed è un luogo quasi magico dove si trovano le persone scomparse che vivono una seconda vita, fanno i mestieri normali, raccattano tutti gli oggetti che nel mondo normale vengono perse, si sono organizzati in più villaggi.. insomma è come essere in un magico mondo parallelo, dove anch'io penso di aver contribuito a far apparire oggetti.
Questo villaggio di Qui ha moltissimo potenziale, ma non credo che sia stato sfruttato a sufficienza. Avrei voluto saperne un po' di più sui suoi abitanti e sui suoi misteri, invece ho trovato tutto incentrato attorno alla figura di Sandy, quindi tutto il resto è stato abbastanza messo in secondo piano.

Per quanto riguarda i personaggi principali, ovvero Sandy e Jack, diciamo che non mi sono dispiaciuti. 

Sandy è una ragazza che ha un problema molto grave, un disturbo che le toglie il sonno e che la fa cercare cose e persone scomparse. Questo suo problema si riflette nelle sue relazioni, infatti non ha degli amici e non si trova completamente a suo agio con la sua famiglia. In compenso tiene moltissimo alle persone che si rivolgono alla sua agenzia investigativa, e cerca in tutti i modi a lei possibili di mandare avanti la relazione con il suo amato Gregory, anche se a volte il suo disturbo la porta ad allontanarsi da lui. In ogni caso l'amore che prova per lui è indiscutibile e trasuda da tutte le pagine del libro.
Nel paese di Qui Sandy dovrà fare i conti con sé stessa e cercherà un senso di pace. Analizzerà la sua vita ed in lei cambierà qualcosa che la farà desiderare di tornare a casa invece di scappare da essa... anche se nessuno è mai riuscito a fuggire da Qui..

Jack invece deve combattere per l'ultima volta contro i demoni che da un anno lo perseguitano. Il pensiero del fratello scomparso non lo abbandona e sente che c'è qualcosa di sbagliato nel tornare alla vita normale dopo questa perdita. La scomparsa di Sandy gli dà inizialmente un motivo per rimettersi in moto a cercare, ma andando avanti si renderà conto che ha fatto tutto il possibile e che è ora per lui di smetterla di tormentarsi e di voltare pagina, portando sempre Donal nel suo cuore.

In sostanza il libro non era male ma ho avrei preferito vedere approfondite molte più cose, avrei voluto stare più tempo nel villaggio e magari saltare qualche parte di Jack. Alcune parti avrei voluto toglierle e altre approfondirle, per non parlare del finale in cui speravo di vedere più attiva ancora una volta la parte del Qui. Ci ho veramente sperato.
Nonostante ciò il racconto è piacevole e ha quel pizzico di magia che ho veramente tanto apprezzato, soprattutto quando cominciano a sparire oggetti da Qui e riappaiono nel mondo "reale", se così vogliamo chiamarlo. In più mi è piaciuto tanto il personaggio di Bobby, ma non vi voglio raccontare nulla sulla sua identità, un po' di mistero lo voglio mantenere.
Tema carino, ma come ho già detto all'inizio della recensione non mi ha entusiasmato abbastanza e da questo libro mi sarei aspettata qualcosina in più. Carino ma non sarà sicuramente fra i libri che rileggerò in futuro.

-fine recensione-


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