maggio 16, 2016

La principessa degli elfi - Herbie Brennan

Eccoci finalmente ad una nuova recensione. Si tratta di un libro che mi hanno regalato a Natale (era l'ultimo che avevo di questa tornata) e che avevo segnato nella mia WL.

Titolo: La principessa degli elfi
Titolo originale: The Changeling
Autore: Herbie Brennan
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice: Mondadori
Genere: fantasy per ragazzi

Trama:

Anna è una ragazza disabile, che durante la sua permanenza nella città di Lucca, viene avvicinata da degli strani individui. Questi strani personaggi, che sembrano essere usciti dal videogioco preferito di Anna, la rapiscono e la portano ad Elfenlind, Terra fantastica e magica.
Anna in questo mondo non è più una ragazza disabile, ma una bellissima elfa che sa anche combattere. La ragazza dovrà abituarsi al suo nuovo corpo e ad imparare presto ad usare queste sue abilità in quanto la regina degli elfi, Glypta, ha intenzione di sfidarla in un duello all'ultimo sangue.....



Giudizio 1 su 5:

Avevo molte aspettative su questo romanzo e devo dirlo, mi ha delusa molto.

Partiamo innanzitutto dalla trama molto classica. Per chi ha letto molti fantasy sa che in alcuni si narra di Changeling, ovvero di elfi che sono stati scambiati alla nascita con bambini umani per fare degli scherzi al popolo umano.
In questo libro però lo scambio avviene prima della nascita, ovvero avviene uno scambio di anime ancora nel grembo materno. Anna altri non è che la principessa Folia, figlia della tirannica regina Glypta del regno di Elfenlind.
Viene assoldato un gruppo di persone per poterla riportare a casa, ovvero la rapiscono e la riportano in quello che doveva essere il suo corpo originario: il corpo forte ed in salute di una bellissima elfa.
A causa di una legge, Anna è costretta a combattere contro Glypta per avere la successione al trono. Riuscirà Anna a diventare Folia a tutti gli effetti e a conquistare il trono uccidendo sua madre?

Poteva essere interessante, invece no.
La storia presenta molti buchi a livello narrativo e le spiegazioni su cosa succede e il perchè, sono molto vaghe o peggio alcune volte a mio avviso non hanno proprio senso e non riescono a coinvolgere il lettore. Un esempio?
Anna dopo essere stata rapita, viene rapita da altre persone che la abbandonano in una prigione isolata... e boh basta. Dopo averla rapita la abbandonano e lei riesce abbastanza agevolmente a fuggire in tutta tranquillità ed avventurarsi nel deserto. La spiegazione che viene data sulla scomparsa di questo secondo gruppo di rapitori è stata molto vaga: "potrebbero averla lasciata qui, ma mentre ritornavano a prenderla magari hanno incontrato qualche nemico e sono morti". Spiegazione molto logica e dettagliata, ma comunque mi lascia perplessa. Perchè abbandonare così un ostaggio, perchè? Non ha un senso questa cosa..

Vi dirò, in termini di scrittura è un libro molto valido. Si legge in modo scorrevole, il linguaggio è semplice, anche se alcune volte non vengono spiegate bene le cose (es. non ho mai letto la spiegazione su cosa sia un GATE, ma ho dedotto che possa essere un gruppo di individui a cui viene assegnata una missione.. viene citato molte volte, ma non spiegato).

I personaggi sono uno peggio dell'altro.
Anna: la protagonista, in realtà ha un ruolo molto marginale. Non ha molti momenti in cui riesce a spiccare. All'inizio l'idea che lei fosse disabile e che poi si ritrova in un corpo sano, è veramente carina ed originale, ma la storia è molto veloce e superficiale e non si riesce a creare un collegamento con questa protagonista.
Quercus: il personaggio che tira le fila di tutta la storia.
Glypta: l'unico personaggio degno di nota. Si tratta della cattiva della storia e veramente fa la parte della cattiva fino in fondo. Devo dire che anche se è l'antagonista, mi è piaciuta la sua pura indole malvagia e la eleggo quindi miglior personaggio del libro.
Il resto dei personaggi? Un guazzabuglio di gente che viaggia attraverso il libro non lasciando però alcuna traccia di sè nel lettore.
Abbiamo il gruppetto che ha rapito e poi "perso" la principessa che è formato da:

  • un paladino, il cui unico momento in cui si fa interessante è quando libera un forte guerriero che abita nel suo animo, una seconda personalità insomma. Purtroppo questo guerriero poderoso si fa vedere una volta sola in tutto il libro e per pochi secondi... io mi chiedo: a che pro fare questa caratteristica particolare, senza sfruttarla al meglio?
    Si tratta del bello del gruppo che colpisce subito Anna, ma però si rivela superficiale e tonto. 
  • una strega, che agisce veramente poco e che nella seconda parte del racconto si vede ancora meno. Era la leader del gruppo, colei che doveva essere il maggior supporto per la missione, insomma un personaggio che doveva avere il suo peso, che sparisce dalla scena principale. Le sue ultime azioni sono un mistero, firma un contratto di non-si-sa-che-cosa e ...basta.
  • un vampiro, pressoché inutile già dalla sua prima comparsa. 
Una compagnia molto scialba insomma.

La storia... ahhh eccoci alla parte veramente dolorosa di questa recensione: la storia in sè. 
Come ho già detto reputo i personaggi estremamente noiosi e privi di attrattiva, ma la storia è stata pensata male. Gli approfondimenti sono inesistenti e la presentazione del mondo fantastico di Elfenlind è molto vaga. Sappiamo che la regina Glypta è una tiranna e che è capace di qualsiasi cosa pur di continuare a regnare (se vuole continuare a regnare, perchè uccidere una delle sue figlie ogni 10 anni in un combattimento mortale? non sarebbe stato più semplice cambiare la legge che istituiva i combattimenti? mah...) ma per il resto non abbiamo un'idea chiara dell'ambiente. Ci troviamo in un mondo parallelo simile al nostro? ci troviamo in un ambiente futuristico o dal sapore leggermente medievale? Non lo sappiamo.

L'impressione generale che ho avuto leggendo l'intera storia è che è molto frettolosa. Succedono molte cose e la scena cambia continuamente. Parte di questa impressione è data dal fatto che ogni capitolo segue una diversa linea di storia. Prima seguiamo Anna, poi la madre, poi il GATE e ancora Anna, Quercus, paladino, madre, Anna... un cambio di scena continuo. Si ha l'impressione che succedano molte cose, ma in realtà è l'illusione data dal continuo succedersi di personaggi di cui si seguono le vicende.

Non voglio rovinarvi il finale, ma posso certamente dirvi che è stato un disastro. Tutto il libro è focalizzato su una questione: il duello mortale che Anna/Folia  e la regina Glypta devono affrontare. Arriva il tanto atteso giorno del combattimento e in quattro e quattrotto si conclude. Tutte le questioni rimaste in sospeso trovano una semi conclusione (la successione, la sorellastra di Anna, etc..) tranne una, quella del contratto che Quercus propone alla strega..
In teoria questo libro doveva essere un unico volume, ma l'autore ha lasciato alcune cose in sospeso.
Se non ci sarà un seguito, rimarrà un'opera compiuta a metà.

Direi che ho massacrato abbastanza questo libro e quindi passo alle mie conclusioni finali:
Un libro superficiale, con dei personaggi molto scialbi e senza personalità. Una storia che poteva essere originale, ma che risulta essere noiosa,  poco approfondita sotto tutti i punti di vista e a tratti confusa. Il finale doveva essere il culmine del racconto ma viene liquidato in poche pagine e la conclusione è stata pessima.
Un libro che di certo non consiglierei e non rileggerei.


Nessun commento:

Posta un commento