Fidanzati dell'inverno - Christelle Dabos

"Fidanzati dell'inverno" è stato un regalo di Natale molto molto apprezzato. Lo tenevo d'occhio da un sacco di tempo e grazie ai miei amici è entrato a far parte della mia libreria. Non vi nascondo che le aspettative erano molto alte ma avevo paura dalle recensioni che ho sentito delle troppe descrizioni. Cosa ne penso una volta finita la lettura? Continuate a leggere per scoprirlo!

Titolo: Fidanzati dell'inverno
Saga: L'attraversaspecchi #1
Titolo originale: La Passe-miroir. Livre 1. Les fiancés de l'hiver 
Autrice: Christelle Dabos
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Edizioni e/o
Genere: fantasy 
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Trama:

In un universo composto da ventuno arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra, vive Ofelia. Originaria dell'arca "Anima", è una ragazza timida, goffa e un po' miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un'altra arca, "Polo", molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo. 

Recensione:

Devo unirmi a coloro che hanno amato questo libro.

La cosa che colpisce maggiormente il lettore terminata la lettura, è sicuramente il world-building davvero molto sviluppato. Si nota che l'autrice ha lavorato davvero molto alla costruzione del mondo de “L'attraversaspecchi” e che ce ne ha fatto assaggiare solo una piccola parte.

Le descrizioni sono molte ma non le ho trovate affatto pesanti. Seppur rallentano il ritmo del racconto in alcuni punti, sono state sapientemente dosate in modo da far immergere il lettore tra i vicoli freddi dell'arca “Polo”, ma anche fra i suoi colorati intrighi di corte.

Questo primo libro è servito più che altro per far ambientare i lettori e la protagonista Ofelia nella nuova arca che è molto più pericolosa di quella dove la ragazza viveva prima. Vengono invece tralasciate le spiegazioni storiche sull'origine delle arche, ma credo che sia qualcosa che scopriremo pian piano nei libri successivi.

La storia racconta della giovane animista Ofelia, costretta al fidanzamento con Thorn, un nobile di un'arca diversa. I due protagonisti di questa storia sono quindi Ofelia e Thorn, ma quest'ultimo riesce ad avere un ruolo attivo solo dopo la metà del libro.

Ofelia è stato un personaggio che ho gradito moltissimo in quanto personalmente sono riuscita ad entrarci in sintonia e a capire le sue scelte.

La ragazza vive sull'arca chiamata “Anima” e lavora in un museo dove fa la lettrice. Ma cosa significa leggere un oggetto? Significa vederne gli eventi passati e ricostruirne la storia. Oltre a questo potere, Ofelia riesce anche ad attraversare gli specchi, ovviamente specchi che lei ha già visto in precedenza e non troppo distanti uno dall'altro.

Il carattere della protagonista è prevalentemente timido ma testardo. Infatti ha quasi paura ad esprimere le proprie opinioni ma se vuole fare qualcosa, escogita dei trucchi per poter arrivare al suo obiettivo. Altre due caratteristiche che spiccano da quando fa il suo ingresso negli intrighi di corte sono il coraggio e l'intelligenza. Dovrà fare però i conti con altri personaggi altrettanto intelligenti ma molto scaltri e Ofelia dovrà fare affidamento solo su sé stessa per poter sopravvivere all'interno della corte. Ebbene sì ho usato la parola sopravvivere non a caso in quanto sul Polo sembra esserci una costante scia di morti e il suo matrimonio con Thorn non è ben visto da molti.

Thorn è invece un personaggio ancora molto ambiguo in quanto tiene diversi comportamenti nei confronti di Ofelia e non si riesce a capire a quali credere veramente. Nelle prime scene egli viene paragonato ad un orso sia per la sua statura molto alta rispetto ad Ofelia, sia per il suo carattere silenzioso ed imbronciato. La sua caratteristica principale è il suo centellinare le informazioni sulla sua arca e sulla sua vita. Pian piano sembra aprirsi con la ragazza o almeno a darle un po' di fiducia ma si tratta di un personaggio ancora tutto da scoprire.

Mi preme introdurre anche un terzo personaggio molto presente all'interno del libro; Berenilde, la zia di Thorn. Si tratta della nota di allegria che compensa i caratteri più seri dei protagonisti. Berenilde è l'unica parente di cui Thorn si fida e possiamo definirla come una gran dama di corte. Deve sempre mantenere le apparenze di una donna spensierata e allegra ma nasconde un lato molto severo e calcolatore. Ofelia infatti non si fida molto di lei, ma le circostanze la obbligano ad assecondarla.

Love story? Anche no. In questo primo libro i due protagonisti sono fidanzati per scopi politici di avvicinamento tra le arche di Anima e del Polo. Di primo impatto non c'è neanche un briciolo di simpatia fra i due, ma con il tempo imparano quantomeno a sopportarsi. Non aspettatevi quindi grandi scene romantiche almeno per questo primo romanzo. Magari i prossimi potrebbero essere più avvincenti da questo punto di vista.

“Fidanzati dell'inverno”, come un fantasy che si rispetti, ha anche la sua componente magica. Da quello che ci viene raccontato, su ogni arca c'è quello che viene identificato come una divinità ovvero il primo abitante di quell'arca che ha dato inizio alla sua stirpe. Ogni divinità ha trasmesso quindi poteri diversi alla propria discendenza come può esserlo la lettura di Ofelia. Anche Thorn e Berenilde hanno quindi i loro poteri. Man mano che va avanti la storia si possono ammirare molte magie diverse, come quella delle illusioni che trasformano sale abbandonate in lussuose camere o magie più pratiche come la creazione di stanze o improvvise scorciatoie. Tutto e così ben amalgamato all'interno del libro che si ha quasi la sensazione che non siano dei fatti straordinari. Ho avuto proprio l'impressione di essermi immersa talmente tanto nel libro da credere fattibile quello che in realtà è la componente magica e fantasiosa della storia.

Se il world-building è una delle caratteristiche migliori del libro, quello che a mio avviso dà veramente il cuore alla storia è sicuramente l'intrigo. Ci sono infatti molte macchinazioni portate avanti dai diversi personaggi e Ofelia si rende presto conto di non sapere su chi fare affidamento e anche le persone che sembrano oneste in realtà possono metterla in guai seri. Quindi è questa atmosfera tra il dorato e il cupo che riesce a catturare il lettore. Siamo però solo all'inizio di questa avventura e ancora ho molti dubbi che non sono stati risolti. In pratica c'è tanta carne al fuoco per i prossimi libri e non vedo l'ora di scoprire quale direzione prenderà la vita di Ofelia.

In conclusione: un bellissimo libro molto curato dal punto di vista della costruzione di ambientazione e storia. La protagonista è timida, coraggiosa ed intelligente ma che deve fare i conti con intrighi molto più grandi di lei e nessuno su cui fare affidamento se non sé stessa e Thorn… forse.