Post che cade di giovedì? Altro non può essere che una puntata di "Le fiabe del dodo". Oggi vi propongo una fiaba di Andersen intitolata "Il lino". A primo impatto il titolo non dice niente ma.. seguite con me il riassunto della fiaba ^^.
Il lino
C'era una volta una piantina di lino tutta in fiore. I suoi fiori erano talmente azzurri che la piantina si beava della sua bellezza e della sua felicità nel sapere che di lì a poco sarebbe diventato un magnifico pezzo di stoffa. La pioggia lo bagnava, il sole lo scaldava e la gente continuava a ripetergli quanto bello fosse diventato.
Un giorno però i pali dello steccato gli preannunciarono che tutto quel benessere sarebbe presto finito.
Il lino all'inizio non voleva credere alle parole dei pali dello steccato, ma un giorno vennero degli uomini che lo strapparono dalla terra. Fu messo nell'acqua, poi sul fuoco e infine sul telaio. Il povero lino soffriva moltissimo e pensava di meritarsi quel dolore per tutta la felicità avuta in precedenza.
Poi venne il giorno in cui finalmente il lavoro fu completato e il lino divenne un bel pezzo di stoffa. Il lino era molto felice ed era molto ammirato, tanto che perfino la moglie del sindaco si complimentò per il pezzo di stoffa, il migliore della città.
La tela fu poi portata in una casa dove venne divisa in dodici pezzi, tagliata, bucata e cucita, per farne degli indumenti di biancheria. Dopo l'iniziale tortura del taglio e cucito, il tessuto era felice perché adesso viveva in tranquillità ben dodici vite.
Passarono gli anni e gli indumenti diventarono logori. I pezzi di lino vennero così spezzettati, fatti a brandelli, bolliti finché non diventarono carta.
Il tessuto diventato carta era ben felice di svolgere il suo nuovo compito, ovvero portare sapienza tra gli uomini e conservare la parola scritta. La carta venne quindi rilegata e scritta.
Un giorno però accadde che tutta la carta venne buttata sul fuoco e bruciata. Attorno ad essa un gruppo di bambini, come avevano fatto i pali, narrarono la fine della storia della carta bruciata, ma la carta pur essendo ridotta in cenere in piccoli pezzettini ancora ricordava quand'era stata un lino in fiore. La cenere danzò in piccoli puntini ed erano consapevoli che prima o poi sarebbero ritornati alla terra da dove erano partiti, perché "Mai la canzone finisce, mai. è questo il bello di tutta la storia! E noi lo sappiamo, e per questo siamo più felici di tutti"
Commento
Ho scelto questa storia perché sostanzialmente mi è piaciuto lo spirito del lino. Si è sempre goduto il momento felice e nonostante sia passato attraverso molte brutte esperienze, ne è uscito sempre più fortificato. Prima da lino è diventato tessuto, poi capo di abbigliamento ed infine carta. Un continuo cambiamento, ma in positivo.
La fine del racconto invece, per come l'ho interpretata io, sembra quasi la lezione di Mufasa a Simba del grande cerchio della vita.
Ho trovato una storia che mi è piaciuta moltissimo ^^.
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