Oddio siamo già a giovedì... questa settimana è proprio volata XD Nonostante ciò sono riuscita a scegliere una fiaba di Andersen da proporvi quest'oggi, fortunatamente più breve della precedente... Chissà perché questo autore aveva la tendenza a fare fiabe lunghissime..
La fiaba che ho scelto di riassumervi oggi si intitola "Il ragazzaccio" e vi anticipo già che vale davvero la pena leggerla nella sua versione intera.
La storia comincia con un vecchio Poeta, un personaggio d'animo molto buono. Una sera se ne stava tranquillo in casa sua, davanti al fuoco, mentre fuori imperversava una tempesta.
Improvvisamente arrivò una vocina appena fuori da casa sua che implorava aiuto. Si trattava di un bambino bagnato dalla testa ai piedi. Il buon Poeta ovviamente lo fece subito entrare in casa e si prese cura di lui.
Era proprio un bambino carino, dall'aspetto angelico con occhi che splendevano come stelle, capelli biondissimi e con sè portava un arco, che però il Poeta non riuscì a recuperare.
Dopo essersi asciugato e aver mangiato, il bambino ritornò ad una naturale allegria e si mise a conversare con il Poeta e gli disse di chiamarsi Amor e che non vedeva l'ora di tornare fuori a scoccare frecce con il suo bell'arco. Il vecchio Poeta replicò che l'arco era tutto sciupato e quindi inutilizzabile.
Ma Amor non si fece abbattere, e andò ad esaminare l'arco. Il bambino gli disse che ormai si era asciugato, che avrebbe funzionato benissimo e per provarlo scagliò una freccia dritta nel cuore del Poeta e se ne andò.
Il vecchio si sentì frustrato da quel comportamento. Dopo tutto quello che aveva fatto per lui, lo aveva ospitato, asciugato e sfamato e il ringraziamento? Una ferita con una freccia dritta al cuore.
Fu così che il Poeta iniziò a raccontare questa storia a tutti i ragazzini, avvisandoli di stare lontani da questo ragazzaccio di nome Amor che gli avrebbe fatto soltanto del male.
Perseguita tutta la gente di questo mondo e si nasconde dove meno te lo aspetti ed è riuscito a colpire praticamente tutti in questo mondo, quindi bisogna prestarvi molta attenzione.
Commento:
Questo racconto è molto bello e vi consiglio di leggere la versione integrale. In questo piccolo riassunto ho riportato la prima parte del racconto, ma c'è una seconda parte che è una bellissima poesia dedicata all'Amore di cui vi voglio riportare un pezzettino:
"È in ogni dove, in tutti i momenti, dietro ad ogni specie di gente. In teatro, si mette in mezzo del lampadario, e s'infiamma e risplende; e la gente lo crede una lampada, ma poi, troppo tardi, si avvede ch'era ben altro! (...) e una volta ha persino colpito al cuore il tuo babbo e la tua mamma. Domandane un po' a loro, e sentirai quello che ti dicono! Ah, è un vero monello, questo Amor, e sarà bene che tu non abbia mai nulla a fare con lui. Perseguita tutta la gente di questo mondo! Figurati che una volta ha tirato una freccia persino alla vecchia nonna... Molto molto tempo fa, naturalmente, ed ora son cose passate; ma ella non l'ha dimenticato mai più."
Mi è piaciuta molto come fiaba perché ha questo tocco di poesia finale che avverte tutte le persone a stare lontani da questo ragazzaccio chiamato Amore perché nonostante il suo aspetto dolcissimo, sicuramente in qualche modo sarà anche causa di sofferenza.
Vi aspetto la settimana prossima con un'altra fiaba :3
Vi aspetto la settimana prossima con un'altra fiaba :3
Nessun commento:
Posta un commento