Benvenuti nel circo dei dannati^^ Conoscete un la sterminatrice Anita Blake? Si tratta del personaggio di punta creato da Laurell K. Hamilton e la sua saga ha all'attivo più di 20 volumi. Saga iniziata con Nodo di sangue e proseguita con Resti mortali che ho già recensito. I primi due libri non mi hanno entusiasmato ma sto continuando la serie dato che chi me l'ha consigliata mi ha assicurato che col passare dei capitoli migliora. Sarà vero? Scoprirete la mia opinione in merito fra poco.
Titolo: Il circo dei dannati
Titolo originale: Circus of the Damned
Saga: Serie di Anita Blake #3 (Anita Blake, Vampire Hunter #3)
Autrice: Laurell K. Hamilton
Anno di pubblicazione: 2004
Casa editrice: Casa Editrice Nord (TEA)Titolo: Il circo dei dannati
Titolo originale: Circus of the Damned
Saga: Serie di Anita Blake #3 (Anita Blake, Vampire Hunter #3)
Autrice: Laurell K. Hamilton
Anno di pubblicazione: 2004
Genere: Dark, Urban Fantasy, Horror
Trama:
Benvenuti al Circo dei Dannati, dove potrete ammirare streghe scatenate, zombie danzanti, spaventose cerimonie vudù... Ma non tutti, a St. Louis, sono attratti da quel bizzarro luna-park, che prospera distribuendo brividi a buon mercato. Di certo non è il luogo preferito di Anita Blake, che, peraltro, non ha davvero tempo per divertirsi: oltre al suo normale lavoro di Risvegliante presso l'Animators Inc., deve aiutare la polizia a far luce su un omicidio commesso da un branco di vampiri, probabilmente aizzati da un Master.
I sospetti ricadono subito su Jean-Claude, il sensuale Master della città, il quale però nega ogni coinvolgimento nell'orribile fatto di sangue. Anita gli crede, ma intuisce che, se quel potentissimo vampiro è innocente, allora a St. Louis è arrivato un altro Master, deciso ad annientare Jean-Claude e forse a liberarsi anche di lei, della Sterminatrice, il terrore di tutti i non-morti... Così, mentre i delitti si moltiplicano e le piste si confondono, Anita si ritrova catapultata in un vero incubo, incarnato prima da Alejandro - un vampiro incredibilmente antico, quasi immune ai crocifissi e alle pallottole d'argento - e poi dall'oscuro artefice di una cospirazione diabolica, che minaccia l'intera popolazione umana di St. Louis. e scopre che, per dissipare le tenebre, è necessario un sacrificio estremo, un sacrificio che va compiuto proprio in quel tempio della follia che è il Circo dei Dannati. E allora accomodatevi, signore e signori, perché lo spettacolo sta per cominciare..
Giudizio 3 su 5:
Devo ammetterlo, non mi aspettavo che i libri migliorassero sul serio dopo il primo, invece piano piano mi trovo ad affibbiare un mezzo punto in più ad ogni volume che leggo. Di questo passo fra qualche libro finirò per dargli 5 stelle XD
Devo dirlo, finalmente comincio ad entrare nel mondo di Anita e a posteriori posso capire alcune scelte dell'autrice nei primi volumi. Ribadisco il fatto che il libro è abbastanza splatter in alcune parti, ma in generale meno rispetto ai primi due volumi. Resti mortali in particolare mi aveva fatto venire davvero i brividi, forse perché l'argomento principale erano gli zombie, mentre nel circo dei dannati torniamo principalmente ai vampiri.
La storia parla appunto di Anita Blake, una grintosa risvegliante e cacciatrice di vampiri/creature malvagie. Ha un doppio lavoro, il primo all'Animators Inc. dove mette a frutto le sue capacità di risvegliante ovvero resuscita i morti per dare il tempo ai familiari di dare l'ultimo saluto degnamente ed eventualmente sbrigare faccende legali rimaste in sospeso. Il suo secondo lavoro è come consulente per la Spool Squad, capitanata da Dolph, dove indaga in crimini che hanno a che fare col sovrannaturale.
In questo libro Anita dovrà vedersela con una serie di omicidi che sembrano essere perpetuati da una banda di ben cinque vampiri, al soldo di un nuovo master entrato in città.
Jean Claude è l'attuale vampiro master che governa St. Luis e non è il responsabile di questi delitti, anzi, la sua autorità rischia di essere minata da questa nuova minaccia vampiresca. Egli non viene considerato all'altezza da molti della sua specie anche perché ha iniziato ad imporre i suoi marchi ad Anita per farla diventare una sua schiava di sangue. La Sterminatrice di vampiri si troverà quindi ad indagare su un master che pur di spodestare Jean Claude, farà di tutto per marchiare a sua volta Anita e con tutti e quattro i marchi richiesti. D'altra parte il bel Jean Claude farà di tutto per convincere con le buone maniere a farsi amare dalla ragazza apponendo gli ultimi marchi necessari.
Due soli uomini che combattono per Anita però non bastano. Ne "Il cirdo dei dannati" entrerà in gioco anche Richard, un servitore di Jean Claude che inizierà a mostrare interesse nei confronti della Risvegliante, arrivando addirittura a strapparle la promessa di un appuntamento.
Questo e tanto altro nel periodo di Halloween vissuto tra cimiteri e il circo dei dannati.
I personaggi di base che girano intorno ad Anita alla fine sono sempre quelli: Jean Claude, Dolph, Edward, Ronnie, Irving però man mano che si va avanti con la seria ne compaiono anche di nuovi che ampliano questo mondo. Dalla parte dei buoni i più importanti sono Richard e Larry, mentre dalla parte dei cattivi... diciamo che ho perso il conto. Ci sono anche un paio di personaggi che non sono ancora riuscita a collocare se buoni o cattivi, ma non credo che faranno ritorno nel prossimo capitolo della saga.
Anita è come sempre un personaggio molto contraddittorio. Forte, decisa e coraggiosa, rivela sempre al lettore un lato fragile. In questo libro in particolare Anita si trova in un ospedale dove un vampiro si è appena risvegliato e insieme alla Spook Squad gli sta dando la caccia. I pensieri di Anita riflettono il suo stato d'animo impaurito fino all'inverosimile, ma le sue azioni la fanno apparire estremamente sicura di sè. Anche il rapporto con Jean Claude è sempre ambiguo. Anita è fisicamente attratta da Jean Claude e sa che da qualche parte in fondo al suo cuore c'è anche una parte che è innamorata di questo vampiro. Purtroppo la parte romantica del libro è inesistente in quanto lei si rifiuta di far uscire questi suoi sentimenti.
Jean Claude dal canto suo è sempre un affascinante vampiro mascalzone. Mette in atto molti trucchetti per far capitolare Anita e farle avere così i marchi che sanciranno il loro rapporto. Potrebbe benissimo prendersela con la forza, se volesse ma decide di non farlo perché lui la ama moltissimo. In questo libro ho apprezzato la figura di Jean Claude perché rappresenta un innamorato puro anche se è una creatura impura. Ho deciso di iniziare a fare il tifo per lui perché è bello, dannato doppiogiochista, egocentrico ma giusto nei confronti degli umani di St. Louis e soprattutto pazzo d'amore.
Richard è il terzo incomodo. Una persona alle dipendenze di Jean Claude ma all'apparenza umano che svolge un normale lavoro di insegnante. Anita prova immediatamente qualcosa per lui perché frequentano entrambi mostri, ma sono delle persone quasi-normali. Richard, da com'è descritto sembra anche fisicamente attraente e questo di certo non guasta. Purtroppo non viene coinvolto molto nelle faccende della Risvegliante, ma lo ritroveremo di certo nei prossimi volumi (questo ve lo posso dire di sicuro perché mi è caduto l'occhio su una trama dei libri successivi).
I cattivi li posso mettere in una categoria tutti insieme perché, come ho già detto, sono troppi. Tre master oltre Jean Claude fanno la loro apparizione, aggiungiamo anche i famosi cinque vampiri che vagano a compiere efferati delitti, una lamia, l'associazione Humans First... insomma chi più ne ha, più ne metta. Ho avuto l'impressione di dover tenere sotto controllo troppe persone e non mi sono concentrata su nessuna di esse. Forse Alejandro è quello che spicca di più in mezzo al caos perché marchia Anita e cercherà di farla diventare sua schiava di sangue per primo ed è quindi colui che sfida Jean Claude più apertamente.
La scrittura come sempre è scorrevole e semplice e l'ho letto in pochissimo tempo. Non ci sono eccessive parti descrittive come nel primo libro della saga, anzi si può dire che questo libro è più che altro pura azione.
La trama non è male, ma i personaggi che vogliono uccidere o sottomettere Anita, sono decisamente troppi. Non ho sentito la malvagità pura come con Nikolaos o Dominga dei libri precedenti perchè a nessun cattivo è stata prestata la sufficiente attenzione.
Anche altri personaggi introdotti non sono stati approfonditi: Yasmeen, Marguerite e Stephen. Mi sono piaciute le loro introduzioni, soprattutto quella molto provocante di Yasmeen, ma poi sono personaggi che sembrano essersi persi nel racconto.
La cosa in assoluto che mi ha fatto storcere il naso è stata una scena che si svolge dopo la metà del libro. Anita è stata portata con l'inganno in alcune grotte e viene circondata da nemici e al buio per di più. Ci troviamo in presenza di creature che vedono al buio e Anita riesce a nascondersi e strisciare nel buio cercando l'uscita. Ora, va bene tutto ma dato che la ragazza si sloga quasi subito una caviglia e si trova contro degli immortali molto potenti, ho trovato tutta la scena della sua fuga estremamente improbabile e ridicola. Lo scenario proposto qualche capitolo prima all'interno dell'ospedale è molto meglio rispetto a quello proposto nella grotta. Una risulta una lotta verosimile, mentre l'altra... un tentativo di fuga in cui non sono proprio riuscita a capire cosa stava succedendo e come potesse vincere Anita.
Ricapitolando: il libro mi è piaciuto abbastanza per la maggior partecipazione di Jean Claude e l'introduzione di Richard. Meno sangue, condito con un pizzico di pepe e malizia.
Troppi personaggi dalla parte dei cattivi poco approfonditi ma una storia comunque avvincente e con molta azione. Sicuramente cercherò anche il prossimo libro della saga nella speranza di vedere finalmente la passione sbocciare tra Anita e Jean Claude - ma petite -.
-fine recensione-
Devo dirlo, finalmente comincio ad entrare nel mondo di Anita e a posteriori posso capire alcune scelte dell'autrice nei primi volumi. Ribadisco il fatto che il libro è abbastanza splatter in alcune parti, ma in generale meno rispetto ai primi due volumi. Resti mortali in particolare mi aveva fatto venire davvero i brividi, forse perché l'argomento principale erano gli zombie, mentre nel circo dei dannati torniamo principalmente ai vampiri.
La storia parla appunto di Anita Blake, una grintosa risvegliante e cacciatrice di vampiri/creature malvagie. Ha un doppio lavoro, il primo all'Animators Inc. dove mette a frutto le sue capacità di risvegliante ovvero resuscita i morti per dare il tempo ai familiari di dare l'ultimo saluto degnamente ed eventualmente sbrigare faccende legali rimaste in sospeso. Il suo secondo lavoro è come consulente per la Spool Squad, capitanata da Dolph, dove indaga in crimini che hanno a che fare col sovrannaturale.
In questo libro Anita dovrà vedersela con una serie di omicidi che sembrano essere perpetuati da una banda di ben cinque vampiri, al soldo di un nuovo master entrato in città.
Jean Claude è l'attuale vampiro master che governa St. Luis e non è il responsabile di questi delitti, anzi, la sua autorità rischia di essere minata da questa nuova minaccia vampiresca. Egli non viene considerato all'altezza da molti della sua specie anche perché ha iniziato ad imporre i suoi marchi ad Anita per farla diventare una sua schiava di sangue. La Sterminatrice di vampiri si troverà quindi ad indagare su un master che pur di spodestare Jean Claude, farà di tutto per marchiare a sua volta Anita e con tutti e quattro i marchi richiesti. D'altra parte il bel Jean Claude farà di tutto per convincere con le buone maniere a farsi amare dalla ragazza apponendo gli ultimi marchi necessari.
Due soli uomini che combattono per Anita però non bastano. Ne "Il cirdo dei dannati" entrerà in gioco anche Richard, un servitore di Jean Claude che inizierà a mostrare interesse nei confronti della Risvegliante, arrivando addirittura a strapparle la promessa di un appuntamento.
Questo e tanto altro nel periodo di Halloween vissuto tra cimiteri e il circo dei dannati.
I personaggi di base che girano intorno ad Anita alla fine sono sempre quelli: Jean Claude, Dolph, Edward, Ronnie, Irving però man mano che si va avanti con la seria ne compaiono anche di nuovi che ampliano questo mondo. Dalla parte dei buoni i più importanti sono Richard e Larry, mentre dalla parte dei cattivi... diciamo che ho perso il conto. Ci sono anche un paio di personaggi che non sono ancora riuscita a collocare se buoni o cattivi, ma non credo che faranno ritorno nel prossimo capitolo della saga.
Anita è come sempre un personaggio molto contraddittorio. Forte, decisa e coraggiosa, rivela sempre al lettore un lato fragile. In questo libro in particolare Anita si trova in un ospedale dove un vampiro si è appena risvegliato e insieme alla Spook Squad gli sta dando la caccia. I pensieri di Anita riflettono il suo stato d'animo impaurito fino all'inverosimile, ma le sue azioni la fanno apparire estremamente sicura di sè. Anche il rapporto con Jean Claude è sempre ambiguo. Anita è fisicamente attratta da Jean Claude e sa che da qualche parte in fondo al suo cuore c'è anche una parte che è innamorata di questo vampiro. Purtroppo la parte romantica del libro è inesistente in quanto lei si rifiuta di far uscire questi suoi sentimenti.
Jean Claude dal canto suo è sempre un affascinante vampiro mascalzone. Mette in atto molti trucchetti per far capitolare Anita e farle avere così i marchi che sanciranno il loro rapporto. Potrebbe benissimo prendersela con la forza, se volesse ma decide di non farlo perché lui la ama moltissimo. In questo libro ho apprezzato la figura di Jean Claude perché rappresenta un innamorato puro anche se è una creatura impura. Ho deciso di iniziare a fare il tifo per lui perché è bello, dannato doppiogiochista, egocentrico ma giusto nei confronti degli umani di St. Louis e soprattutto pazzo d'amore.
Richard è il terzo incomodo. Una persona alle dipendenze di Jean Claude ma all'apparenza umano che svolge un normale lavoro di insegnante. Anita prova immediatamente qualcosa per lui perché frequentano entrambi mostri, ma sono delle persone quasi-normali. Richard, da com'è descritto sembra anche fisicamente attraente e questo di certo non guasta. Purtroppo non viene coinvolto molto nelle faccende della Risvegliante, ma lo ritroveremo di certo nei prossimi volumi (questo ve lo posso dire di sicuro perché mi è caduto l'occhio su una trama dei libri successivi).
I cattivi li posso mettere in una categoria tutti insieme perché, come ho già detto, sono troppi. Tre master oltre Jean Claude fanno la loro apparizione, aggiungiamo anche i famosi cinque vampiri che vagano a compiere efferati delitti, una lamia, l'associazione Humans First... insomma chi più ne ha, più ne metta. Ho avuto l'impressione di dover tenere sotto controllo troppe persone e non mi sono concentrata su nessuna di esse. Forse Alejandro è quello che spicca di più in mezzo al caos perché marchia Anita e cercherà di farla diventare sua schiava di sangue per primo ed è quindi colui che sfida Jean Claude più apertamente.
La scrittura come sempre è scorrevole e semplice e l'ho letto in pochissimo tempo. Non ci sono eccessive parti descrittive come nel primo libro della saga, anzi si può dire che questo libro è più che altro pura azione.
La trama non è male, ma i personaggi che vogliono uccidere o sottomettere Anita, sono decisamente troppi. Non ho sentito la malvagità pura come con Nikolaos o Dominga dei libri precedenti perchè a nessun cattivo è stata prestata la sufficiente attenzione.
Anche altri personaggi introdotti non sono stati approfonditi: Yasmeen, Marguerite e Stephen. Mi sono piaciute le loro introduzioni, soprattutto quella molto provocante di Yasmeen, ma poi sono personaggi che sembrano essersi persi nel racconto.
La cosa in assoluto che mi ha fatto storcere il naso è stata una scena che si svolge dopo la metà del libro. Anita è stata portata con l'inganno in alcune grotte e viene circondata da nemici e al buio per di più. Ci troviamo in presenza di creature che vedono al buio e Anita riesce a nascondersi e strisciare nel buio cercando l'uscita. Ora, va bene tutto ma dato che la ragazza si sloga quasi subito una caviglia e si trova contro degli immortali molto potenti, ho trovato tutta la scena della sua fuga estremamente improbabile e ridicola. Lo scenario proposto qualche capitolo prima all'interno dell'ospedale è molto meglio rispetto a quello proposto nella grotta. Una risulta una lotta verosimile, mentre l'altra... un tentativo di fuga in cui non sono proprio riuscita a capire cosa stava succedendo e come potesse vincere Anita.
Ricapitolando: il libro mi è piaciuto abbastanza per la maggior partecipazione di Jean Claude e l'introduzione di Richard. Meno sangue, condito con un pizzico di pepe e malizia.
Troppi personaggi dalla parte dei cattivi poco approfonditi ma una storia comunque avvincente e con molta azione. Sicuramente cercherò anche il prossimo libro della saga nella speranza di vedere finalmente la passione sbocciare tra Anita e Jean Claude - ma petite -.
-fine recensione-
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