Lo ammetto, ho acquistato questo libro dato che ne avevo sentito parlare molto e soprattutto mi sono innamorata della copertina del secondo volume della saga. Ho dovuto comprarlo per forza XD
Titolo: The Queen of the Tearling
Titolo originale: The Queen of the Tearling
Serie: The Queen of the Tearling #1
Autrice: Erika Johansen
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice: Multiplayer edizioni
Genere: YA, distopico, "fantasy"
Trama dalla copertina del libro:
Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio verso il castello in cui è nata, per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Determinata e coraggiosa, Kelsea adora leggere e non somiglia affatto a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa.
Protetta dal gioiello del Tearling - uno zaffiro blu dagli straordinari poteri magici - e difesa dalla Guardia della Regina - un gruppo scelto di cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus - Kelsea ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per sopravvivere alle cospirazioni dei nemici, che proveranno a impedire la sua incoronazione con agguati, tradimenti e incantesimi di sangue.
Una volta diventata regina, e nonostante il nobile lignaggio, Kelsea si dimostra troppo giovane per un popolo e un regno dei quali sa ben poco, oltre che per gli orrori inimmaginabili che infestano la capitale. Kelsea deve scoprire di quale tra i suoi servitori fidarsi, perché rabbia e desiderio di vendetta si annidano fra i nobili di corte e perfino fra le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea sarà chiamata ad affrontare un viaggio alla scoperta di se stessa e una prova del fuoco che la farà diventare una leggenda… se solo riuscirà a sopravvivere!
Giudizio 3,5 su 5:
"Chiamatelo pure The Hunger Games of Thrones. Il primo romanzo di Erika Johansen è un insieme di generi: il fantasy medievale incontra il futuro distopico"... O almeno così recita il retro della copertina. Posso dire di non aver trovato molto nè di Hunger Games nè del Trono di spade...
Su The Queen of the Tearling ci sono molte recensioni contrastanti. Non è un libro facile da digerire, ma a me non è affatto dispiaciuto.
La scrittura è forse uno dei punti carenti di questo romanzo in quanto i capitoli sono lunghissimi, scritti oltretutto con un carattere piccolo e con troppe descrizioni. Il romanzo quindi risulta molto molto pesante ma scritto comunque molto bene.
La nostra storia comincia con il racconto del diciannovesimo compleanno di Kelsea, una giovane ragazza che è stata nascosta da due "tutori", ex servitori della sua defunta madre la regina Elyssa, che l'hanno istruita ad essere una regina. Kelsea ha dovuto nascondersi da suo zio, l'attuale reggente, per non essere uccisa da lui. Nel momento in cui la ragazza compie diciannove anni, ella acquisisce il diritto di salire al trono ed una scorta di guardie personali della defunta regina Elyssa si reca nel suo nascondiglio per riportarla a Nuova Londra nel suo castello.
Purtroppo durante il cammino capisce che i suoi tutori e le guardie che hanno prestato giuramento a sua madre, le stanno tenendo nascoste molte cose sulle politiche del Tearling e soprattutto in merito ad un trattato di pace con la Regina Rossa del confinante regno del Mortmesne.
Kelsea non aveva mai conosciuto sua madre e con gli anni si era creata una bella immagine fittizia di lei, immagine che viene distrutta non appena si rende conto che la regina era una debole che ha ceduto ad un trattato inumano per portare salvezza nel Tearling: una spedizione mensile di 250 abitanti del Tearling (uomini, donne e bambini) per il Mortmesne.
La piccola Kelsea ha un animo rivoluzionario e si conquista subito il favore del popolo, ma molti nobili, suo zio e la Regina Rossa cercheranno solo di eliminarla...
La trama non è male ma ci sono delle cose che non mi sono piaciute oltre alla pesantezza del racconto. Si tratta di parti di trama leggermente assurde, come il fatto di non poter svelare a Kelsea la verità sul regno da subito per prepararla alla battaglia.
Tutti sapevano che la sua vita e quella dei suoi sudditi dipendeva dalle conoscenze che lei poteva avere della politica del regno, ma i suoi tutori Bart e Carlin preferiscono tener fede ad un assurdo giuramento alla regina Elyssa piuttosto che prepararla mentalmente. Decisamente una scelta strana e poco condivisibile. Non vi nascondo infatti che ho fatto fatica a superare lo scoglio dei primi capitoli perché davanti a me si profilava un'avventura più insensata che eroica.
L'autrice in questo modo forse voleva far in modo che il lettore imparasse insieme a Kelsea tutte le nozioni piano piano, ma ho trovato questa cosa un po' forzata.
Altro punto strano nella trama: l'elemento fantasy poco presente. Direi che è più un romanzo di avventura con un paio di trucchetti magici. Il primo trucchetto è rappresentato dai gioielli di Kelsea, due cristalli azzurri che irradiano luce e attaccano in caso di bisogno. Non c'è spiegazione su questi gioielli, su come sono stati incantati, chi li ha dati alla regina Elyssa... boh, sono semplicemente apparsi. Il secondo trucchetto lo usa la Regina Rossa verso la fine del libro, quindi non vi dirò di che si tratta, ma a me è parso un elemento di semplice magia nera. In ogni caso non c'è la magia nel continente del Tearling quindi non comprendo perché ci siano due artefatti magici e la Regina Rossa ne conosca l'uso.
Ma passiamo oltre. L'ambientazione è davvero molto singolare. Ci troviamo infatti in un futuro, in cui però si vive come nel Medioevo (povertà, castelli, nobiltà etc etc.). Il Tearling ha una storia molto complicata in cui le popolazioni dell'Europa hanno cercato territori per poter reperire risorse e hanno quindi invaso quello che è chiamato Tearling, fondando una nuova civiltà con base Medievale.
Non ci sono tecnologie, come nell'ambientazione favolistica di Cinder per esempio, e la gente vive di lavoro dei campi principalmente. I nobili sfruttano il lavoro dei poveri e vivono una vita tra i lussi.
Spesso ci si dimentica che è un ambientazione futuristica e io stessa da subito ho sentito l'atmosfera antica più che futuristica e mi sono immaginata uno scenario di vecchi castelli e armature, non spade laser o simili. Anche questa è una scelta molto strana, perché ambientarlo in un futuro che in realtà è passato?
Dei personaggi non ho molto da dire. Kelsea è il personaggio che viene descritto maggiormente ed è una giovane donna che a tratti rivela i suoi tratti fanciulleschi con dei capricci, ma che sente comunque il peso della responsabilità di essere a capo di un governo. Purtroppo la sua educazione è stata parziale, come dicevo prima. In pratica Bart e Carlin le hanno insegnato principalmente lezioni morali su come deve comportarsi, oltre che una base di storia, geografia, letteratura etc.. quindi Kelsea in pratica sta iniziando il suo governo sulla base dei suoi sentimenti e di quello che ritiene giusto. Una precisazione, il suo nome all'inizio è solamente Kelsea Raleigh, il Glynn lo aggiunge solo più tardi in onore di una persona a lei cara.
I due personaggi che mi sono piaciuti moltissimo sono stati Mazza Chiodata e Fetch.
Mazza Chiodata è un soldato grande e grosso che fa parte della guardia della regina, anzi direi che ne è il membro più importante. Ha un temperamento focoso e appassionato e si dedica anima e corpo alla sicurezza della sua regina, pur mantenendo la riservatezza sul suo piano personale. Il soldato si rivela un ottimo stratega e consigliere di Kelsea e mi piace molto perché tratta la Regina con il dovuto rispetto, ma anche come se fosse un po' sua figlia. All'inizio pensavo che potesse nascere qualcosa fra questi due personaggi in termini amorosi, ma direi che il rapporto padre-figlia si addice di più a questa coppia.
Fetch invece è l'opposto di Mazza Chiodata. Un giovane ribelle, ricercato in tutto il regno per aver attentato più volte alla vita del re. Ha aspettato per molto tempo il ritorno di Kelsea nel Tearling e, dopo una valutazione di Fetch sulla ragazza, adesso lui e la sua banda di sovversivi la appoggiano nell'ombra. Fetch sembra il classico mascalzone di cui tutte le ragazze si innamorano, infatti anche Kelsea sembra non essere immune al suo fascino. Non fraintendetemi, non ci sono scene di struggimento amoroso, ma ogni tanto Kelsea dice di pensare a Fetch.
Una cosa assolutamente degna di nota è il layout di questo romanzo. La copertina è molto bella, molto cupa ma opulenta perché i colori scelti sono il nero e l'oro, ma quello che mi ha stupito maggiormente la prima volta che ho preso il romanzo in mano sono state le pagine. Se andiamo a guardare il taglio concavo (termine tecnico preso da santa Wikipedia, ovvero la parte opposta al dorso) si possono notare diverse imperfezioni delle pagine, alcune sporgono di più e altre di meno, mentre il taglio superiore e quello inferiore sono perfettamente lisci. L'effetto ottico e tattile del taglio concavo vuole essere lo stesso di un libro antico e mi è piaciuto.
Sfogliando poi le pagine del libro, ci si accorge che non sono bianche, ma beige: chiare al centro dove ci sono i caratteri e più scure verso l'esterno. Inoltre gli angoli delle pagine risultano leggermente piegati, proprio come se fosse stato letto più volte.
L'inizio di ogni inizio capitolo è segnato da un disegno in alto a destra che rappresenta un po' il contenuto di quel capitolo, il numero e il nome del capitolo e sotto un estratto di un qualche testo del Tearling; scelta molto interessante.
Se i disegni ad inizio capitolo mi sono piaciuti, le illustrazioni che ci sono saltuariamente nel libro non mi hanno entusiasmato. Ho apprezzato che ci fossero, ma semplicemente non erano di mio gusto. Sono abituata a vedere disegni fumettistici, dai quelli molto elaborati a quelli semplici, ma questi proprio non mi sono piaciuti.
Ricapitolando: una storia ancora da scoprire molto più sul genere romanzo storico che fantasy e futuristico ma con delle buone basi. Troppe descrizioni, ma con dei personaggi secondari che potrebbero piacermi molto se sviluppati a dovere. Layout molto curato e bello ma ambientazione ambigua. Per il momento il mio voto è 3 tazze e mezzo ma attendo di avere tra le mani anche il secondo capitolo della saga per poter giudicare meglio.
-fine recensione-
Titolo: The Queen of the Tearling
Titolo originale: The Queen of the Tearling
Serie: The Queen of the Tearling #1
Autrice: Erika Johansen
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice: Multiplayer edizioni
Genere: YA, distopico, "fantasy"
Trama dalla copertina del libro:
Il giorno del suo diciannovesimo compleanno, la principessa Kelsea Raleigh Glynn, cresciuta in esilio, intraprende un pericoloso viaggio verso il castello in cui è nata, per riprendersi il trono che le spetta di diritto. Determinata e coraggiosa, Kelsea adora leggere e non somiglia affatto a sua madre, la fatua e frivola regina Elyssa.
Protetta dal gioiello del Tearling - uno zaffiro blu dagli straordinari poteri magici - e difesa dalla Guardia della Regina - un gruppo scelto di cavalieri guidato dall’enigmatico e fedele Lazarus - Kelsea ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per sopravvivere alle cospirazioni dei nemici, che proveranno a impedire la sua incoronazione con agguati, tradimenti e incantesimi di sangue.
Una volta diventata regina, e nonostante il nobile lignaggio, Kelsea si dimostra troppo giovane per un popolo e un regno dei quali sa ben poco, oltre che per gli orrori inimmaginabili che infestano la capitale. Kelsea deve scoprire di quale tra i suoi servitori fidarsi, perché rabbia e desiderio di vendetta si annidano fra i nobili di corte e perfino fra le sue stesse guardie del corpo. La sua missione per salvare il regno e compiere il suo destino è appena cominciata: Kelsea sarà chiamata ad affrontare un viaggio alla scoperta di se stessa e una prova del fuoco che la farà diventare una leggenda… se solo riuscirà a sopravvivere!
Giudizio 3,5 su 5:
"Chiamatelo pure The Hunger Games of Thrones. Il primo romanzo di Erika Johansen è un insieme di generi: il fantasy medievale incontra il futuro distopico"... O almeno così recita il retro della copertina. Posso dire di non aver trovato molto nè di Hunger Games nè del Trono di spade...
Su The Queen of the Tearling ci sono molte recensioni contrastanti. Non è un libro facile da digerire, ma a me non è affatto dispiaciuto.
La scrittura è forse uno dei punti carenti di questo romanzo in quanto i capitoli sono lunghissimi, scritti oltretutto con un carattere piccolo e con troppe descrizioni. Il romanzo quindi risulta molto molto pesante ma scritto comunque molto bene.
La nostra storia comincia con il racconto del diciannovesimo compleanno di Kelsea, una giovane ragazza che è stata nascosta da due "tutori", ex servitori della sua defunta madre la regina Elyssa, che l'hanno istruita ad essere una regina. Kelsea ha dovuto nascondersi da suo zio, l'attuale reggente, per non essere uccisa da lui. Nel momento in cui la ragazza compie diciannove anni, ella acquisisce il diritto di salire al trono ed una scorta di guardie personali della defunta regina Elyssa si reca nel suo nascondiglio per riportarla a Nuova Londra nel suo castello.
Purtroppo durante il cammino capisce che i suoi tutori e le guardie che hanno prestato giuramento a sua madre, le stanno tenendo nascoste molte cose sulle politiche del Tearling e soprattutto in merito ad un trattato di pace con la Regina Rossa del confinante regno del Mortmesne.
Kelsea non aveva mai conosciuto sua madre e con gli anni si era creata una bella immagine fittizia di lei, immagine che viene distrutta non appena si rende conto che la regina era una debole che ha ceduto ad un trattato inumano per portare salvezza nel Tearling: una spedizione mensile di 250 abitanti del Tearling (uomini, donne e bambini) per il Mortmesne.
La piccola Kelsea ha un animo rivoluzionario e si conquista subito il favore del popolo, ma molti nobili, suo zio e la Regina Rossa cercheranno solo di eliminarla...
La trama non è male ma ci sono delle cose che non mi sono piaciute oltre alla pesantezza del racconto. Si tratta di parti di trama leggermente assurde, come il fatto di non poter svelare a Kelsea la verità sul regno da subito per prepararla alla battaglia.
Tutti sapevano che la sua vita e quella dei suoi sudditi dipendeva dalle conoscenze che lei poteva avere della politica del regno, ma i suoi tutori Bart e Carlin preferiscono tener fede ad un assurdo giuramento alla regina Elyssa piuttosto che prepararla mentalmente. Decisamente una scelta strana e poco condivisibile. Non vi nascondo infatti che ho fatto fatica a superare lo scoglio dei primi capitoli perché davanti a me si profilava un'avventura più insensata che eroica.
L'autrice in questo modo forse voleva far in modo che il lettore imparasse insieme a Kelsea tutte le nozioni piano piano, ma ho trovato questa cosa un po' forzata.
Altro punto strano nella trama: l'elemento fantasy poco presente. Direi che è più un romanzo di avventura con un paio di trucchetti magici. Il primo trucchetto è rappresentato dai gioielli di Kelsea, due cristalli azzurri che irradiano luce e attaccano in caso di bisogno. Non c'è spiegazione su questi gioielli, su come sono stati incantati, chi li ha dati alla regina Elyssa... boh, sono semplicemente apparsi. Il secondo trucchetto lo usa la Regina Rossa verso la fine del libro, quindi non vi dirò di che si tratta, ma a me è parso un elemento di semplice magia nera. In ogni caso non c'è la magia nel continente del Tearling quindi non comprendo perché ci siano due artefatti magici e la Regina Rossa ne conosca l'uso.
Ma passiamo oltre. L'ambientazione è davvero molto singolare. Ci troviamo infatti in un futuro, in cui però si vive come nel Medioevo (povertà, castelli, nobiltà etc etc.). Il Tearling ha una storia molto complicata in cui le popolazioni dell'Europa hanno cercato territori per poter reperire risorse e hanno quindi invaso quello che è chiamato Tearling, fondando una nuova civiltà con base Medievale.
Non ci sono tecnologie, come nell'ambientazione favolistica di Cinder per esempio, e la gente vive di lavoro dei campi principalmente. I nobili sfruttano il lavoro dei poveri e vivono una vita tra i lussi.
Spesso ci si dimentica che è un ambientazione futuristica e io stessa da subito ho sentito l'atmosfera antica più che futuristica e mi sono immaginata uno scenario di vecchi castelli e armature, non spade laser o simili. Anche questa è una scelta molto strana, perché ambientarlo in un futuro che in realtà è passato?
Dei personaggi non ho molto da dire. Kelsea è il personaggio che viene descritto maggiormente ed è una giovane donna che a tratti rivela i suoi tratti fanciulleschi con dei capricci, ma che sente comunque il peso della responsabilità di essere a capo di un governo. Purtroppo la sua educazione è stata parziale, come dicevo prima. In pratica Bart e Carlin le hanno insegnato principalmente lezioni morali su come deve comportarsi, oltre che una base di storia, geografia, letteratura etc.. quindi Kelsea in pratica sta iniziando il suo governo sulla base dei suoi sentimenti e di quello che ritiene giusto. Una precisazione, il suo nome all'inizio è solamente Kelsea Raleigh, il Glynn lo aggiunge solo più tardi in onore di una persona a lei cara.
I due personaggi che mi sono piaciuti moltissimo sono stati Mazza Chiodata e Fetch.
Mazza Chiodata è un soldato grande e grosso che fa parte della guardia della regina, anzi direi che ne è il membro più importante. Ha un temperamento focoso e appassionato e si dedica anima e corpo alla sicurezza della sua regina, pur mantenendo la riservatezza sul suo piano personale. Il soldato si rivela un ottimo stratega e consigliere di Kelsea e mi piace molto perché tratta la Regina con il dovuto rispetto, ma anche come se fosse un po' sua figlia. All'inizio pensavo che potesse nascere qualcosa fra questi due personaggi in termini amorosi, ma direi che il rapporto padre-figlia si addice di più a questa coppia.
Fetch invece è l'opposto di Mazza Chiodata. Un giovane ribelle, ricercato in tutto il regno per aver attentato più volte alla vita del re. Ha aspettato per molto tempo il ritorno di Kelsea nel Tearling e, dopo una valutazione di Fetch sulla ragazza, adesso lui e la sua banda di sovversivi la appoggiano nell'ombra. Fetch sembra il classico mascalzone di cui tutte le ragazze si innamorano, infatti anche Kelsea sembra non essere immune al suo fascino. Non fraintendetemi, non ci sono scene di struggimento amoroso, ma ogni tanto Kelsea dice di pensare a Fetch.
Una cosa assolutamente degna di nota è il layout di questo romanzo. La copertina è molto bella, molto cupa ma opulenta perché i colori scelti sono il nero e l'oro, ma quello che mi ha stupito maggiormente la prima volta che ho preso il romanzo in mano sono state le pagine. Se andiamo a guardare il taglio concavo (termine tecnico preso da santa Wikipedia, ovvero la parte opposta al dorso) si possono notare diverse imperfezioni delle pagine, alcune sporgono di più e altre di meno, mentre il taglio superiore e quello inferiore sono perfettamente lisci. L'effetto ottico e tattile del taglio concavo vuole essere lo stesso di un libro antico e mi è piaciuto.
Sfogliando poi le pagine del libro, ci si accorge che non sono bianche, ma beige: chiare al centro dove ci sono i caratteri e più scure verso l'esterno. Inoltre gli angoli delle pagine risultano leggermente piegati, proprio come se fosse stato letto più volte.
L'inizio di ogni inizio capitolo è segnato da un disegno in alto a destra che rappresenta un po' il contenuto di quel capitolo, il numero e il nome del capitolo e sotto un estratto di un qualche testo del Tearling; scelta molto interessante.
Se i disegni ad inizio capitolo mi sono piaciuti, le illustrazioni che ci sono saltuariamente nel libro non mi hanno entusiasmato. Ho apprezzato che ci fossero, ma semplicemente non erano di mio gusto. Sono abituata a vedere disegni fumettistici, dai quelli molto elaborati a quelli semplici, ma questi proprio non mi sono piaciuti.
Ricapitolando: una storia ancora da scoprire molto più sul genere romanzo storico che fantasy e futuristico ma con delle buone basi. Troppe descrizioni, ma con dei personaggi secondari che potrebbero piacermi molto se sviluppati a dovere. Layout molto curato e bello ma ambientazione ambigua. Per il momento il mio voto è 3 tazze e mezzo ma attendo di avere tra le mani anche il secondo capitolo della saga per poter giudicare meglio.
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