Eccoci :3 finalmente alle porte del Natale ho letto qualcosa in pieno tema classico: Canto (o cantico) di Natale.
Presentato in tutte le salse in mille versioni diverse, ho deciso di leggere questo racconto per vedere più che altro quali elementi siano effettivamente presi dal libro e quali invece sono ad interpretazione dei vari registi. La fine del mio Christmas approved, che è stato molto breve (ma che potrei riproporre l'anno prossimo :3) si conclude col più classico dei classici natalizi.
Titolo: Canto di Natale
Titolo originale: A Christmas Carol
Autore: Charles Dickens
Anno di pubblicazione: 1843
Trama (da Amazon):
Nella gelida notte della vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio, morto alcuni anni prima la vigilia di Natale. Ma è solo l’inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?
Commento:
Non posso dare un giudizio vero e proprio in quanto ho un certo astio verso questo libro derivante dai miei ricordi scolastici. La mia professoressa di inglese scelse proprio Canto di Natale da leggere durante le vacanze natalizie (una versione scolastica e ridotta... ma neanche tanto). Le interrogazioni e verifiche scatenate nel periodo successivo a questa lettura, hanno lasciato un segno indelebile sulla mia anima di lettrice e studentessa, dico solo questo.
Quest'anno ho deciso di prenderlo in prestito dalla mia biblioteca di fiducia e proprio ora alle porte del Natale ho deciso di leggerlo, come l'anno scorso avevo preso in prestito "Il Grinch" per stare in tema.
Tutti conoscono la storia del taccagno e anti-natalizio Ebeneezer Scrooge. Un uomo d'affari che arraffa tutto ciò che può e che considera il Natale una sciocchezza. Una sera, il 24 dicembre, riceve la visita di un fantasma. Egli in vita era Jacob Marley, socio in affari di Scrooge costretto a viaggiare con pesanti catene e casseforti. Una catena costruita con la sua avarizia e insensibilità verso il prossimo. Scrooge quella sera riceverà altri tre fantasmi che scaveranno nel suo passato, presente e futuro e che redimeranno il vecchio arcigno e taccagno trasformandolo in un essere umano migliore.
La morale che insegna questa storia è molto bella, ovvero che aiutando il prossimo si può ricevere gentilezza ed affetto e vivere così più felici. La cosa che mi stupisce di questo racconto è che Dickens non lo a scritto esattamente per la morale, ma ha creato semplicemente un racconto natalizio per poter vendere e supportare economicamente la sua famiglia (sì, leggo anche l'introduzione dei libri XD).
Eppure un' opera scritta per avere il supporto economico, quindi anche invitante e creata apposta per la vendita di massa, è riuscita ad essere famosa proprio per l'enfasi dei sentimenti umani che vincono sopra al potere del mero denaro.
Leggere quest'opera dopo essere stata bombardata di varie versioni, è stato un po' noioso anche perché non ci sono molte differenze tra libro e i vari film/cartoni animati. Il racconto si conclude in centinaio di pagine, introduzione all'opera e all'autore inclusa, ed è quindi stato trasposto nella sua interezza in varie opere cinematografiche. Mi voglio soffermare in particolare su tre meravigliose versioni:
Canto di Natale di Topolino
Dura una ventina di minuti ed è la giusta introduzione alla storia per i bambini con tutti i personaggi Disney. Unica pecca del cartone animato che dura una ventina di miniti è che alcune parti della storia vengono tagliate e altre modificate di molto. Ovviamente la parte del vecchio Scrooge è affidata a Paperon de Paperoni XD.
In questo cartone animato, ciò che mi ha sempre colpito è stato il racconto del piccolo Tim. Mi piange il cuore ogni volta quando Topolino (che interpreta Bob, il sottopagato dipendente di Scrooge) rientra in casa per Natale e la famiglia ha veramente poco con cui nutrirsi. Eppure per quella povera famiglia, il piccolo uccellino servito sembra un pasto molto lauto e il piccolo Tim che ne una una coscia, cerca di darla a suo padre quando vede che lui non ne ha preso. Così tenero eppure così doloroso.
Festa in Casa Muppet
Questo film ha l'impronta comica dei Muppets. Si tratta di un racconto diverso in quanto la storia viene narrata da Gonzo (che interpreta lo scrittore Charles Dickens) e Rizzo il ratto. Abbiamo questi due personaggi che si rivolgono direttamente allo spettatore e narrano la storia di Scrooge includendo quindi nel film anche delle parti puramente descrittive. Per esempio nel libro Scrooge viene descritto così: "Era un vecchio e avido peccatore che spremeva, torceva, stringeva, graffiava e afferrava. Duro e affilato come una selce."
Queste parole sono state più o meno riportate da Gonzo nel film, ed è una caratteristica particolare avere anche queste parti descrittive, che aggiungono particolari direttamente dal libro. L'unico film ad avere la voce narrante di Charles Dickens.
In più ci sono come ho già detto molte scene comiche, soprattutto tra Gonzo e Rizzo, e anche delle belle canzoni durante tutto il film.
A Christmas Carol
Il film del 2009 con Jim Carey è il più fedele in assoluto al libro dei tre che ho nominato. Una persona che ha visto questo film ha in pratica già vissuto tutta la storia di Ebeneezer, come se avesse letto il libro. Ci sono solo due cose che non coincidono perfettamente con la narrazione del libro. Una si trova nel racconto del Natale Presente. Nel film si vede lo spirito che rende invisibile il pavimento della stanza dove si trovano lui e Scrooge e gli mostra la città dall'alto e tutto ciò nel libro non c'è. In ogni caso è una sottigliezza.
La seconda cosa che non coincide è nella parte del fantasma del Natale Futuro. Nel film il fantasma insegue Scrooge con una carrozza, poi l'uomo si rimpicciolisce ed in qualche modo riesce a sfuggire al fantasma, anche se non per molto. Un'altra imprecisione in questa storia è che la signora Dilber non era la sola che era andata a vedere le cose di Scrooge.
La scena di inseguimento dura parecchio e non c'è nel libro. Non so se è stata fatta per far durare di più la storia o per incutere più terrore dell'ultimo fantasma.
Queste sono le mie impressioni su Canto di Natale e le sue trasposizioni cinematografiche. Siamo alla vigilia e vi saluto augurando a tutti buone feste e mettendo anche a questo post il Christmas approved!
Nella gelida notte della vigilia di Natale il vecchio Scrooge, che ha passato tutta la sua vita ad accumulare denaro, riceve la visita terrificante del fantasma del suo socio, morto alcuni anni prima la vigilia di Natale. Ma è solo l’inizio: ben presto appariranno altri tre spiriti, per trasportarlo in un vorticoso viaggio attraverso il Natale passato, presente e futuro. Un viaggio che metterà Scrooge di fronte a quello che è realmente diventato: un vecchio tirchio, insensibile e odiato da tutti, che ama solo la compagnia della sua cassaforte. Riuscirà la magia del Natale a operare un miracolo sul suo cuore inaridito?
Commento:
Non posso dare un giudizio vero e proprio in quanto ho un certo astio verso questo libro derivante dai miei ricordi scolastici. La mia professoressa di inglese scelse proprio Canto di Natale da leggere durante le vacanze natalizie (una versione scolastica e ridotta... ma neanche tanto). Le interrogazioni e verifiche scatenate nel periodo successivo a questa lettura, hanno lasciato un segno indelebile sulla mia anima di lettrice e studentessa, dico solo questo.
Quest'anno ho deciso di prenderlo in prestito dalla mia biblioteca di fiducia e proprio ora alle porte del Natale ho deciso di leggerlo, come l'anno scorso avevo preso in prestito "Il Grinch" per stare in tema.
Tutti conoscono la storia del taccagno e anti-natalizio Ebeneezer Scrooge. Un uomo d'affari che arraffa tutto ciò che può e che considera il Natale una sciocchezza. Una sera, il 24 dicembre, riceve la visita di un fantasma. Egli in vita era Jacob Marley, socio in affari di Scrooge costretto a viaggiare con pesanti catene e casseforti. Una catena costruita con la sua avarizia e insensibilità verso il prossimo. Scrooge quella sera riceverà altri tre fantasmi che scaveranno nel suo passato, presente e futuro e che redimeranno il vecchio arcigno e taccagno trasformandolo in un essere umano migliore.
La morale che insegna questa storia è molto bella, ovvero che aiutando il prossimo si può ricevere gentilezza ed affetto e vivere così più felici. La cosa che mi stupisce di questo racconto è che Dickens non lo a scritto esattamente per la morale, ma ha creato semplicemente un racconto natalizio per poter vendere e supportare economicamente la sua famiglia (sì, leggo anche l'introduzione dei libri XD).
Eppure un' opera scritta per avere il supporto economico, quindi anche invitante e creata apposta per la vendita di massa, è riuscita ad essere famosa proprio per l'enfasi dei sentimenti umani che vincono sopra al potere del mero denaro.
Leggere quest'opera dopo essere stata bombardata di varie versioni, è stato un po' noioso anche perché non ci sono molte differenze tra libro e i vari film/cartoni animati. Il racconto si conclude in centinaio di pagine, introduzione all'opera e all'autore inclusa, ed è quindi stato trasposto nella sua interezza in varie opere cinematografiche. Mi voglio soffermare in particolare su tre meravigliose versioni:
Canto di Natale di Topolino
Dura una ventina di minuti ed è la giusta introduzione alla storia per i bambini con tutti i personaggi Disney. Unica pecca del cartone animato che dura una ventina di miniti è che alcune parti della storia vengono tagliate e altre modificate di molto. Ovviamente la parte del vecchio Scrooge è affidata a Paperon de Paperoni XD.
In questo cartone animato, ciò che mi ha sempre colpito è stato il racconto del piccolo Tim. Mi piange il cuore ogni volta quando Topolino (che interpreta Bob, il sottopagato dipendente di Scrooge) rientra in casa per Natale e la famiglia ha veramente poco con cui nutrirsi. Eppure per quella povera famiglia, il piccolo uccellino servito sembra un pasto molto lauto e il piccolo Tim che ne una una coscia, cerca di darla a suo padre quando vede che lui non ne ha preso. Così tenero eppure così doloroso.
Festa in Casa Muppet
Questo film ha l'impronta comica dei Muppets. Si tratta di un racconto diverso in quanto la storia viene narrata da Gonzo (che interpreta lo scrittore Charles Dickens) e Rizzo il ratto. Abbiamo questi due personaggi che si rivolgono direttamente allo spettatore e narrano la storia di Scrooge includendo quindi nel film anche delle parti puramente descrittive. Per esempio nel libro Scrooge viene descritto così: "Era un vecchio e avido peccatore che spremeva, torceva, stringeva, graffiava e afferrava. Duro e affilato come una selce."
Queste parole sono state più o meno riportate da Gonzo nel film, ed è una caratteristica particolare avere anche queste parti descrittive, che aggiungono particolari direttamente dal libro. L'unico film ad avere la voce narrante di Charles Dickens.
In più ci sono come ho già detto molte scene comiche, soprattutto tra Gonzo e Rizzo, e anche delle belle canzoni durante tutto il film.
A Christmas Carol
Il film del 2009 con Jim Carey è il più fedele in assoluto al libro dei tre che ho nominato. Una persona che ha visto questo film ha in pratica già vissuto tutta la storia di Ebeneezer, come se avesse letto il libro. Ci sono solo due cose che non coincidono perfettamente con la narrazione del libro. Una si trova nel racconto del Natale Presente. Nel film si vede lo spirito che rende invisibile il pavimento della stanza dove si trovano lui e Scrooge e gli mostra la città dall'alto e tutto ciò nel libro non c'è. In ogni caso è una sottigliezza.
La seconda cosa che non coincide è nella parte del fantasma del Natale Futuro. Nel film il fantasma insegue Scrooge con una carrozza, poi l'uomo si rimpicciolisce ed in qualche modo riesce a sfuggire al fantasma, anche se non per molto. Un'altra imprecisione in questa storia è che la signora Dilber non era la sola che era andata a vedere le cose di Scrooge.
La scena di inseguimento dura parecchio e non c'è nel libro. Non so se è stata fatta per far durare di più la storia o per incutere più terrore dell'ultimo fantasma.
Queste sono le mie impressioni su Canto di Natale e le sue trasposizioni cinematografiche. Siamo alla vigilia e vi saluto augurando a tutti buone feste e mettendo anche a questo post il Christmas approved!
Nioso? XP Non dirmelo! Io ce l'ho sul comodino che mi attende XD Però capisco cosa vuoi dire ^^
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