luglio 26, 2014

Sì, Oscuro Signore!

Eccomi di nuovo! Questa volta, dato che devo ancora iniziare a leggere uno dei libri che ho sul comodino, vi propongo la recensione di un gioco: Sì, Oscuro Signore! (o Sos!).
Come sono venuta a conoscenza di questo gioco è una storia piuttosto lunga da raccontare, quindi passo direttamente a dirvi che dopo mesi e mesi di stress, finalmente sono riuscita a giocarci. Trattasi di un gioco dai natali italiani, vincitore del premio come miglior gioco di carte al Lucca Comics & Games del 2005. (4-16 giocatori)

Che tipo di gioco è?

Sei di ritorno alla tenebrosa Torre dell'Oscura Stregoneria, dopo un'altra missione andata male. Sua Eccelleza, il Lord delle Terre Perdute non ne sarà certo compiaciuto! Presto sarai dinnanzi al Suo cospetto, e Lui ti interrogherà su questo ennesimo fallimento. Che fare per conservare integra la pellaccia? Magari potresti raccontagli che la colpa non è tua, ma di quegli imbecilli dei tuoi compari? Ma sì, certo! Ecco la soluzione! C'è un solo piccolo problema: la stessa idea sarà venuta in mente anche a loro...(Trama del gioco presa dal retro della confezione)


Come si gioca?

Uno dei giocatori impersonerà l'Oscuro Signore, mentre tutti gli altri saranno i servitori. Dalla trama, si può intuire che è sostanzialmente un gioco dove bisogna inventare delle frottole credibili per discolparsi e scaricare la "patata bollente" agli altri giocatori.
Ogni giocatore avrà in mano 6 carte: 3 carte spunto da usare per raccontare le menzone e 3 carte azione per scaricare la colpa sugli altri giocatori o interrompere le loro storie per mettere gli avversari ancora più nei guai.
L'Oscuro Signore decide le sorti di tutta la partita. Se una frottola non è credibile o il servitore manca di rispetto a Sua Eccellenza, riceverà un'occhiataccia. Alla terza occhiataccia Rigor Mortis darà un'ultima possibilità di salvezza al giocatore con tre occhiatacce ed ascolterà le sue ultime suppliche. Verrà poi girata una carta azione dal mazzo e se sul bordo c'è il disegno di un teschio, il giocatore viene eliminato mettendo fine al gioco.
Queste sono le linee giuda generali, ma il giocatore che impersona l'Oscuro Signore ha veramente molta libertà nell'interpretazione di queste regole e nel comando del gioco.

Commento:

Ci ho giocato per ben due volte, in cui la prima volta impersonavo Rigor Mortis e la seconda ero un servitore. Ho giocato quindi da tutte e due le parti e devo dire che mi sono divertita tantissimo nell'essere il master supremo del gioco. La parte più bella è appunto la fantasia che devono avere i giocatori per poter inventare queste balle colossali. Non sempre le carte spunto sono facili da giocare, ma sta alla persona riuscire ad essere convincente... e anche il lecchinaggio da parte dei servitori aiuta molto nel rendere un Oscuro Signore più benevolente.
Il gioco è molto divertente a seconda delle persone che lo interpretano e bisogna avere una certa dote nella recitazione per poter tirare fuori il meglio da Sì, Oscuro Signore!
Da provare assolutamente nelle serate tra amici con tantissimi giocatori ^w^.

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