novembre 17, 2019

Switched, il segreto del regno perduto - Amanda Hocking

Buona domenica! In questa settimana molto piovosa, ho letto rispettando la tabella di marcia: Switched - il segreto del regno perduto. Avevo comprato questa serie un bel po' di tempo fa su libraccio perché c'era un'offerta strepitosa ed ho quindi approfittato per prendere tutta la trilogia. Solo ora però mi sono decisa ad iniziarla, complice forse la copertina dai colori molto autunnali.

Titolo: Switched - il segreto del regno perduto
Titolo originale: Switched
Saga: Trylle #1
Autore: Amanda Hocking
Casa editrice: Fazi editore
Anno di pubblicazione: 2012
Genere: urban fantasy

Trama:

Wendy Everly ha diciassette anni, capelli sempre arruffati e un carattere insolitamente difficile. Vive con il fratello e la zia in una piccola, noiosa cittadina di provincia. La madre è ricoverata in una clinica psichiatrica, da quando ha tentato di uccidere la figlia il giorno del suo sesto compleanno. È stato allora che Wendy le ha sentito pronunciare per la prima volta un'accusa terribile: di avere in qualche modo preso, alla nascita, il posto del suo vero figlio. 
Adesso le giornate di Wendy trascorrono pigre, tra un liceo dove non s'impara nulla di davvero eccitante e una vita sociale e familiare prevedibile e monotona, quando va bene. Condizionare le azioni altrui con la forza del pensiero potrebbe essere un modo per scacciare la noia, ed è proprio quel che le capita e che non sa spiegare. Uno strano potere che viene da lontano ma di cui lei non può ricordare l'origine. A offrirle una conturbante risposta sarà Finn, un affascinante ragazzo da poco in città che si manifesta una notte alla finestra della sua stanza. È infatti lui che le rivelerà la sua vera identità di changeling e le dischiuderà le porte di un mondo attraente e sconosciuto, duro e sconvolgente, dove la magia è di casa. Un mondo percorso da insidie cui Wendy scopre dolorosamente di appartenere, e dove le è riservato un destino più grande di quanto lei possa immaginare.

Giudizio 2 su 5:

Questo primo libro della trilogia non mi è piaciuto molto.

La storia in sè ha del potenziale e parte in modo molto singolare ma appassionante. Wendy, la protagonista della nostra storia, ha vissuto una vita molto dura. La madre ha infatti tentato di ucciderla all'età di cinque anni in quanto era convinta che lei non fosse la sua vera figlia ed è finita quindi in un istituto psichiatrico. Il padre è morto poco dopo e lei è rimasta sola insieme al fratello Matt e la zia. A causa del suo carattere ha cambiato molte scuole finché all'ennesimo nuovo istituto conosce Finn. Finn è una specie di stalker che la fissa sempre, ma Wendy lo vede come un ragazzo eccentrico ma carino. Dopo il ballo della scuola, Finn la va a trovare e le rivela che ella non è un'umana bensì una changeling della tribù dei Trylle, ovvero un troll. E non un troll qualunque, ma la futura principessa del regno. Dato che la ragazza ha già iniziato a sviluppare i suoi poteri, Finn è venuto apposta a cercarla per riportarla alla sua vera casa.

Anche se le premesse erano molto buone, lo sviluppo non è altrettanto interessante.
La protagonista è difficile da digerire già nelle prime pagine del libro, fin da quando è piccola. Presuntuosa, arrogante e capricciosa, risulta un personaggio molto antipatico.
Dal momento in cui Finn le rivela che è una changeling Trylle, le cose peggiorano. Per chi non lo sapesse, la leggenda dei changeling è quella che degli esseri fatati, sostituiscano dei bambini umani con la loro progenie per richiamarli nel loro regno una volta adulti. Ci sono molti libri fantasy che trattano di questa leggenda, ma questo è il primo che leggo che ha a che fare non con fate ma con i troll.
Wendy quindi è una bimba Trylle scambiata alla nascita ed ora è tempo che ritorni nel suo regno. Per una serie di eventi, ella accetta di unirsi a Finn nel ritorno verso casa e da quel momento inizia la parte peggiore del libro. Wendy si dimentica improvvisamente del suo amato fratello Matt, incontra la sua fredda madre biologica e inizia a seguire lezioni di come integrarsi nella società Trylle nel suo ruolo di principessa. Peccato che queste lezioni vengano solamente accennate in favore dei continui pensieri di Wendy per Finn, il che non dà nessun apporto al background del libro. Inoltre il fatto di essersi abituata in quattro e quattr'otto all'assenza del fratello che fino a poche pagine prima era tutto il suo mondo, è stato veramente un cambiamento troppo repentino e non credibile.
I personaggi secondari sono inesistenti, come pure la tanto ricercata love-story. La parte romantica del racconto si svolge esattamente così: serie di film mentali da parte di lei e poi improvvisamente si scopre che anche lui prova qualcosa nei suoi confronti, così senza un minimo di sviluppo sentimentale.

Ho trovato in generale tutto il libro molto superficiale e in alcuni punti forzato, soprattutto per la parte romantica della storia.
Ma vi sono anche degli elementi positivi che potrebbero far sperare in qualcosa di meglio nel secondo romanzo. Ci sono dei nemici del regno Trylle, i Vittra (non si sa ancora perché siano nemici in quanto come ho detto poco fa il background storico è veramente nullo). Sembra inoltre che possano esservi anche delle macchinazioni politiche e volendo proprio andare in profondità potrebbe esserci anche come tema la conservazione della specie dei troll. Essi infatti fanno lo scambio con bimbi umani di famiglie facoltose, in modo che una volta ritornati nella loro tribù, essi portino con loro il cospicuo patrimonio di famiglia. Un metodo decisamente molto doloroso per le famiglie umane che perdono non uno, ma ben due bambini, ma è l'unico modo che attualmente i Trylle concepiscono per sopravvivere.

In sostanza, ci sarebbe qualcosa di buono nel libro, ma vi sono anche molti grossi difetti che mi hanno fatto storcere il naso. Mi riservo di dare un giudizio più completo al prossimo volume della saga.


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