aprile 07, 2019

La corte di rose e spine - Sarah J. Maas

Spronata dalle recensioni super-positive di questa saga, non ho potuto fare a meno di comprare questa uscita il mese scorso e finalmente ho un po' di tempo per darvi anche la mia opinione in merito.

Titolo: La corte di Rose e Spine
Titolo originale: A Court of Thorns and Roses
Serie: A Court of Thorns and Roses #1
Autrice: Sarah J. Maas
Anno di pubblicazione: marzo 2019
Casa editrice: Mondadori
Genere: fantasy
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Trama:

"Un paio di occhi dorati brillavano nella boscaglia accanto a me. La foresta era silenziosa. Il vento non soffiava più. Persino la neve aveva smesso di scendere. Quel lupo era enorme. Il petto mi si strinse fino a farmi male. E in quell'istante mi resi conto che la mia vita dipendeva da una sola domanda: era solo? Afferrai l'arco e tirai indietro la corda. Non potevo permettermi di mancarlo. Non quando avevo una sola freccia con me."
Una volta tornata al suo villaggio dopo aver ucciso quel lupo spaventoso, però, la diciannovenne Feyre riceve la visita di una creatura bestiale che irrompe a casa sua per chiederle conto di ciò che ha appena fatto. L'animale che ha ucciso, infatti, non era un lupo comune ma un Fae e secondo la legge "ogni attacco ingiustificato da parte di un umano a un essere fatato può essere ripagato solo con una vita umana in cambio. Una vita per una vita". Ma non è la morte il destino di Feyre, bensì l'allontanamento dalla sua famiglia, dal suo villaggio, dal mondo degli umani, per finire nel Regno di Prythian, una terra magica e ingannevole di cui fino a quel momento aveva solamente sentito raccontare nelle leggende. Qui Feyre sarà libera di muoversi ma non di tornare a casa, e vivrà nel castello del suo rapitore, Tamlin, che, come ben presto scoprirà la ragazza, non è un animale mostruoso ma un essere immortale, costretto a nascondere il proprio volto dietro a una maschera. Una creatura nei confronti della quale, dopo la fredda ostilità iniziale, e nonostante i rischi che questo comporta, Feyre inizierà a provare un interesse via via più forte che si trasformerà ben presto in una passione dirompente. Quando poi un'ombra antica si allungherà minacciosa sul regno fatato, la ragazza si troverà di fronte a un bivio drammatico. Se non dovesse trovare il modo di fermarla, sancirà la condanna di Tamlin e del suo mondo...

Giudizio 4 su 5:

Decisamente un ottimo libro ma non mi ha soddisfatta completamente.
Premetto che non ho letto assolutamente nulla in merito a questa saga, ma ho visto un sacco di fan-art e di fantastiche foto che lodavano ACOTAR e gli altri libri della serie, quindi le aspettative erano molto molto alte.

Lo stile di scrittura è semplice ma corredato dalla giusta dose di descrizioni. Il lettore infatti riesce a respirare l'aria e l'atmosfera che circonda Feyre, ma al tempo stesso le descrizioni sono dosate in modo da non annoiare.
La storia è molto coinvolgente e possiamo dividerla in due ritmi. Per le prime 300 pagine circa, il ritmo è abbastanza lento e dà il tempo al lettore di affezionarsi alla protagonista in modo che nelle fasi finali, ci sia un'empatia con Feyre. Nelle ultime pagine invece si ha una parte molto più veloce ed adrenalinica in cui si fatica a staccare gli occhi dal libro.

La storia di base è molto carina e l'ambientazione fatata si presta molto bene ad un mondo fatto di guerre ed intrighi.
Feyre ha vissuto la sua vita nel regno degli umani in cui le fate sono solo delle mere leggende. Il giorno in cui uccide per sbaglio un lupo, ella non sa che è un Fae e lo uccide per sfamare la sua famiglia. Un essere fatato di nome Tamlin viene infatti poco dopo, a reclamare la sua vita e la porta con sè nella corte di primavera dove la sfama e la tratta come un'importante ospite e piano piano fra i due sboccia un tenero sentimento. Ma la corte di primavera è solo una piccola oasi di pace. Su tutto il regno fatato incombe una terribile minaccia che presto potrebbe invadere anche i territori degli umani e spargere molto sangue innocente. Cosa potrà mai fare una debole umana contro una minaccia che ha indebolito tutti i regni fatati e piegati al proprio volere?
Devo ammetterlo, da un universo in cui appaiono gli esseri fatati, mi sarei aspettata qualche approfondimento storico e politico, tuttavia le informazioni ricevute di questi aspetti sono state sufficienti per un inizio di saga. Mi aspetto però molto più dai prossimi romanzi.

La parte sentimentale è sviluppata bene. All'inizio Feyre prova odio per i suoi "carcerieri" perché è convinta che ogni essere fatato sia, da come dicono le leggende, ingannatore e tentatore. Insomma, non ci si può proprio fidare di un essere fatato. Più tempo Feyre passa nella casa di Tamlin, più si convince che in fondo alcune fate non sono poi tanto male, fino ad arrivare all'innamoramento.
Dato che il libro viene narrato in prima persona dalla protagonista, riusciamo a conoscere ogni aspetto di lei. Quello che invece dovrebbe essere il co-protagonista, ovvero Tamlin aka re della corte di Primavera, riusciamo a conoscerlo solo in parte. La sua personalità molto distaccata lo mette un po' in secondo piano rispetto ad altre due figure maschili che fanno la loro comparsa in questo libro ovvero Rhysand e Lucien. Di solito sono palesemente di parte per i personaggi come Tamlin, ovvero dolci ma solitari. In questo libro ho provato invece un po' di confusione per chi parteggiare perché appunto la figura di Tamlin viene oscurata dalle altre due figure maschili molto decise, il che mi ha portato a non dare il massimo delle tazzine per questo libro.

La protagonista principale del romanzo è Feyre, una ragazza che si è dovuta accollare la responsabilità della sopravvivenza della sua famiglia. Dopo la morte di sua madre e il padre caduto in disgrazia, la famiglia della ragazza vive in povertà ed è lei che si avventura da sola in mezzo ai boschi in pieno inverno per procacciare del cibo. All'inizio del romanzo Feyre disprezza la sua famiglia in quanto il padre è caduto in depressione e non muove un dito per aiutare la famiglia e le due sorelle si comportano come due ragazzine viziate sperperando il denaro guadagnato da Feyre in sciocchezze. La ragazza cova quindi una grande rabbia, ma non manca di dare il massimo per la sua famiglia. Le difficoltà l'hanno resa dura, tenace e combattiva, ma al tempo stesso molto diffidente e chiusa. La corte di primavera riuscirà col passare delle pagine a portare nuova gioia nella ragazza e quando tutto questo rischia di esserle strappato, Feyre metterà in gioco tutta sè stessa.
Insomma, una protagonista femminile molto forte, ma che nasconde anche qualche lato più frivolo e incosciente in un paio di occasioni...
Dei protagonisti maschili mi astengo dal descriverveli nel dettaglio ma ce ne sono per tutti i gusti. Dolce, gentile e distaccato oppure scherzoso, dispettoso e tenero oppure ancora il classico bello e dannato. C'è solo l'imbarazzo della scelta per le fangirl.

Ultimo punto che prenderò in considerazione è il finale di questo primo romanzo. Mi ha letteralmente conquistata il modo adrenalinico e mai banale di chiudere il libro. Tutta una serie di tasselli visti durante il corso del libro, prendono forma nell'ultima ed intricata tela fino all'epilogo. Di queste ultime scene mi è piaciuto tutti tranne le ultimissime pagine. Mi è sembrato infatti che l'autrice abbia voluto mettere fretta alla conclusione del romanzo una volta finita la parte emozionante. Quindi anche per questa sensazione di chiusura affrettata del romanzo ho tolto un qualcosina al mio punteggio totale portandolo ad un ottimo 4 tazze su 5.


2 commenti:

  1. Io continuo ad essere estremamente indecisa sul se dargli o no una possibilità xD

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    1. Io ti direi di sì, la lettura a me personalmente è piaciuta. Ancora deve svilupparsi ma è molto coinvolgente.

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