febbraio 26, 2019

Il sognatore - Laini Taylor

Beh che dire. Tutti aspettavano l'uscita del secondo romanzo di questa saga.. mentre io ancora ero intenta a leggere il primo XD. Finalmente l'ho finito e come sempre vi darò la mia opinione in merito.


Titolo: Il sognatore
Titolo originale: Strange the dreamer
Serie: Strange the dreamer #1
Autrice: Jennifer Laini Taylor
Anno di pubblicazione: 2018
Casa editrice: Fazi Editore
Genere: fantasy
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Trama:

È il sogno a scegliere il sognatore, e non il contrario: Lazlo Strange ne è sicuro, ma è anche assolutamente.certo che il suo sogno sia destinato a non avverarsi mai. Orfano, allevato da monaci austeri che hanno cercato in tutti i modi di estirpare dalla sua mente il germe della fantasia, il piccolo Lazlo sembra destinato a un'esistenza anonima. Eppure il bambino rimane affascinato dai racconti confusi di un monaco anziano, racconti che parlano della città perduta di Pianto, caduta nell'oblio da duecento anni: ma quale evento inimmaginabile e terribile ha cancellato questo luogo mitico dalla memoria del mondo? I segreti della città leggendaria si trasformano per Lazlo in un'ossessione. Una volta diventato bibliotecario, il ragazzo alimenterà la sua sete di conoscenza con le storie contenute nei libri dimenticati della Grande Biblioteca, pur sapendo che il suo sogno più grande, ossia vedere la misteriosa Pianto con i propri occhi, rimarrà irrealizzato. Ma quando un eroe straniero, chiamato il Massacratore degli Dèi, e la sua delegazione di guerrieri si presentano alla biblioteca, per Strange il Sognatore si delinea l'opportunità di vivere un'avventura dalle premesse straordinarie.

Giudizio 3,5 su 5:

Ebbene sì, devo dire che per me la lettura è stata molto carina ma non emozionante come mi sarei aspettata.
Parto col dire che si tratta di un bel mattoncino di più di 500 pagine che ho divorato pian pianino, credo che tra una cosa e l'altra, priorità ad altre letture, mi sarà andato via quasi un mese, quindi non è stato così coinvolgente per me.

La storia parte molto bene in quanto conosciamo questa figura che è Lazlo. Bibliotecario dei monaci, ma affascinato dal mito della città di Pianto. Una città quasi mitologica il cui nome è andato perduto anni prima. Lazlo cerca di ricostruirne una storia tramite favole e leggende fino al giorno in cui i guerrieri di quella mitica città, fanno visita al monastero in cerca di persone di talento.
La città di Pianto ha infatti un bel problema da risolvere ed i suoi guerrieri più valorosi hanno setacciato il continente alla ricerca di scienziati, dinamitardi, inventori, architetti e scalatori per cercare una soluzione. Lazlo non può farsi scappare l'opportunità di vedere con i suoi occhi la città che per tanto tempo ha sognato e riesce a convincere il capo dei guerrieri a portarlo con lui anche se non ha talenti speciali...

La storia parte con dei buoni presupposti e molti misteri che hanno da subito catturato la mia attenzione. Il problema che ho riscontrato nella lettura è che per un bel pezzo sembra molto piatta per poi riprendersi solo sul finale. Molto belli quindi inizio e fine, ma parte centrale forse un po' troppo tirata per le lunghe.
In questo romanzo l'autrice si è soffermata molto su alcuni aspetti secondari che ai fini della storia non sono serviti molto se non a dare un'immagine del luogo dove si svolgono le vicende dei nostri protagonisti. Si tratta di un libro molto corpo e nonostante io abbia apprezzato molto il lavoro di background e di approfondimento, forse stavolta ci sono state molte e troppe informazioni o personaggi superflui.
Un esempio?
Durante il viaggio nel deserto per la città di Pianto, Lazlo fa amicizia con una specie di funambula, il cui unico scopo è cercare sfide di arrampicata. I due sembrano trovarsi bene durante il viaggio, ma non appena mettono piede nella città dei sogni del bibliotecario.. puff, la ragazza sparisce misteriosamente dalle pagine del libro.

A proposito dei personaggi, conosciamo quelli che sono le due voci narranti del romanzo ovvero Lazlo e Sarai.
Lazlo è un giovane molto curioso, appassionato della città di Pianto. Di lui possiamo dire che è intelligente, gentile e aperto a qualsiasi possibilità, anche all'impossibile. La sua mente geniale e la sua semplicità lo rendono un personaggio molto apprezzabile.
Sarai è invece la voce femminile del romanzo. Si tratta di una creatura che vive intrappolata sopra alla città di Pianto e che possiede un dono molto particolare. Di notte dalla sua bocca escono delle falene che le permettono di entrare nei sogni delle persone e di manipolarli indisturbata. Grazie al suo potere la ragazza entra nel sogno di Lazlo e si ritrova catapultata nell'immaginario del bibliotecario pieno di meraviglie. Accade inoltre un fatto molto strano: lui riesce a vederla, cosa che nessun altro è mai riuscito a fare. Sarai è una creatura molto dolce e che si preoccupa per gli altri. Dovrebbe provare odio nei confronti degli abitanti di Pianto, ma vive da così tanto tempo nei loro sogni, che ormai ha sviluppato una certa empatia con loro. Dolce e premurosa, anche lei rappresenta un bel personaggio.
Gli altri personaggi fanno più o meno da contorno alle vicende dei due protagonisti. Un paio sono davvero molto influenti sulla trama, come la piccola Minya che riesce a catturare le anime dei mortali, o il capo dei guerrieri Eril-Fane, che porta un grave onta sulla coscienza. Altri invece fanno la loro apparizione e dopo un po' spariscono oppure vengono lasciati ai margini delle scene.

La storia di Pianto è una delle cose che invece mi è piaciuta di più. L'autrice è riuscita a creare una storia piena di misteri, di cui molti ancora da svelare nel secondo romanzo, e molto crudele. Il libro non è una favola o un fantasy romantico. C'è anche la parte romantica, ma il libro punta molto sulla crudeltà delle azioni compiute dagli abitanti di Pianto e dai loro oppressori ed è un punto decisamente a favore del libro in quanto ho apprezzato il modo in cui questi piccoli misteri sono piano piano rivelati al lettore.

La parte romantica è invece quella che mi ha convinta di meno. Lazlo e Sarai si trovano tre volte in sogno, e in queste poche ore hanno sviluppato il classico insta-love. Anche la parte romantica, come pure tutto il resto del libro, ha un andamento abbastanza lento dal punto di vista descrittivo, ma allo stesso tempo la storia d'amore fra Lazlo e Sarai sembra molto affrettata dal punto di vista emotivo.
Mi sarei aspettata qualcosina in più sotto questo punto di vista.

Il finale mi è piaciuto molto in quanto è assolutamente sorprendente. Laini Taylor ha voluto regalare ai suoi lettori degli ultimi capitoli davvero pieni di azione, colpi di scena (alcuni prevedibili da molto tempo e altri assolutamente inaspettati) che fanno tenere il fiato sospeso fino all'ultima riga.

In conclusione per me "Il sognatore" è stata una lettura piacevole, che prometteva molto. In realtà la parte centrale del racconto mi è sembrata dilungata e mi ha rallentato nella lettura del romanzo.
I personaggi principali sono molto buoni, curiosi e generosi, ma sono compensati da un paio di personaggi secondari con l'animo nero e spietato. Background assolutamente ben fatto con particolare gradimento della parte relativa alla storia di Pianto, di cui però buona parte è ancora da scoprire nel secondo romanzo. Molto avvincente il finale.


2 commenti:

  1. Bhe, pensa che io non ho nemmeno comprato il primo ancora ahhahhah
    Non so se lo farò onestamente, perché per ora non ne sono così attratta da non potermelo perdere.
    Apprezzo molto la tua recensione. E' la prima che leggo che non parli soltanto dei pregi del libro!

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    1. Grazie mille! Sono contenta che ti sia piaciuta la mia recensione. Io non credo che acquisterò a breve "La musa degli Incubi", credo che aspetterò qualche occasione in usato o saldi vari dato che "Il sognatore" sì mi è piaciuto, ma non mi ha convinta del tutto.

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