maggio 05, 2018

The Program - Suzanne Young

Ho iniziato a leggere questo libro a fine febbraio, e l'ho voluto centellinare moltissimo, fino a finirlo qualche sera fa. Finalmente vi propongo la recensione di "The Program", un libro che ho preso l'hanno scorso grazie ai punti sconto della tessera Giunti^^

Titolo: The Program
Titolo originale: The Program
Saga: The Program #1
Autrice: Suzanne Young
Anno di pubblicazione: 2015
Casa editrice: DeA Planeta Libri
Genere: distopico, YA

Trama:

Sloane sa perfettamente che nessuno deve vederla piangere. La minima debolezza, o il più piccolo scatto di nervi, potrebbero costarle la vita. In un attimo si ritroverebbe internata nel Programma, la cura ideata dal governo per prevenire l’epidemia di suicidi che sta dilagando fra gli adolescenti di tutto il mondo. E una volta dentro, Sloane dovrebbe dire addio ai propri ricordi… Perché è questo che fa il Programma: ti guarisce dalla depressione, resettandoti la memoria. Annullandoti. Così, Sloane ha imparato a seppellire dentro di sé tutte le emozioni. Non vuole farsi notare, non ora che suo fratello è morto e lei è considerata un soggetto a rischio. L’unica persona che la conosce davvero è James, il ragazzo che ama più di se stessa. È stato lui ad aiutarla nei momenti difficili, lui a farle credere che ci fosse ancora speranza. Ma, quando anche James si ammala, Sloane capisce di non poter più sfuggire al Programma. E si prepara a lottare. Per difendere i propri ricordi, a qualunque costo.

Giudizio 4,5 su 5:

Devo ammetterlo. Mi è piaciuto un sacco, ma non tanto da raggiungere le 5 tazze piene.
La trama della quarta di copertina, è stata l'elemento che più mi ha convinta a comprarlo. Alcuni lo paragonano a "Divergent", ma personalmente lo abbinerei di più ad un "Il donatore", o almeno le sensazioni che ho provato sono state simili a quelle del primo libro della saga della Lowry.
La storia è molto interessante. Ci troviamo in un mondo alternativo, dove tutto è simile al mondo in cui stiamo vivendo,  con solo una piccola ma importante differenza: da qualche anno c'è una malattia che causa negli adolescenti un senso di profonda depressione, che spesso li porta al suicidio.
Questo aumentare di suicidi, ha fatto preoccupare il governo che ha istituito "Il Programma" per monitorare gli adolescenti e portarli via in tempo prima che compiano qualche gesto sconsiderato, per "curarli". Il come è presto detto: cancellando i ricordi dolorosi che spingono il lato depressivo della persona. Ma insieme ai ricordi brutti, inevitabilmente vengono portati via anche molti ricordi belli.

La scrittura è molto semplice e si legge con facilità. Anche se ad una prima occhiata il libro sembra molto grande, basterà una sfogliata per accorgersi che il carattere è molto grande, così come la spaziatura. Un volume che si presta quindi ad essere letto di sera tardi, quando ormai i nostri occhi sono stanchi.

Il libro è molto interessante in quanto il lettore vive vari mesi della vita di Sloane. La ragazza è un'adolescente che ha già subito delle perdite. Il fratello è morto e la sua migliore amica è finita nel programma e non si ricorda più di lei. In questa prima fase del romanzo viviamo il terrore con cui vive la ragazza, ovvero la paura di essere portata via e resettata. Perché è proprio così che agiscono i sorveglianti del programma. Seguono i ragazzi a scuola, nei locali e se notano qualche segno di cedimento (o qualcun altro li segnala), prelevano l'infetto, lo "curano" in strutture apposite e poi lo reinseriscono nella società, come un essere completamente nuovo o quasi. "I ritornati", così vengono chiamati i ragazzi dopo il trattamento, frequentano scuole diverse e solo in posti molto controllati si mescolano alle persone normali.
L'incubo maggiore di Sloane è quello di essere sottoposta al programma e dimenticare suo fratello e il suo fidanzato James.
Non vi svelerò il come, ma ci sono altre due parti della vita di Sloane a cui assistiamo. Purtroppo la ragazza finisce nel programma e nella seconda parte del romanzo vediamo come vive le sue giornate nel centro di recupero. Qui conosce Realm, un paziente che la aiuta ad affrontare i giorni duri della terapia. Nella terza parte invece Sloane viene reinserita nella società... in quali condizioni lo scoprirete soltanto leggendo il libro XD.

La struttura in generale del libro mi è molto piaciuta. Vivere tutte e tre le fasi di Sloane prima, durante e dopo il Programma, è stata una scelta narrativa che ho molto apprezzato.
Sapete perché ci ho messo così tanto a leggerlo?
Perché nei primi capitoli mi sono immersa totalmente nella vita della protagonista. Riuscivo a vivere esattamente il suo terrore di finire nel programma, e questo senso di paura mi impediva di continuare con la storia, ma non è stato un male, anzi. Ho potuto godermi il libro appieno.

Per quanto riguarda i personaggi, oltre all'indiscussa protagonista Sloane, ci sono anche James e Realm, che sono le presenze più importanti nella storia.
Sloane di carattere è inizialmente debole. Si appoggia molto a James, che invece è l'opposto, forte e determinato. Per questo insieme formano una grande coppia, ognuno dà in qualche modo forza all'altro e permette ad entrambi di sopravvivere in questo mondo dove la depressione dilaga. Con il passare degli eventi vediamo Sloane rafforzarsi e poi spezzarsi, per poi risalire e diventare ancora più forte di prima. James invece diventa ancora più ribelle ed affascinante.
Realm in tutta questa faccenda si posiziona nel mezzo. Conosce Sloane nel momento in cui le stanno facendo il lavaggio del cervello e se ne innamora. Realm è un ragazzo fantastico che la protegge, la fa giocare a carte, le rende meno grigia la vita nel programma... ma nasconde anche un segreto che potrebbe farlo odiare dalla protagonista.

Per quanto concerne il tema del suicidio, ci sono due correnti di pensiero su questo libro, una positiva e una negativa. Personalmente ho trovato che l'autrice sia stata molto brava nel trattare questo argomento così delicato. Stiamo parlando di un distopico, il cui obiettivo principale non è sensibilizzare i giovani su questa tematica, eppure in un qualche modo l'autrice ci riesce. Ho trovato anzi che la lettura dia una chiave di lettura abbastanza positiva, ovvero che si può guarire dalla depressione, passando però anche per esperienze traumatiche. O almeno, così l'ho interpretato io.

Non ho dato il massimo delle stelline perché non è perfetto. Mancavano un po' di parti descrittive, avrei preferito approfondire la conoscenza di altri personaggi secondari e.. non so, credo che mi manchi ancora qualcosina in più per poter concedere il voto pieno. Magari riusciamo ad avere le cinque stelline con il secondo libro della saga.

In conclusione: un libro che consiglio assolutamente per l'universo distopico creato e per la costante sensazione di ansia e di paura nei confronti del programma. Paura positiva ovviamente, perché permette al lettore di entrare in sintonia perfetta con i personaggi della storia.

-fine recensione-

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