Ho scelto questa lettura come primo libro per la challenge di Ipse Dixit. Il tema era una storia d'amore invernale e Wintersong sembrava proprio il titolo adatto.
Titolo: Wintersong
Titolo originale: Wintersong
Saga: Wintersong #1
Autrice: S. Jae-Jones
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice: Newton Compton
Genere: dark fantasy
Trama:
È l’ultima notte dell’anno. Ora che si sta avvicinando l’inverno, il Re dei Goblin sta per partire alla ricerca della sua sposa… Per tutta la vita, Liesl ha sentito infiniti racconti sul bellissimo e pericoloso Re dei Goblin. È cresciuta insieme a quelle leggende che hanno popolato la sua immaginazione e ispirato le sue composizioni musicali. Adesso è diventata grande, ha ormai diciotto anni, lavora nella locanda di famiglia e sente che tutti i sogni e le fantasticherie le stanno scivolando via dalle mani, come tanti minuscoli granelli di sabbia. Ma quando sua sorella viene rapita dal Re dei Goblin, Liesl non ha altra scelta che mettersi in viaggio per tentare di salvarla. E così si ritrova catapultata in un mondo sconosciuto, strano e affascinante, costretta ad affrontare una decisione fatale.
Lo ammetto, è stato molto difficile per me dare un voto a questo libro perché non mi è piaciuto per la maggior parte, ma alla fine la storia è riuscita a suscitare la mia curiosità.
Partiamo dalle cose basilari, ovvero parlarvi un po' della storia di Wintersong.
Ci troviamo in un paese tedesco (credo Austria, ma non ne sono certa) tra il 1700 e il 1800.
Elisabeth, detta Liesl, è una semplice figlia di un locandiere ma con un talento musicale trasmesso dai genitori. La madre infatti era una cantante ed il padre un musicista, quindi fin da piccola le è stato insegnato a sviluppare questo suo talento musicale. Talento che poi si è ridimensionato al momento della nascita del fratellino Josef. Liesl ha anche una sorella di nome Käthe, verso cui prova invidia. La ragazza infatti, a differenza dei due fratelli non possiede talento musicale, ma in compenso è molto bella e spigliata.
Liesl ha una passione per il pianoforte, ma soprattutto per la composizione. Il padre, però, ogni volta che riesce a comporre qualcosa di grandioso, la rimette al suo posto... in fondo è una donna ed in quanto tale nell'epoca in cui vivono, non avrebbe avuto così tanto successo come potrebbe averlo Josef virtuoso del violino. Elisabeth viene quindi sottovalutata da tutti, tranne da una persona; un ragazzino con cui giocava quand'era piccola nella radura del re dei Goblin, un ragazzino che però ha da tempo dimenticato.
Un giorno, mentre Liesl e Käthe sono al mercato, accade qualcosa di terribile. Uno strano venditore offre a Käthe una pesca, mentre a Liesl viene offerto da un misterioso uomo austero, un flauto. Una sensazione di terrore ed un vago presentimento di aver già conosciuto quell'uomo la pervade e la visione di sua sorella mentre mangia la pesca, si tramuta in un'orrenda scena dove la giovane morde una cosa sanguinolenta. Un cattivo presagio che qualcosa di malvagio è stato appena risvegliato.
La sera stessa, mentre Josef sostiene un provino con un famoso maestro di musica, Käthe scompare.
Allora tutti gli avvertimenti della vecchia nonna risuonano nella testa di Liesl. Il re dei Goblin è vero ed ha rapito sua sorella.
Inizia così un viaggio attraverso la terra del re dei Goblin che la riempirà di illusioni e le farà tornare alla memoria dei vecchi ricordi d'infanzia ormai sepolti. Un viaggio per salvare Käthe e per scoprire la vera Elisabeth.
La trama potrebbe essere anche interessante, ma ci sono tutta una serie di problemi che ho riscontrato nello sviluppo del libro.
Innanzitutto la lettura non è affatto semplice da seguire. Non mi riferisco alla scrittura in sè e ai termini usati (in fondo ho impiegato solo un paio di giorni per leggerlo), ma alla confusione che regna per tutto il libro. Il re dei Goblin è anche il re degli inganni e quindi manipola la realtà che la protagonista vive. Cambiano spesso le ambientazioni, che sono ben descritte e creano un'atmosfera davvero cupa, ma sembra che il lettore sia catapultato da una parte all'altra senza un senso logico.
La parte peggiore del libro è decisamente quella centrale, dove Elisabeth rimane intrappolata nel mondo di sotto e dove si dovrebbe capire dove il libro vuole andare a parare. Beh cari miei lettori, questo lo si scopre solo negli ultimi capitoli. Diciamo che la parte centrale fin quasi alla fine è un "temporeggiare" dell'autrice su cose varie senza mai arrivare al dunque.
Andando più a fondo mi sono fatta una domanda: Il libro è confusionario, ma qual è l'elemento che lo rende così caotico?
La mia risposta è stata Liesl. Ebbene sì, ho ricondotto tutti i difetti del libro in un unico punto, ovvero il personaggio principale.
Elisabeth ha un continuo cambio di personalità che estrania il lettore a tutto ciò che le sta accadendo.
All'inizio del romanzo troviamo una ragazza sottomessa alla famiglia, di supporto ma quasi invisibile, che si è adattata al suo ruolo marginale. Poi deve salvare la sorella e diventa più combattiva, un personaggio più forte, salvo poi tornare introversa e a fare scudo sulla sua anima. Poi torna di nuovo infuocata, poi depressa... insomma un personaggio che riusciamo decisamente a conoscere sotto molti punti di vista, anche perché come ho già detto, le descrizioni in generale sono una parte molto importante per il libro e ciò vale anche per le sensazioni.
Tutta la storia, però, fa perno sulla personalità di Elisabeth e questo suo cambiare continuamente stato mentale, fa sì che le parti più di "azione" siano minori e quasi, oserei dire, meno importanti rispetto all'ingombrante guerra della personalità combattuta dalla protagonista.
Continuando a parlare dei personaggi, il re dei Goblin è molto interessante. Anche lui ci si mette con un continuo sbalzo d'umore, ma il suo è giustificato. Il personaggio risulta a tratti timido e gentile ma anche sadico, ma tutto ciò dipende dal suo ruolo. Non voglio svelarvi troppo della trama, ma questo personaggio è stato concepito e sviluppato molto bene e nonostante anche lui sia un tipo confusionario, è un confusionario positivo.
Un altro aspetto di cui ancora non vi ho parlato è la leggera piccantezza di alcuni capitoli. Nella seconda parte del racconto Elisabeth, tra le varie fasi diventa un po' maliziosa, regalando ai lettori qualche riga di scrittura erotica. Poca cosa, ma comunque strana e particolare da trovare in un fantasy. Sinceramente non me l'aspettavo da questo romanzo, ma non mi è dispiaciuta.
Wintersong... non ho ancora mai accennato né all'inverno né ad una canzone, quindi lo farò adesso. Winter, ovvero l'inverno, è la stagione in cui si svolgono le vicende dei protagonisti, ma è anche una stagione molto importante ai fini della trama. Il re dei Goblin infatti, sta cercando sulla Terra una sposa, una sposa dal forte spirito. Grazie alla forza di questo forte spirito, la giovane riuscirà a nutrire il re dei Goblin, che a sua volta nutrirà i suoi stessi sudditi. Grazie a questo nutrimento, i goblin riusciranno a riportare sulla Terra la primavera, che altrimenti sarebbe intrappolata in un eterno inverno. Per questo la sposa del re è preziosa e da secoli e secoli giovani donne vengono rapite dal mondo mortale per servire a questo fine superiore.
Avere queste informazioni tutte insieme è impossibile. La leggenda infatti viene spiegata un pezzettino qui ed un pezzettino là. Una cosa che non mi è piaciuta. Ok tenere un po' di suspance, ma il lettore dovrebbe essere agevolato nella lettura, non andare a caccia di indizi...
Song, la canzone, altra parte fondamentale del romanzo. La musica è una delle grandi passioni di Elisabeth, soffocata dal padre, ma che riesce a vedere sbocco attraverso il fratello Josef. Senza svelarvi troppo, anche il re dei Goblin ha dei ricordi legati alla musica ed è per questo che riesce ad avere un rapporto speciale con la protagonista. Molte parti di questo romanzo sono dedicate a Liesl che suona il piano o che compone, a Josef che suona il violino ed anche al re. Forse un po' troppe, ma penso che qui intervenga un mero gusto personale.
Vogliamo quindi tirare un po' le somme di quello che ho letto?
Wintersong è un libro dalla trama certamente molto attraente sulla carta, ma che poi si va a perdere tra il carattere volubile della protagonista e la poca attenzione a tutto il resto. Una leggenda molto bella e un protagonista maschile adatto alla situazione che riesce a creare delle illusioni che fanno vacillare perfino il lettore. Tutto sommato una lettura che si riesce a completare velocemente e che regala un finale che riesce a dare in qualche modo un senso a tutti gli eventi trascorsi... il problema è arrivare al finale senza stancarsi.
Non so ancora se leggerò il secondo capitolo della saga. Qualche domanda ancora mi è rimasta e vorrei davvero ritrovare il re dei goblin... ma dovendo fare i conti con il personaggio di Liesl, non so se me la sento.
La citazione del libro è un dialogo fra Elisabeth e sua nonna. L'ho scelta per farvi immergere nell'atmosfera cupa del racconto, ed è tratta dalle primissime pagine:
-fine recensione-
Partiamo dalle cose basilari, ovvero parlarvi un po' della storia di Wintersong.
Ci troviamo in un paese tedesco (credo Austria, ma non ne sono certa) tra il 1700 e il 1800.
Elisabeth, detta Liesl, è una semplice figlia di un locandiere ma con un talento musicale trasmesso dai genitori. La madre infatti era una cantante ed il padre un musicista, quindi fin da piccola le è stato insegnato a sviluppare questo suo talento musicale. Talento che poi si è ridimensionato al momento della nascita del fratellino Josef. Liesl ha anche una sorella di nome Käthe, verso cui prova invidia. La ragazza infatti, a differenza dei due fratelli non possiede talento musicale, ma in compenso è molto bella e spigliata.
Liesl ha una passione per il pianoforte, ma soprattutto per la composizione. Il padre, però, ogni volta che riesce a comporre qualcosa di grandioso, la rimette al suo posto... in fondo è una donna ed in quanto tale nell'epoca in cui vivono, non avrebbe avuto così tanto successo come potrebbe averlo Josef virtuoso del violino. Elisabeth viene quindi sottovalutata da tutti, tranne da una persona; un ragazzino con cui giocava quand'era piccola nella radura del re dei Goblin, un ragazzino che però ha da tempo dimenticato.
Un giorno, mentre Liesl e Käthe sono al mercato, accade qualcosa di terribile. Uno strano venditore offre a Käthe una pesca, mentre a Liesl viene offerto da un misterioso uomo austero, un flauto. Una sensazione di terrore ed un vago presentimento di aver già conosciuto quell'uomo la pervade e la visione di sua sorella mentre mangia la pesca, si tramuta in un'orrenda scena dove la giovane morde una cosa sanguinolenta. Un cattivo presagio che qualcosa di malvagio è stato appena risvegliato.
La sera stessa, mentre Josef sostiene un provino con un famoso maestro di musica, Käthe scompare.
Allora tutti gli avvertimenti della vecchia nonna risuonano nella testa di Liesl. Il re dei Goblin è vero ed ha rapito sua sorella.
Inizia così un viaggio attraverso la terra del re dei Goblin che la riempirà di illusioni e le farà tornare alla memoria dei vecchi ricordi d'infanzia ormai sepolti. Un viaggio per salvare Käthe e per scoprire la vera Elisabeth.
La trama potrebbe essere anche interessante, ma ci sono tutta una serie di problemi che ho riscontrato nello sviluppo del libro.
Innanzitutto la lettura non è affatto semplice da seguire. Non mi riferisco alla scrittura in sè e ai termini usati (in fondo ho impiegato solo un paio di giorni per leggerlo), ma alla confusione che regna per tutto il libro. Il re dei Goblin è anche il re degli inganni e quindi manipola la realtà che la protagonista vive. Cambiano spesso le ambientazioni, che sono ben descritte e creano un'atmosfera davvero cupa, ma sembra che il lettore sia catapultato da una parte all'altra senza un senso logico.
La parte peggiore del libro è decisamente quella centrale, dove Elisabeth rimane intrappolata nel mondo di sotto e dove si dovrebbe capire dove il libro vuole andare a parare. Beh cari miei lettori, questo lo si scopre solo negli ultimi capitoli. Diciamo che la parte centrale fin quasi alla fine è un "temporeggiare" dell'autrice su cose varie senza mai arrivare al dunque.
Andando più a fondo mi sono fatta una domanda: Il libro è confusionario, ma qual è l'elemento che lo rende così caotico?
La mia risposta è stata Liesl. Ebbene sì, ho ricondotto tutti i difetti del libro in un unico punto, ovvero il personaggio principale.
Elisabeth ha un continuo cambio di personalità che estrania il lettore a tutto ciò che le sta accadendo.
All'inizio del romanzo troviamo una ragazza sottomessa alla famiglia, di supporto ma quasi invisibile, che si è adattata al suo ruolo marginale. Poi deve salvare la sorella e diventa più combattiva, un personaggio più forte, salvo poi tornare introversa e a fare scudo sulla sua anima. Poi torna di nuovo infuocata, poi depressa... insomma un personaggio che riusciamo decisamente a conoscere sotto molti punti di vista, anche perché come ho già detto, le descrizioni in generale sono una parte molto importante per il libro e ciò vale anche per le sensazioni.
Tutta la storia, però, fa perno sulla personalità di Elisabeth e questo suo cambiare continuamente stato mentale, fa sì che le parti più di "azione" siano minori e quasi, oserei dire, meno importanti rispetto all'ingombrante guerra della personalità combattuta dalla protagonista.
Continuando a parlare dei personaggi, il re dei Goblin è molto interessante. Anche lui ci si mette con un continuo sbalzo d'umore, ma il suo è giustificato. Il personaggio risulta a tratti timido e gentile ma anche sadico, ma tutto ciò dipende dal suo ruolo. Non voglio svelarvi troppo della trama, ma questo personaggio è stato concepito e sviluppato molto bene e nonostante anche lui sia un tipo confusionario, è un confusionario positivo.
Un altro aspetto di cui ancora non vi ho parlato è la leggera piccantezza di alcuni capitoli. Nella seconda parte del racconto Elisabeth, tra le varie fasi diventa un po' maliziosa, regalando ai lettori qualche riga di scrittura erotica. Poca cosa, ma comunque strana e particolare da trovare in un fantasy. Sinceramente non me l'aspettavo da questo romanzo, ma non mi è dispiaciuta.
Wintersong... non ho ancora mai accennato né all'inverno né ad una canzone, quindi lo farò adesso. Winter, ovvero l'inverno, è la stagione in cui si svolgono le vicende dei protagonisti, ma è anche una stagione molto importante ai fini della trama. Il re dei Goblin infatti, sta cercando sulla Terra una sposa, una sposa dal forte spirito. Grazie alla forza di questo forte spirito, la giovane riuscirà a nutrire il re dei Goblin, che a sua volta nutrirà i suoi stessi sudditi. Grazie a questo nutrimento, i goblin riusciranno a riportare sulla Terra la primavera, che altrimenti sarebbe intrappolata in un eterno inverno. Per questo la sposa del re è preziosa e da secoli e secoli giovani donne vengono rapite dal mondo mortale per servire a questo fine superiore.
Avere queste informazioni tutte insieme è impossibile. La leggenda infatti viene spiegata un pezzettino qui ed un pezzettino là. Una cosa che non mi è piaciuta. Ok tenere un po' di suspance, ma il lettore dovrebbe essere agevolato nella lettura, non andare a caccia di indizi...
Song, la canzone, altra parte fondamentale del romanzo. La musica è una delle grandi passioni di Elisabeth, soffocata dal padre, ma che riesce a vedere sbocco attraverso il fratello Josef. Senza svelarvi troppo, anche il re dei Goblin ha dei ricordi legati alla musica ed è per questo che riesce ad avere un rapporto speciale con la protagonista. Molte parti di questo romanzo sono dedicate a Liesl che suona il piano o che compone, a Josef che suona il violino ed anche al re. Forse un po' troppe, ma penso che qui intervenga un mero gusto personale.
Vogliamo quindi tirare un po' le somme di quello che ho letto?
Wintersong è un libro dalla trama certamente molto attraente sulla carta, ma che poi si va a perdere tra il carattere volubile della protagonista e la poca attenzione a tutto il resto. Una leggenda molto bella e un protagonista maschile adatto alla situazione che riesce a creare delle illusioni che fanno vacillare perfino il lettore. Tutto sommato una lettura che si riesce a completare velocemente e che regala un finale che riesce a dare in qualche modo un senso a tutti gli eventi trascorsi... il problema è arrivare al finale senza stancarsi.
Non so ancora se leggerò il secondo capitolo della saga. Qualche domanda ancora mi è rimasta e vorrei davvero ritrovare il re dei goblin... ma dovendo fare i conti con il personaggio di Liesl, non so se me la sento.
La citazione del libro è un dialogo fra Elisabeth e sua nonna. L'ho scelta per farvi immergere nell'atmosfera cupa del racconto, ed è tratta dalle primissime pagine:
"... Quando l'Erlkonig gioca, gioca per sempre."
Le sue parole mi fecero esitare. "Di cosa stai parlando?" chiesi "Quale gioco?"
"Dimmelo tu". La sua espressione era grave. "I desideri espressi nelle tenebre hanno sempre delle conseguenze e il Signore degli Inganni regola sempre i suoi conti".
-fine recensione-
Depennato in via definitiva dalla wishlist ^.^"
RispondiEliminaEh, mi spiace u.u di sicuro ci sono titoli migliori in giro ^^
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