gennaio 26, 2018

Amedeo, je t'aime - Francesca Diotallevi

Eccoci con la seconda lettura per la challenge Ipse Dixit. Il tema principale offerto da Veronica di She was in Wonderland, è l'arte. Volendo guadagnare tutti i punti uno dei protagonisti doveva essere un artista, doveva essere una biografia o autobiografia e doveva contenere un amore tragico o turbolento. Amedeo je t'aime era uno dei libri proposti per soddisfare tutti e tre i punti, ma avrà soddisfatto anche me?

Titolo: Amedeo, je t'aime
Autrice: Francesca Diotallevi
Casa editrice: Mondadori Electa
Anno di pubblicazione: 2015
Genere: autobiografia romanzata, romanzo

Trama:

Parigi, 1917. Jeanne Hébuterne ha solo diciannove anni quando, a una festa di carnevale, incontra il pittore Amedeo Modigliani. Soprannominato Maudit, maledetto, Modigliani è conosciuto nel quartiere di Montparnasse per lo stile di vita dissoluto e il carattere impetuoso, oltre che per i malinconici ritratti dagli occhi privi di pupille che nessuno vuole comprare. Lei, timida aspirante pittrice con le ali tarpate da una rigida famiglia cattolica, non può fare a meno di sentirsi fatalmente attratta da quest'uomo bello e povero, che sembra vivere di sogni apparentemente irrealizzabili e affoga dolori e frustrazioni nell'alcol e nella droga. Per lui lascia ogni cosa, mettendo da parte le proprie aspirazioni, e si trasforma in una compagna fedele e devota, pronta a seguirlo ovunque, come un'ombra, anche oltre la soglia del nulla. 
Struggente e tormentata, la loro storia scardinerà ogni convenzione, indifferente a regole e tabù, obbedendo all'unica legge a cui non ci si può sottrarre: quella del cuore. Amore e morte si mescolano, in questo romanzo, alla passione che anima il cuore di un artista, al desiderio disperato di riuscire ad afferrare una scintilla di infinito.

Giudizio:

Non vorrei valutare questo libro in una scala da 1 a 5 (anche se poi il mio giudizio in stelline su Goodreads ci sarà). Essendo un romanzo ben al di fuori della mia comfort-zone, darò una mia opinione personale su questo libro ricordandovi che non sono solita leggere libri di questo genere.

Devo dire di essere rimasta favorevolmente impressionata dallo stile dell'autrice. Attraverso questo racconto storico ma romanzato, ci fa vivere appieno l'amore e l'adorazione di Jeanne per Modigliani. Il libro è scritto molto bene e devo ammettere che la lettura risulta molto scorrevole. Il romanzo è vissuto in prima persona da Jeanne e quindi il lettore riesce ad entrare pienamente nei pensieri della giovane donna e di come lei veda il suo Modì.
Devo dire la sincera verità. Siccome è una biografia pensavo di annoiarmi un po', invece ho dovuto ricredermi perché tra le pagine si possono trovare moltissime emozioni umane, che hanno reso il libro molto speciale e per nulla noioso.

Altro aspetto che mi è piaciuto è stato il senso di accuratezza storica e dell'ambientazione all'interno della Parigi degli artisti.
Amedeo incarna un po' quello che è stato un po' l'iter di tutti i grandi pittori. Mentre era in vita, egli si dannava per cercare di dipingere qualcosa di straordinario. Con il suo stile unico ed originale, Modigliani è anche riuscito a creare scompiglio a Parigi per le sue opere di nudo, giudicate non consone. Nel momento della morte invece, la sua arte ha finalmente trovato il giusto riconoscimento, ma ovviamente era troppo tardi perché Modì potesse goderne.
Durante i tre anni del romanzo viviamo la disperazione di questo artista, ormai segnato da una malattia incurabile, che vuole a tutti i costi inseguire il suo sogno. Amedeo je t'aime è un romanzo dai toni molto cupi in quanto il personaggio di Amedeo è tutt'altro che il principe azzurro. Come detto dalla trama poco sopra, egli è infatti un ubriacone don Giovanni che scialacquava tutto il denaro guadagnato in alcol (e qualche volta in opere caritatevoli). Un uomo che comunque viene descritto molto affascinante e Jeanne è una delle tante ragazze cadute ai suoi piedi sia per le sue apparenze, sia per la sua arte. Ma a differenza di altre, Jeanne ha occupato un posto speciale nel cuore dell'artista, rimanendogli sempre accanto nella buona, ma soprattutto nella cattiva sorte.

Ed ora veniamo alle note dolenti di questo romanzo. O meglio una nota dolente: Jeanne (di cui troviamo qui a destra uno dei suoi ritratti, dipinto da Modigliani).
Ebbene sì. Il libro mi è piaciuto abbastanza, ma la protagonista no, per il suo cieco amore.
Modigliani dopo i primi tempi del corteggiamento, rivela tutta la sua anima tormentata che riversa sulla povera Jeanne tutta la sua frustrazione. La maltratta, esce di sera ad ubriacarsi e torna di pessimo umore... in più quando lei rimane incinta, non la sposa e non fa di lei una "donna rispettabile". E per di più mentre lei è incinta lo coglie in flagrante mentre la sta tradendo! Sulle prime lei si arrabbia, ma poi decide di perdonarlo poco dopo.
Jeanne ha una buona famiglia alle spalle, ma decide di seguire il suo cuore e di stare con Modigliani contro tutti. Dopo tutte le cose che ha combinato il pittore, però, io avrei aperto gli occhi ma no. Jeanne gli perdona qualsiasi cosa. Avrebbe potuto anche tornare dalla sua famiglia in qualche occasione, ma no. Lei sta con Modigliani a dispetto di tutto.
Purtroppo questo aspetto della ragazza mi ha fatto storcere il naso perché questo suo continuo ritornare da lui per me è stato troppo assurdo. Non saprei se descrivere Jeanne come un personaggio debole perché era succube di Modigliani o forte perché comunque è riuscita a stargli accanto fino all'ultimo istante, nonostante il caratteraccio del pittore.

In conclusione direi che il libro complessivamente mi è piaciuto, ma ho trovato la protagonista troppo accondiscendente con il pittore, tanto che alla fine ha sacrificato tutto. Mi rendo conto che il romanzo è ambientato nel 1920, quindi con una concezione diversa del ruolo della donna in famiglia ma, come ho già detto, a Jeanne le possibilità di uscire dalla malsana relazione con Modì sono state offerte solo che lei non le ha volute cogliere.
In ogni caso è una lettura che non mi è dispiaciuta e che mi ha messo anche un po' di curiosità nei confronti di questo artista.
Lettura consigliata agli amanti dell'arte e delle storie d'amore molto turbolente e cupe.

-fine recensione-

2 commenti:

  1. Concordo con te su tutto! Adoro il modo di scrivere di Francesca e il romanzo mi è piaciuto, però con Jeanne non sono riuscita a entrare in sintonia nemmeno un secondo...

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    1. Diciamo che era troppo accecata dall'amore. Ne ha sopportate veramente troppe e questo ha creato una sorta di barriera tra la protagonista e il lettore.
      Comunque nonostante non sia il mio genere, il libro mi è piaciuto abbastanza ^^ Magari nei prossimi temi della challenge capiterà di leggere un altro libro di questa autrice, chissà :3

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