dicembre 09, 2017

Layton's Mystery Journey - Katrielle e il complotto dei milionari

Ho-ho-ho, si sta avvicinando il Natale ed io non sto più nella pelle. Dicembre è il mio periodo preferito delle festività. Mi piace un po' meno essere quasi costantemente influenzata XD
Questo week-end, come per molti di voi, dovrebbe servirmi per mettere ordine fra i vari regali e completare alcuni acquisti, tra cui il mio abito per il 25 dicembre. 
Ma bando alle ciance natalizie. Oggi nel blog vi propongo la recensione di un videogioco, l'ultimo uscito della saga del celeberrimo professor Layton intitolato "Layton's Mystery Jurney - Katrielle e il complotto dei milionari".

Trama del gioco:

Arriva Lady Layton! Ad anni dall'ultimo capitolo, torna sulle console della famiglia Nintendo 3DS l’acclamata serie di investigazione e rompicapo! A differenza dei precedenti capitoli, questa volta il protagonista non è il brillante professore, bensì sua figlia Katrielle! Ogni giocatore potrà godersi un’appassionante avventura investigativa, piena di enigmi e misteri, da un punto di vista totalmente nuovo: risolvere misteri è un hobby di famiglia! 
Il Professor Layton è scomparso, apparentemente senza lasciar traccia... tocca a sua figlia, la graziosa Katrielle, condurre un’agenzia investigativa e risolvere misteri, in giro tra le strade di Londra. Tra un rompicapo e l’altro, Katrielle spera di far luce sul destino del padre, scomparso quando lei era poco più che una bimba. Attraverso fantastici filmati doppiati in italiano, realizzati dal famoso studio anime A-1 Pictures, i giocatori faranno la conoscenza di buffi personaggi, tra i quali spiccano il cane parlante Sherl o l’assistente Ben. Layton’s Mystery Journey coinvolgerà ogni utente con una storia ricca di colpi di scena!


Giudizio 2 su 5:

Mi dispiace moltissimo dare un voto così basso ad una saga che ho adorato (almeno per i primi sei episodi). La formula usata era fantastica e per approfondire potete dare un'occhiata ad una mia recensione QUI. Il gioco poi è caduto leggermente quando è stato creato "Il professor Layton vs Phoenix Wright Ace Attorney" che univa i due famosissimi videogiochi. Ho apprezzato il tentativo di fusione tra i due titoli, ma a mio avviso venivano a mancare alcuni elementi tipici di ciascuno dei due giochi e non mi aveva catturata fino in fondo. C'è stato poi lo scivolone di Layton's Brother su cui è meglio sorvolare.

Come dice quindi la trama, ad anni di distanza dall'ultimo vero Layton, ero davvero ansiosa di immergermi nuovamente negli enigmi che mi poteva proporre il professore, ma sono rimasta delusa da questo nuovo gioco. Vi spiego perché in pochi, semplici punti.

1. Risoluzione dei casi
I giochi del professor Layton avevano una bellissima caratteristica, ovvero la risoluzione di un grande mistero. Il professore viene ingaggiato da qualcuno per risolvere dei fatti misteriosi e con le indagini condotte attraverso l'esplorazione delle ambientazioni e la risoluzione degli enigmi, c'è la grande scoperta di questo mistero.
In sostanza, il mistero da risolvere era uno, ed uno soltanto, articolato in varie fasi. Con Katrielle invece abbiamo ben 12 casi da risolvere. Dei mini-casi che proprio non sono riusciti a coinvolgermi.
Il metodo di risoluzione del gioco tramite esplorazione ed enigmi è rimasto invariato, ma il giocatore si sente meno coinvolto perché i casi sono troppo brevi.

2. Katrielle
La protagonista di questa storia mi è rimasta indifferente. A causa forse della brevità dei casi, non si entra in sintonia con questi nuovi personaggi.
So che dev'essere stato difficile creare dei nuovi personaggi che riuscissero ad entrare nel cuore dei giocatori, ma se posso dire la mia, avrei preferito incontrare di nuovo alcuni dei personaggi principali visti negli scorsi episodi: Luke, Flora o Don Pablo. Invece in questo gioco troviamo solo un paio di personaggi secondari visti sullo sfondo della storia.

3. I picarati
Il metodo dei picarati in questo gioco non l'ho proprio capito. Negli scorsi episodi della saga, i picarati erano il metodo di ricompensa della risoluzione degli enigmi. Il numero di picarati ottenuti, permette al giocatore di sbloccare dei contenuti extra dopo la fine del gioco ed erano ovviamente proporzionali alla difficoltà dell'enigma. Se un enigma era facile si guadagnavano 10 picarati, se era difficile sui 50-60. Quindi quando all'inizio veniva presentato un enigma, il numero di picarati permetteva al giocatore di capirne il livello di difficoltà. Ebbene in questo nuovo gioco mi sembra che i picarati siano stati assegnati molto a caso. Enigmi molto facili mi hanno fatto guadagnare molti picarati, invece alcuni difficili erano valutati molto meno.

4. La lingua
Alcuni degli enigmi, avevano soluzione solo se si pensava in lingua inglese. Alcuni addirittura richiedevano di scrivere la soluzione in inglese. Non ho ricordi di aver affrontato così tanti enigmi in inglese negli scorsi titoli, quindi probabilmente non ce n'erano affatto.

5. I casi
C'erano due casi che andavano risolti e che non sono stati mai presi in considerazione. Uno è la sparizione del professor Layton, padre di Katrielle e uno è il far tornare la memoria a Sherl, il cane che appare all'inizio della storia e che poi accompagnerà le avventure dell'investigatrice. Se sviluppati a dovere avrebbero potuto essere il fulcro della storia, ma no.

Per tutti questi motivi il mio voto finale sul gioco è abbastanza negativo. Le uniche cose che si salvano sono i mini-giochi carini come sempre, i personaggi secondari che non sono male, le ambientazioni e la grafica in generale e i contenuti extra. Altro elemento che mi è piaciuto è stato l'intrecciarsi di tutte le storie nell'ultimo caso risolto e il colpo di scena finale che davvero non mi aspettavo. Diciamo che se tutti i casi proposti fossero stati emozionanti come l'ultimo, avrei rivalutato il gioco.

-fine recensione-

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