luglio 31, 2017

Forever - Amy Engel

Buon inizio settimana a tutti! Purtroppo giovedì scorso non sono riuscita a pubblicare la rubrica "Le fiabe del dodo" perché ho avuto un po' di impegni lavorativi, ma mi sono impegnata nel weekend nella lettura e quindi oggi riesco a portarvi una recensione: Forever di Amy Engel

Titolo: Forever
Titolo originale: The book of Ivy
Saga: The Ivy Series #1
Autrice: Amy Engel
Anno di pubblicazione: 2016
Casa editrice: Newton Compton
Collana: Vertigo
Genere: romance distopico

Trama:

Un piccolo gruppo di sopravvissuti entra in conflitto per decidere quale famiglia andrà al governo del nuovo mondo. Il clan dei Westfall perde lo scontro con quello dei Lattimer. Passano cinquant’anni e la comunità è ancora in pace, ma il prezzo è alto: ogni anno un rito assicura l’equilibrio forzato tra le famiglie e così una delle figlie dei perdenti deve andare in sposa a uno dei figli di quella vincente. Quest’anno, è il mio turno. Il mio nome è Ivy Westfall, e la mia missione è semplice: uccidere il figlio del capo dei Lattimer, Bishop, il mio promesso sposo, e restituire il potere alla mia famiglia. Ma Bishop sembra molto scaltro oppure non è il ragazzo spietato e senza cuore che mi avevano detto. Sembra anche essere l’unica persona in questo mondo che veramente mi capisce, ma non posso sottrarmi al destino, io sono l’unica che può riportare i Westfall al potere. E perché questo accada, Bishop deve morire per mano mia...


Giudizio 4 su 5:

Cercate una lettura leggera e poco impegnativa? Eccola servita.
Questa storia mi è piaciuta molto per la sua scrittura scorrevole. Le pagine praticamente volano tra le dita, talmente è facile seguire la storia.

Innanzitutto vorrei smentire la prima riga che si presenta al lettore quando guarda la scheda libro su qualsiasi sito: Emozionante come Hunger Games, adrenalinico come Divergent.
No. Se avete letto questi due titoli sopra citati e volete qualcosa di simile, Forever non fa per voi. Siamo su un genere di distopico agli antipodi di Hunger Games o Divergent dove c'è una società rigida e spietata e le pagine sono permeate di continue vessazioni e soprattutto con una sensazione costante di paura.
"Forever" presenta un mondo distopico molto blando dove un gruppo di persone è riuscito ad instaurare una nuova società dopo un conflitto mondiale. Questa società è abbastanza numerosa e, come detto dalla trama poco sopra, una disputa interna ha causato la rottura tra Westfall e Lattimer a causa di diverse ideologie politiche, finita poi con la vittoria di questi ultimi. Questo piccolo mondo, è confinato all'interno di una grande città dove non ci sono le comodità che abbiamo noi oggi in quanto è quasi un mondo post-apocalittico. Non c'è elettricità, niente veicoli, in pratica è un mondo tornato ai tempi antichi. La vittoria del gruppo Lattimer ha sancito una pace per tutti, ma tra le due fazioni c'è una leggera disparità di trattamento. Una delle usanze imposte dal clan vincente è stata quella dei matrimoni combinati tra ragazzi e ragazze delle due fazioni diverse. Proprio in questa occasione conosciamo Ivy, discendente del capoclan Westfall e Bishop, discendente del capoclan Lattimer, che vengono accoppiati e fatti sposare.
Ivy è contraria a questa tradizione e anzi, appoggia in tutto e per tutto il padre e la sorella che hanno intenzione di fare un colpo di stato e prendersi il governo della città per garantire eguaglianza fra tutti gli abitanti.
Parte del piano consiste nell'eliminazione di Bishop, legittimo erede al comando, ma quando Ivy inizia a convivere con quello che da poco è diventato suo marito, la situazione cambia. Bishop si rivela gentile, paziente, sa ascoltare e sostenere Ivy in qualsiasi sua decisione e non ha le stesse idee politiche del padre. Come può Ivy avere sulla coscienza una persona così buona?

Il punto forte di questo romanzo a mio avviso, è l'inganno. Mi spiego meglio. All'inzio della storia tutto fila liscio. Sappiamo chi è Ivy, che la situazione tra i due clan rivali è tesa e che i Westfall si stanno preparando per attaccare. Ivy ha quindi il ruolo di spia nei territori nemici, dato che sposando Bishop sarà molto vicina alla famiglia governante.
Continuando con la lettura, però ci si rende conto che quello che Ivy pensava fosse un governo ingiusto, ha un suo perché. Inoltre più sta con Bishop più si sente al sicuro, amata ma soprattutto libera di essere sé stessa, cosa che non le era mai riuscita quando era in casa al sicuro con la sua famiglia. Anche a causa di alcuni fatti che le sono stati nascosti dal padre e dalla sorella che viene a sapere da altre fonti, inizia a dubitare dell'affetto e della giustizia della sua stessa famiglia, ed è proprio questo il fulcro del romanzo. Chi è nel giusto? I Lattimer che seppur con alcune imposizioni e governo rigido hanno portato la pace o i Westfall, la sua famiglia, che stanno organizzando un colpo di stato prevedendo anche vittime innocenti?

I personaggi principali sono ovviamente Ivy e Bishop.
Ivy è il personaggio che seguiamo. Il libro è narrato in prima persona dal suo punto di vista ed è grazie a questo che riusciamo ad entrare totalmente nella sua mente.
Ivy è uno spirito libro che da sempre è stato incatenato dalla sua famiglia. Ha un assurdo senso di protezione verso di loro anche quando lei stessa è consapevole che stanno sbagliando. All'inizio del libro la sua mente è completamente succube del padre e della sorella ed è concentrata nella missione che deve portare a termine. Quando però conosce Bishop, tutto quello che ha bloccato il suo modo di pensare, si sgretola. Con lui si sente protetta e al sicuro e libera di potersi esprimere, ma non del tutto. Il segreto del colpo al governo che stanno organizzando è un peso che giorno dopo giorno si aggrava man mano che lei inizia a provare dei sentimenti per il ragazzo ed il suo cuore viene diviso tra famiglia e amore.
Bishop è un ragazzo molto dolce, silenzioso ma con una testa pensante fin da subito. Non si è mai ribellato ufficialmente alla sua famiglia, ma ha delle opinioni divergenti rispetto a quelle del padre, ma non lo biasima per le sue scelte di governo. Il suo obiettivo un giorno sarà fare la differenza. Bishop ha un'attrazione per tutto ciò che è all'esterno della città e vorrebbe partire in esplorazione per vedere cosa c'è oltre il cancello per poter forse un giorno far vivere meglio gli abitanti della città.
Ivy gli piace molto in quanto è una ragazza facile da leggere ma complessa da decifrare.
Anche alcuni dei personaggi secondari sono ben costruiti, come Callie la sorella di Ivy e il padre stesso di Bishop. Mi sono piaciuti per le loro particolarità nel bene e nel male.

Alcuni lettori hanno bocciato la definizione di distopico per questo libro e da un lato devo dargliene atto in quanto del distopico pauroso e malvagio c'è poco."Forever" propone un'ambientazione molto tranquilla, infatti da subito è chiaro quanto i piani dei Westfall siano sbagliati. La società che ci viene presentata è abbastanza calma; matrimoni combinati ed espulsioni per i criminali a parte, tutti vivono serenamente. Studiano, hanno cibo, una casa... non c'è estrema sofferenza da parte del clan perdente. Quindi non so se considerare questo romanzo effettivamente un distopico, per via della mancanza di sofferenza e del fatto che ci sia molto romanticismo fra i protagonisti, ma c'è comunque la privazione della libertà di scelta per i matrimoni e la donna in generale viene vista da molti come una semplice sforna-bambini o una proprietà del marito al pari di un oggetto. Si tratta quindi di un distopico o no? Direi di sì perché segue molto le regole del distopico post-apocalittico.


La parte romantica. Vorrei spendere due parole per quanto riguarda il rapporto che si instaura tra Ivy e Bishop: semplicemente fantastico. Mi è piaciuta moltissimo la loro storia d'amore, soprattutto perché il ragazzo si è rivelato davvero un cavaliere. Non è una storia passionale, ma molto molto dolce e per descriverla non posso fare altro che una citazione degli inizi del loro rapporto:
"Sono la figlia di mio padre e la sorella di Callie, e lo sarò sempre. Il più di me appartiene a loro ma, per quanto non lo desideri, so che c'è una parte dentro di me, per quanto esigua, che appartiene a Bishop, ora. Non so neanche bene come sia potuto accadere e come avrei dovuto fermarlo."
Il punto debole di questo romanzo è la scarsità di descrizioni ed approfondimenti, soprattutto in campo storico. Si sa infatti che c'è stata una guerra mondiale dove è stato usato il nucleare e la cittadina dove le vicende si svolgono è un punto che è stato risparmiato dalla devastazione. Non si sa nient'altro. Le descrizioni in generale di luoghi o avvenimenti sono molto scarse, lasciando più spazio ai pensieri personali della protagonista e alle parti di azione. Di solito non mi dispiace dare meno spazio alle descrizioni minuziose, ma in questo caso trovo che siano veramente troppo poche per poterci davvero portare in questa cittadina post-apocalittica.

In conclusione: un distopico molto leggero con un'ottima protagonista, scritto molto bene ma carente nelle parti descrittive. Una lettura poco impegnativa ma molto molto appassionante (ho inserito moltissimi post-it nei punti salienti). Sicuramente ne leggerò il seguito.

-fine recensione-

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