maggio 25, 2017

Le fiabe del dodo #13

Giovedì momento di relax con le fiabe dei miei adorati fratelli Grimm :3
Per il post di oggi ho scelto una fiaba narrata in più versioni e vi riassumerò quella che, secondo me, è la più carina e completa. Si intitola "Comare Morte".


Comare Morte:

Un uomo aveva dodici figli, e quando arrivò il tredicesimo non aveva più nessuno per poterlo tenere a battesimo. Così corse in strada a chiedere ai forestieri che incontrava se qualcuno potesse fare da padrino al bambino.
Il primo che incontrò fu Dio, che si propose di tenere il figlio a battesimo. Il povero padre riflettè e poi disse che Dio troppo spesso dava ai ricchi e toglieva ai poveri e quindi fu scartato come padrino.
Per secondo incontrò il Diavolo, che anche lui si propose per il medesimo ruolo. Anche questo venne scartato in quanto seduttore ed ingannatore degli uomini.
Trovò infine la Morte ed essendo che essa giungeva per tutti ricchi o poveri indistintamente, venne scelta per tenere a battesimo il tredicesimo figlio e fu una madrina impeccabile.
Quando il bambino diventò adulto, la Morte lo chiamò nel folto del bosco e gli fece un dono. Lo rese un ottimo medico e gli donò un erba miracolosa. Egli avrebbe visto dove la morte si posizionava vicino al paziente: se era verso il capezzale, il medico avrebbe usato l'erba per farlo guarire, ma se essa stava verso i piedi del letto, non c'era nulla da fare; la Morte lo avrebbe portato via con sè. La Morte lo avvisò di seguire alla lettera le sue indicazioni o se ne sarebbe pentito.
Il giovane medico diventò quindi molto famoso per i suoi poteri di indovinare sempre la sopravvivenza o meno del paziente.
La sua fama arrivò anche alle orecchie del re, che lo chiamò quando si ammalò gravemente.
Quando il medico visitò il paziente, la Morte era posizionata ai piedi del letto, quindi non c'era più nulla da fare. Ma il giovane pensò di poter trasgredire una volta i voleri della Morte, girò il letto in modo che la posizione di questa cambiasse e usò le sue erbe per farlo guarire. 
Il giovane venne severamente sgridato dalla Morte, che lo intimò di non disobbedire più alle sue direttive.
Capitò che poco tempo dopo anche la principessa del regno si ammalò gravemente ed anche in questo caso, la Morte si trovava ai piedi del suo letto. La principessa era così bella, ed il re l'aveva promessa in sposa al medico in caso riuscisse a salvarla, che il giovane non potè non salvarla nonostante le minacce della Morte.
La principessa guarì ma la Morte afferrò il suo figliocco e lo portò in una caverna. Qui splendevano luminose le candele della vita di ogni essere umano. Alcune erano più lunghe ed alcune più corte a seconda di quanto tempo era rimasto da vivere ad ognuno di loro. Si fermarono davanti alla candela del giovane che ormai era ridotta ad un mozzicone. Per quanto il giovane pregò la Morte di concedergli altro tempo accendendo un'ulteriore candela della vita, essa fu implacabile. Lasciò la candela consumarsi e il giovane morì.

Commento:

Lo ammetto, è un po' triste. Ma dalle fiabe dei fratelli Grimm posso sempre ricavare delle meravigliose morali di vita e quella di oggi è: Non scherzare con il fuoco oppure chi la fa l'aspetti.
Il giovane incosciente era stato avvisato di non usare le erbe sulle persone ormai segnate ma lui non solo lo ha fatto una volta, ma ben due.
Diciamo che la Morte si è dimostrata un personaggio molto giusto in questo caso. Anche se era il suo figlioccio, ha pur sempre sbagliato ed è stato punito. Non fraintendetemi, non ha commesso un crimine, anzi ha voluto salvare delle vite. Ma è come se si fosse appropriato di una "cosa" appartenente a qualcun altro.
E voi che ne pensate?

A giovedì prossimo con un altro appuntamento fiabesco ^^

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