aprile 22, 2017

Ritratto di dama - Giorgia Penzo

Eccoci qui ^^ Molti lettori in questo weekend sono andati a Milano a Tempo di Libri, sfortunatamente io ho programmato solo il viaggio per Torino il mese prossimo e quindi Milano per quest'anno salta. In ogni caso mi godrò una fiera del fumetto nei dintorni quindi vedrò ugualmente carta rilegata XD. Prima di partire però voglio condividere con voi la recensione di un libro che ho finito in settimana, sto parlando di "Ritratto di dama" di Giorgia Penzo che vi avevo segnalato qualche settimana fa.

Titolo: Ritratto di dama
Autrice: Giorgia Penzo
Anno di pubblicazione: 2017
Casa editrice: CartaCanta editore
Genere: romance fantasy

Trama: 

Parigi, notte di San Lorenzo. Seduta su una panchina di fronte alla cattedrale di Notre Dame, una misteriosa ragazza ha tutta l’aria di aspettare qualcuno. Uno studente di storia dell’arte – Guillaume – la nota da lontano, apparentemente per caso. Appena incrocia il suo sguardo ha un sussulto: è identica alla famosa Belle Ferronnière ritratta da Leonardo da Vinci, quadro a cui è molto legato. Sono estranei eppure non si comportano come tali. La complicità che li coglie sin dal primo istante li sconvolge, come se avessero vissuto mille vite insieme da qualche parte nel tempo ma nessuno dei due ne conservasse la memoria. Comincia così – quasi per gioco – la loro passeggiata attraverso la Ville Lumiere, mentre le stelle cadenti rigano il cielo. Dal cimitero di Père-Lachaise fino al cortile del Louvre – passando per gli Champs Elysées, dai giardini delle Tuileries e da un bistrot dove tutto pare essersi fermato alla Belle Époque – i due discutono di ciò di cui è fatta la vita: libri, fato, desideri, morte. Ma soprattutto d’amore. Quello di cui la ragazza non parla è il segreto che custodisce da sempre, in bilico tra il reale e l’impossibile. Chi è lei veramente? Troverà il coraggio di aprire il suo cuore a Guillaume e sfidare il destino? L’alba incombe, la scelta è vicina. Poi niente sarà più come prima.

Giudizio 4 su 5:

Questo libro è una delle migliori storie brevi (solo 152 pagine) che io abbia mai letto.
Devo ammettere che ho faticato un po' all'inizio perché sono stata un po' sopraffatta dalle minuziose descrizioni che l'autrice usa per far immergere il lettore nell'atmosfera parigina, diciamo che non me lo aspettavo data la brevità del racconto. Forse le descrizioni sono anche troppe per i miei gusti, ma alla fine del racconto è come se davvero avessi fatto un viaggio in una magica città che non ho mai visitato.

Possiamo dividere la storia in tre fasi:

Nella prima facciamo la conoscenza di Guillaume, un pittore che da sempre ha una sola donna in testa: la Belle Ferronière di Leonardo. La sogna la notte e va quasi tutti i giorni al Louvre per ammirarla e dipingerla. Accanto a Guillaume ci sono due figure femminili che sfiorano la vita dell'artista; una è Laverne l'anziana padrona di casa che ha molto a cuore il ragazzo e lo tratta come un nipote mentre l'altra è Pélagie una giovane donna molto attraente che da sempre prova a conquistare il cuore di Guillaume. Entrambe queste figure femminili non sono molto rilevanti ai fini della storia, ma danno il loro apporto facendo risaltare la passione di Guillaume per la pittura e la sua ossessione per il quadro di Leonardo.

Nella seconda parte ecco che avviene la magia. Guillaume incontra la donna dei suoi sogni la notte di San Lorenzo. Elle, così viene ribattezzata la fanciulla, è identica alla Belle Ferronière (immagine qui a destra) e il ragazzo si fionda subito da lei.
I due da subito stabiliscono una connessione, come se le loro due anime si fossero da sempre appartenute. Guillaume inizialmente è molto felice dell'incontro e porta a spasso Elle mostrandole la bellezza di Parigi, ma con l'avanzare delle ore il comportamento della ragazza è sempre più strano e le sue risposte sono sempre evasive suscitando nel ragazzo un senso di insicurezza.
Dall'altra parte Elle nasconde un grande segreto, un segreto che le sta con il fiato sul collo, che la segue in tutta la sua notte di folle amore parigino nei panni di un vecchio con un orologio in mano...

La terza fase non ve la posso raccontare perché andrei incontro a numerosi spoiler, ma in sostanza è quello che è successo dopo quella notte di San Lorenzo. La maggior parte della storia è incentrata sulla notte di discussioni e d'amore tra Guillaume ed Elle e quello che accade dopo sono conseguenze delle loro azioni che si vedono in questa terza ed ultima parte del libro.
"Ciò che desideri davvero è là fuori. Vuoi essere felice? Scopri il motivo per cui ti svegli al mattino. Quello su cui rimugini prima di addormentarti la sera. Poi inseguilo, a ogni costo. E smettila di avere paura."
Questo libro mi è piaciuto molto per le molte frasi e citazioni che vi ho trovato. L'amore, il desiderio, la disperazione di non poter ottenere ciò che si desidera e la paura di aver ottenuto proprio quello che volevamo, sono i temi principali di questo romanzo. In sostanza: l'innamoramento in tutte le sue forme. Ho sottolineato così tante frasi d'effetto e riflessive che potrei fare l'intera recensione solamente facendo delle citazioni :3
L'autrice scrive in terza persona quindi ci fa sentire sia i sentimenti di Guillaume sia quelli di Elle, quindi oltre all'amore incondizionato del ragazzo possiamo seguire anche le misteriose vicende della ragazza inseguita dall'uomo con l'orologio. Abbiamo quindi un velo di mistero che viene pian piano dissipato con il passare dei capitoli e che renderà il racconto romantico, un racconto incredibile e sovrannaturale. I due innamorati potranno davvero stare insieme per sempre o questo uomo li separerà? Leggete il romanzo per scoprirlo :3

In conclusione: un libro che mi è piaciuto molto perché è fantasioso, romantico, non stucchevole e ha delle fantastiche frasi che mi resteranno impresse nella mente. Forse ci sono state un po' troppe descrizioni dell'ambiente e alcuni personaggi secondari forse meritavano più spazio ma resta comunque un libro che mi ha colpita molto.

Dato che vi ho fatto una testa tanta con queste frasi, vi voglio riportare quella di Guillaume che mi è piaciuta di più.
"Dammi la forza di accettare che non esisti. La realtà e la ragionevolezza non mi lasciano speranze. Dammi la forza per convincermi che il mio amore per te non è altro che suggestione.
Fallo, ma non oggi.
Oggi perdonami per ciò che ho appena scritto su questo pezzo di carta. Scelgo ancora una volta di essere pazzo, e in un modo o nell'altro d'invecchiare al tuo fianco."
-fine recensione-

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