novembre 17, 2016

Die for me - Amy Plum

Secondo il mio programma settimanale da blogger, oggi sarebbe dovuta uscire la recensione di "The Queen of the Tearling" ma dato che ho finito da qualche ora Die for me di Amy Plum, ho sentito subito l'impulso di scrivere la recensione di quest'ultimo. La recensione che avevo programmato per oggi sarà solo posticipata ^^ Quella che troverete di seguito sarà una recensione breve (spero) scritta molto di getto.

Titolo: Die for me
Titolo originale: Die for me
Serie: Revenants #1 
Autrice: Amy Plum
Anno di pubblicazione: 2014
Casa editrice: DeAgostini Libri
Genere: YA, fantasy

Trama:

Mi chiamo Kate, ho sedici anni e ho visto morire i miei genitori in un terribile incidente d’auto. Da quel momento niente è più stato come prima. All’improvviso, mi sono ritrovata con il cuore infranto e la vita impacchettata in una valigia, costretta a lasciare tutto per trasferirmi a casa dei miei nonni. A Parigi. E lì ho incontrato Vincent. Bello, misterioso e spaventosamente affascinante, Vincent Delacroix è apparso dal nulla e ha sconvolto il mio mondo. Di nuovo. 
Perché Vincent non è un ragazzo come gli altri. Dietro ai suoi occhi blu come il mare si nasconde un segreto che affonda le radici nella notte dei tempi. Un segreto che lo costringe a mettere in pericolo la sua vita ogni giorno, per sempre. Così, proprio ora che le cose sembrano andare finalmente per il verso giusto, mi trovo davanti a una scelta difficilissima: devo proteggere ciò che ancora rimane della mia esistenza – e della mia famiglia – oppure rischiare tutto… per un amore impossibile?


Giudizio 1,5 su 5:

*musica tetra* Lo sapete, in linea generale fatico a dare voti così bassi. Per me la scala di valori è compresa tra 2 e 5, ma certe volte incorro in libri davvero che non posso salvare.

La protagonista della storia è la giovane Kate, trasferitasi a Parigi dai nonni insieme a Georgia la sorella. Le due ragazze hanno subito la perdita dei genitori e stanno cercando di superare il lutto in maniera del tutto opposta. Georgia esce sempre fuori la sera, mentre Kate spesso si rintana in casa con il naso tra i suoi amati libri. Un giorno però, Kate decide di uscire e di fermarsi a leggere in un caffè parigino e qui, a pochi tavoli di distanza incontra lo sguardo del misterioso Vincent. Per entrambi da subito scatta qualcosa.
Al loro primo appuntamento ufficiale accade una cosa terribile: uno degli amici di Vincent, Jules, viene investito da un treno nel tentativo di salvare la vita ad una persona. Kate è sconvolta mentre Vincent sembra stranamente calmo. Qualche giorno dopo, misteriosamente Kate rivede Jules miracolosamente vivo e le viene rivelato il segreto di Vincent e dei suoi amici.
Loro sono dei Revenant, ovvero dei redivivi. Durante la loro esistenza da umani, hanno sacrificato la loro vita per salvare la vita di qualcun'altro e questo gesto li ha portati a resuscitare tre giorni dopo. Da quel momento sentono un impulso di continuare a salvare delle vite e ogni volta che muoiono, si risvegliano sempre tre giorni dopo alla stessa età che avevano quando sono morti la prima volta. Sono circa degli angeli custodi/zombie protettori dell'umanità. Non dormono mai, ma ogni mese per tre giorni il loro corpo cede ed è come se fossero morti davvero, per poi ritornare in forma come prima.
Purtroppo però non ci sono solo Revenant buoni, ma ci sono anche i cattivi, resuscitati dopo essere morti ed aver sacrificato la vita di altri, una sorta di compensazione divina...
Kate e Vincent sono attratti l'uno dall'altra, ma riusciranno a vivere la loro storia d'amore e continuare a salvare vite?

Ecco, come sempre vi ho ampliato la trama offerta dalla quarta di copertina. Ora veniamo alle motivazioni che mi hanno spinto a non-amare questo libro.
  • In primis l'amore istantaneo fra i due protagonisti, o meglio, il sentimento immediato che nasce in lei solo per aver scambiato un'occhiata veloce con Vincent. Posso anche passare sul fatto che Kate noti la sua bellezza, ma da qui ad esserne innamorata senza alcun motivo valido, ne passa di acqua sotto i ponti.
  • Secondo punto. Le descrizioni dei personaggi e dei luoghi sono davvero carenti o inesistenti. Ho trovato questo libro estremamente superficiale e banale. In generale tutto il romanzo è troppo semplicistico e sembra scritto da una ragazzina.
  • Terzo punto. I protagonisti, sia Vincent che Kate sono in generale due personaggi che mi hanno messo molta tristezza. Kate è molto insicura e sta ancora soffrendo per la perdita dei genitori. A causa di ciò risulta un personaggio veramente fastidioso e debole. Ogni due righe o piange o si fa dei viaggi mentali sul fatto che Vincent è un figo e lei così così.
    Vincent dal canto suo sembra spavaldo e convinto, ma non appena c'è un accenno di rottura, si ritira nel suo guscio, diventa uno stalker nascosto di Kate e va in uno stato di depressione. Sei una creatura di quasi ottant'anni e subisci ancora l'effetto degli ormoni adolescenziali?
    Veramente i due protagonisti non mi sono piaciuti per niente e non maturano molto nel corso dell'avventura, o almeno questa è stata la mia impressione.
    Gli altri Revenant sembrano essere molto più interessanti, ma (tornando al punto secondo) per niente approfonditi.
  • Ultimo punto il clou del racconto, ovvero la battaglia tra Revenant buoni e cattivi, che il lettore non vedrà mai. Mi spiego: tutti i Revenant buoni vengono attirati in una trappola e Kate finisce sola a difendere il corpo di Vincent. Vedremo entrambi i combattimenti? No, solo quello di Kate.
Non ci sono solo punti negativi in questo romanzo. Diciamo che la storia dei Redivivi che proteggono l'umanità è molto bella. Un tema originale che poteva essere sviluppato molto bene, ma che purtroppo non è bastato a dare al romanzo qualcosa su cui potersi reggere.
Ho voluto tantissimo questo libro, cercato e ricercato in vari siti di scambio libri finchè non sono riuscita a scambiarlo ma purtroppo mi sono ritrovata tra le mani un libro che non mi ha lasciato nulla, in cui non sono riuscita ad immergermi. É stata una lettura abbastanza noiosa e difficile da completare. Non posso che dare una tazzina e mezza, in cui quel mezzo punto lo assegno per l'originalità del tema zombie-guardiani. Per il resto, spero di dimenticare presto questo romanzo e sperare nella prossima lettura. Se leggerò il seguito? Non credo ma mai dire mai..

Concludo con una citazione carina a tema redivivo:
"Se questa la chiami vita. Non è altro che un compromesso. Mi comporto come una sorta di angelo custode votato alla morte, e in cambio ottengo una versione contorta dell'immortalità."

-fine recensione-


Nessun commento:

Posta un commento