settembre 16, 2016

Pordenonelegge 2016 - Giorno 3

Buongiorno a tutti!
Dopo la giornata di ieri, sto risentendo degli effetti del poco sonno, del tempo in coda e delle ore di lezione sui libri. Diciamo che il mio programma originale prevedeva un incontro alla mattina e due incontri al pomeriggio. All'ultimo momento ho deciso di saltare due eventi che avevo previsto nel pomeriggio e fare solo mezza giornata di fiera del libro, aggiungendo però un secondo evento alla mattina.
Ho preso la macchina e ho dovuto girare un po' per trovare parcheggio, ma alla fine anche se un po' in ritardo è iniziata la mia breve terza giornata a Pordenonelegge.


Inizialmente avevo puntato un incontro intitolato "Fantascienza? Science Fiction?" che parlava di quindici racconti fantascientifici scritti sotto pseudonimo da Primo Levi nel 1966. Essendo molto in ritardo ho deciso invece di fermarmi all'incontro sul Cyberbullismo tenuto da Teo Benedetti e Davide Morosinotto.
Il loro libro si intitola "Cyberbulli al tappeto" e fa capire ai ragazzi quali pericoli corrono navigando ogni giorno in rete e come difendersi dai suoi pericoli.
È stato un incontro carino rivolto agli studenti più grandi delle elementari e delle medie. Sono rimasta sorpresa di quanto siano piccoli i bambini che interagiscono con i social network... personalmente ricordo di essermi iscritta al mio primo social, ovvero Netlog, solo ai 17 o 18 anni XD
L'incontro non è stato semplicemente la presentazione del libro ma soprattutto della creazione con un dialogo con i ragazzi, infatti Teo continuava a girare tra le file dei ragazzi per sentire le opinioni sugli argomenti trattati.
Alcuni elementi che riportano nel loro libro sono:

1. La rete non ha un tono: se due persone parlano, riescono a capire dal tono della voce come bisogna interpretare quella determinata frase, se in modo serio o scherzoso. Nel web o comunque attraverso la messaggistica generale, per quante emoticon si mettano, non è sufficiente per replicare l'espressione del tono di voce.
2. Le persone che guardano le cose postate, non sempre vedono quello che noi vogliamo mostrare: si è fatto l'esempio di una persona che aveva postato la foto della sua partenza per le vacanze e i ladri, grazie alle informazioni carpite dal profilo di questa persona, le hanno svaligiato casa.
3. La rete è eterna: purtroppo noi grandi lo sappiamo molto bene che quando inseriamo un dato sensibile o una foto all'interno di una rete viene immagazzinata e per quanto tu possa poi cancellarla, da qualche parte potrebbe esisterne una copia.

Si è parlato un po' di facebook  e di PokemonGo fino ad arrivare all'argomento clou dell'incontro ovvero i bulli.
Una volta il bullo che se la prendeva con i più sfigatelli nell'orario di pausa da scuola mentre adesso i cyberbulli sono molto più subdoli. Possono raggiungere sempre il bersaglio delle loro cattiverie 24 ore su 24, 365 giorni l'anno e soprattutto sono protetti da uno schermo. Il cyberbullo non agisce direttamente faccia a faccia con la sua vittima, ma spesso si nasconde.
Ecco il perchè di una piccola giuda su come gestire ed eliminare il fenomeno dei cyberbulli.
Il tempo a disposizione non era molto e gli interventi dei ragazzi sono stati parecchi, specialmente quando si è parlato di PokemonGo, ma è stato un incontro molto positivo e mi è piaciuto molto il mondo in cui la coppia Benedetti-Morosinotto ha gestito l'incontro.

Finito l'incontro ho aspettato nel chiostro della biblioteca la dolcina Barbara del blog La Valle dei sogni per l'incontro con Elisabetta Gnone, madre delle W.I.T.C.H., Fairy Oak e Olga di carta.
Siamo andate quasi subito incontro all'autrice per avere un autografo e Barbara ha presentato un suo lavoro per il libro di Olga, andatevelo a vedere perché è bellissimo e visto dal vivo lo è ancora di più :3 (link qui).

Sto cominciando a credere di avere un rapporto un po' sfigato con Olga di carta...
L'incontro non l'ho apprezzato totalmente in quanto la presentatrice non mi è piaciuta particolarmente. Ogni tanto mentre parlava perdevo il filo del discorso e mi perdevo tra i miei pensieri anche se dovevo stare attenta e prendere appunti da trascrivere poi nel blog XD
Inoltre molti dei ragazzi presenti non avevano letto il libro, quindi è stato difficile per loro fare domande, come invece è successo nell'incontro di ieri di Morosinotto.
In ogni caso quando Elisabetta ha cominciato a parlare del libro ha detto delle cose molto interessanti che hanno in parte soddisfatto le mie curiosità sul libro ma anche oltre.
Nella prima parte dell'incontro si è parlato un po' di Fairy Oak, una saga che non ho ancora letto, in cui si parla di equilibrio tra creazione e distruzione e il rapporto di uomo e natura, quando ancora era quest'ultima ad avere la supremazia.

Per quanto riguarda Olga di carta, Elisabetta ha spiegato come il libro può collegarsi all'argomento del bullismo. Di come in Olga di carta si senta al di fuori del gruppo e intraprende un viaggio perchè è incapace di accettare di essere diversa.
Durante il viaggio che intraprende la bimba di carta riesce a conoscere sè stessa e ad accettarsi così com'è e anche a riconoscere ed accettare le diversità degli altri (come il colore di pelle di Melo, appena accennato quindi anche il tema del razzismo).
L'autrice, rispondendo alle domande dei ragazzini, ha dato una serie di informazioni, che riporterò  in forma brevissima :3

  • Olga è un nome dato di getto che doveva essere provvisorio. Al momento però di scegliere il nome definitivo, nessuno è riuscito ad immaginarsi un'Olga con un nome diverso. 
  • Stessa sorte per il cognome Papel (carta in spagnolo). Era nato spulciando tra le possibili traduzioni dei nomi in via provvisoria, ma poi come per il nome è rimasto anche in via definitiva.
  • La parte preferita dell'autrice è il dialogo Perchè io sto in aria di Melo
  • Tomeo originariamente doveva essere davvero un uomo, ma l'autrice è stata ispirata da una scultrice francese che voleva assolutamente inserire nel libro. Questo le ha dato l'idea di un barbiere donna che ha conservato il nome maschile del precedente barbiere.
  • I disegni papercut non sono fatti a computer, ma sono reali. Nella pagina del libro si possono trovare i video di come sono stati creati
  • La fiaba di Olga ricorda molto Pinocchio per il modo in cui il protagonista vuole diventare un bambino vero. Olga, però, quando ha intrapreso il viaggio si sentiva emarginata e voleva entrare nel branco diventando normale, ma durante il cammino scopre di piacersi così com'è e di poter entrare nel gruppo anche rimanendo sè stessa.
  • Elisabetta non si ispira a qualche scrittore, ma sente l'influenza dello stile dei libri che sta leggendo sul suo. 
  • Attualmente sta pensando ad un seguito per le avventure di Olga
  • Tra tutti i personaggi del libro, Elisabetta si sente rappresentata da Olga per il suo sentirsi un po' a disagio in un gruppo. Una condizione che tutti gli esseri umani prima o poi hanno nel corso della loro vita.

Per fortuna mi ero fatta autografare il libro prima dell'incontro perchè verso le 12.20 ha cominciato a gocciolare e quindi mi sono dovuta fiondare verso la macchina dato che mi mancava l'ombrello XD
Avrei voluto farle molto domande dopo l'incontro ma purtroppo la pioggia ha vinto su di me.

Quindi eccoci qui, davanti ad una tazza di thè fumante a scrivere e riposare in attesa di riprendere i miei incontri domani :3

3 commenti:

  1. Nuuu che carina che sei! Grazie mille per i complimenti! *^* E per avermi convinta ad incontrare la Gnone prima dell'incontro perché dopo è stata assalita dai bambini xD comunque non ti sei persa nulla dopo che te ne sei andata perché sono corsi tutti a ripararsi sotto i portici e l'incontro è finito xD

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    1. Grazie a te :3 è stata una bellissima esperienza ^^ conterò i giorni che mi separano all'edizione del prossimo anno, sperando che ci siano altri ottimi autori :3

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