settembre 14, 2016

Pordenonelegge 2016 - Giorno 1

Ebbene eccomi giunta a questa nuova avventura. Quest'anno 5 giorni di maratona per me alla Pordenonelegge. 5 giorni in cui potrò conoscere autori importanti, autori che mi hanno incuriosito e farmi un'idea di argomenti che di solito non tratto.
Ma procediamo con ordine e facciamo il riassunto di questa mia prima giornata a Pordenonelegge.


Come prima cosa ho fatto tappa in libreria e ho comprato Flawed di Cecelia Ahern.. non so se riuscirò a leggerlo per domenica, ma farò del mio meglio per farmi un'idea complessiva e prepararmi all'incontro con l'autrice :3

Ho saltato un paio di primi incontri che mi interessavano per essere puntuale alle ore 10.00 in sala stampa a ritirare il mio accredito. Ero veramente molto emozionata e credo di essere uscita dalla sala con un enorme sorriso sul volto neanche fossi il Gatto del Cheshire.
Come prima cosa, mi sono fiondata ad uno shop a prendere la borsa di quest'anno davvero carinissima con due enormi occhi di gatto gialli su sfondo nero... nei prossimi giorni magari allegherò la foto XD Sono stata previdente in quanto è cosa nota che le borse sono i primi gadget presi d'assalto ed ho voluto accaparrarmene subito una :3.

Fatto ciò ho fatto due passi in centro e ho osservato il lavoro di allestimento dell'enorme tendone in Piazza XX Settembre dove tutte le case editrici possono vendere i loro libri. Stamattina era ancora tutto in preparazione, ma erano soltanto le prime ore della manifestazione :3
Mentre passeggiavo ho avuto due incontri; uno bello ed uno un po' meno. Quest'ultimo l'ho avuto con un autore che, vedendo il mio cartellino, mi ha fermata per strada chiedendomi se volevo comprare il suo libro. Io gli ho chiesto subito che genere scriveva... in realtà non l'ho capito bene, ma credo che sia uno di quei libri un po' metaforici / moralisti per intenderci. Non ho niente da ridire su questi libri ma dato che leggo e recensisco al 95% solo fantasy non me la sono sentita di leggerlo... non vi dico le cose che mi ha detto solo perchè sono un'amante del fantasy. Detto questo ho salutato ed ho proseguito per la mia strada dove una dolcissima bambina in gita con l'asilo mi ha sorriso e salutata. Bellissima e tenerissima bambina che mi ha fatto dimenticare il signore di poco prima <3

Ma veniamo a noi. Il primo incontro a cui ho partecipato è stato una lettura animata per le elementari. Il titolo era Buon Compleanno Rohal Dahl!, in quanto se questo autore fosse ancora vivo, avrebbe compiuto ben 100 anni.
Non è stata una semplice lettura, ma una vera e propria gara a chi ne sapeva di più su Rohal Dahl, capitanata da Giorgio Scaramuzzino.
All'inizio della lettura, ogni classe ha eletto un bambino in rappresentanza e durante tutto il racconto sono state rivolte ai giovani lettori delle domande.
Il racconto inedito era composto da parti di altri racconti di Dahl e i bambini dovevano riuscire a riconoscere da che libro era stato tratto. Passando da "Il grande ascensore di cristallo" a "Le streghe" a "Gli Sporcelli", "Il GGG" e tanti altri.
Una bellissima ed assolata mattinata in compagnia di Rohal Dahl, che attraverso la magnifica ed espressiva voce di Giorgio ha saputo incantare sia i piccini che tutti gli adulti presenti nel chiostro della biblioteca.

Qui a sinistra potete ammirare una parte del chiostro e tanti cappellini gialli dei bambini che hanno partecipato all'evento. Ci sono alcune sedie vuote in quanto era mezzogiorno circa ed il sole batteva abbastanza forte, quindi alcuni bimbi si sono spostati verso l'ombra. 
In ogni caso anche il fatto di vedere tutte queste teste colorate di giallo è stato abbastanza suggestivo e carino :3

Dopo di questo pausa pranzo per poi riprendere nel tardo pomeriggio. Il titolo della conferenza era"La banca e il ghetto. Una storia italiana" dall'omonimo libro del Professor Giacomo Todeschini. Si tratta di un tema che mi ha ispirato nonostante sia abbastanza impegnativo. 
Mi sono avvicinata a Palazzo Gregoris intorno alle 16.20 e c'era già un bel po' di coda per l'incontro che sarebbe iniziato alle 17.00. Pensavo che molti avrebbero puntato su Dacia Maraini snobbando questo incontro, ma eravamo in molti anche ad attendere La banca e il ghetto. Verso le 16.45 con calma gli angeli hanno fatto entrare le perone in coda poche per volta e quando l'incontro è cominciato, tutte le sedute erano occupate e molte persone sono addirittura rimaste in piedi ad ascoltare. Sempre i gentilissimi angeli, hanno distribuito alle persone in sala un piccolo foglio con una biografia dell'autore e la trama del libro.

Giacomo Todeschini insegna Storia medievale nell'Università di Trieste ed è autore di moltissimi libri storici. "La banca e il ghetto" è il suo ultimo romanzo edito da Editori Laterza (QUI la scheda libro).

La banca e il ghetto sono due invenzioni italiane. Nel 1516 veniva fondato il ghetto di Venezia. Negli stessi anni, sempre in Italia, si assisteva alla nascita di un nuovo modello finanziario, destinato a grandi fortune: la banca pubblica. Questa coincidenza non è casuale. La banca e il ghetto sono le due costruzioni complementari di una modernità che riconosce nella finanza l’aspetto più efficace del governo politico. La banca diventa in Italia, tra Medioevo e Rinascimento, un’invenzione strategica grazie alla quale le oligarchie cristiane al potere (dagli Sforza ai Gonzaga ai Medici, dal papa alle élites di Venezia o Genova) controllano direttamente lo spazio sociale che dominano. Si crea così la possibilità di indicare come economia ‘dubbia’ quella in cui operano gli ‘infedeli’. Il prestito a interesse e le attività economiche affidate dai governi agli ebrei sono derubricate ad attività minori e non rappresentative dell’economia ‘vera’ degli stati. Questo percorso conduce alla delegittimazione progressiva della presenza ebraica in Italia e culmina con l’istituzione dei ghetti.

Detta così sembra veramente pesante, ma il professor Todeschini mentre presentava il libro è stato veramente molto chiaro e avvincente. Mi sembrava di essere tornata sui banchi di scuola ed istintivamente ho cominciato a prendere appunti su questo argomento.
Il libro è nato principalmente per una coincidenza notata dal professore: tra il 1516 e il 1580 i Monti di Pietà sono diventate ufficialmente delle banche, mentre nello stesso periodo ci sono state le aperture dei ghetti. Coincidenze? Assolutamente no.
Un breve riassunto di quello che ho capito dalla lezioncina di storia:
Nel XIV secolo in Italia vennero "invitati" gli Ebrei ad occuparsi dell'erogazione di prestiti con i classici banchi dei pegni.
La situazione rimase stabile fino alla metà del 1400, periodo in cui il governo italiano decise di volere il controllo sul flusso di denaro dei prestiti. Vennero così istituiti i Mondi di Pietà ed iniziarono a ghettizzare gli Ebrei, finchè nella prima metà del 1500 queste istituzioni divennero a tutti gli effetti delle banche.
Il libro in pratica analizza tutti i fattori politici ed economici che nel periodo dal 1300 alla metà del 1500 hanno portato alla creazione delle banche e dei ghetti. Un tema molto particolare ma che mi ha affascinato.


A destra potete ammirare la sala dell'incontro :3


Sala piccola ma accogliente, situata in un meraviglioso palazzo storico che non avevo ancora avuto modo di visitare.

Per la giornata di oggi ho concluso. Lo so, è stata una giornata con soli due eventi per me, ma era solo il primo giorno. Domani se tutto va secondo i piani, ho ben cinque incontri in programma e spero di riuscire a farli tutti dato che un paio sono molto vicini come orario.
Per stasera è tutto, vi aspetto di nuovo nel mio blog domani (molto più tardi perché avrò un incontro alle 21.00 domani sera) e se volete seguirmi in diretta cercherò di postare il più possibile su Twitter.



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