settembre 25, 2016

Il libro del domani - Cecelia Ahern

Avrei dovuto pubblicare questa recensione prima di Pordenonelegge, ma ho avuto moltissime cose da preparare in vista del festival quindi ve la propongo adesso.
Ho deciso di prendere un libro di Cecelia prima del suo arrivo a Pordenonelegge in quanto sapevo di non poter leggere Flawed e farne la recensione prima dell'intervista con l'autrice dato che è uscito il 13 settembre e casualmente coincideva con l'inizio della manifestazione. 
Mi sono quindi recata i primi giorni di settembre da una delle mie biblioteche di fiducia, intenzionata a prendere P.S. I love you, il romanzo che l'ha resa celebre in tutto il mondo. Purtroppo sono arrivata troppo tardi ed il libro era già in prestito (ed ero sicura di aver controllato la mattina stessa della sua disponibilità...) quindi ho dovuto ripiegare su un altro dei titoli disponibili. L'occhio mi è caduto sulla copertina e la trama de "Il libro del domani", così almeno sono riuscita a leggere un'opera di Cecelia prima del Cecelia-Day (cliccare QUI per leggere l'intervista a Cecelia Ahern). 
Bando alle ciance, veniamo al libro e alla mia recensione.

Titolo: Il libro del domani
Titolo originale: The book of tomorrow
Autrice: Cecelia Ahern
Anno di pubblicazione: 2010 
Casa editrice: Rizzoli Editore 
Genere: romanzo, YA


Trama:

Tamara Goodwin è una diciassettenne che ha appena subìto una grave perdita: suo padre, importante uomo d'affari, si è suicidato lasciando alla moglie e alla figlia un pesante debito. Per poter ripagare questo debito alle due donne viene preso tutto quello che avevano e sono costrette a trasferirsi dagli zii in un isolato paesino.
La madre di Tamara cade in uno stato di depressione e la ragazza fatica ad abituarsi a questa nuova situazione di povertà ed insicurezza. Prima era una ragazzina ricca e viziata, mentre ora è un'adolescente che ha perso il padre e si deve prendere cura della madre cercando un modo per superare da sola il trauma della perdita di tutto ciò che aveva.
Un giorno bussa alla sua porta Marcus, un affascinante giovane ragazzo con la sua biblioteca ambulante. Sfogliando tra le varie copertine Tamara trova un libro misterioso senza titolo o autore e chiuso con un lucchetto e decide di prenderlo con sè.
Grazie all'aiuto di suor Ignatius riesce ad aprirlo ma scopre con rammarico che tutte le pagine sono bianche, finché un giorno per magia qualcosa appare...


Giudizio 4 su 5:

Primissima cosa... Perché e dico perché cambiare una così stupenda copertina? Prima o poi intraprenderò una guerra contro tutte le case editrici che cambiano la meravigliosa copertina originale del libro. Ma guardatela qui a destra, così viola e sbrilluccicosa, con quel non so che di affascinante e magico. Chi mai si sognerebbe di cambiare un design così bello? A quanto pare la Rizzoli.

Inoltre leggendo la trama sulla quarta di copertina mi sono resa conto che un piccolissimo dettaglio era sbagliato. La trama dice: "durante una delle sue passeggiate al misterioso castello di Kilsaney, si imbatte in una bizzarra biblioteca ambulante". No.. non era a fare una passeggiata al castello, ma a casa a curiosare fra un vecchio album di fotografie degli zii. Ma chi ha scritto la quarta di copertina ha letto il libro?  I dubbi cominciano a sorgermi...

Dopo questa piccola e breve digressione sull'edizione italiana del libro, veniamo al contenuto delle pagine de "Il libro del domani".

La scrittura è molto semplice e fluente con descrizioni dell'ambiente non eccessive. La narrazione è vista in prima persona da Tamara e riusciamo quindi ad entrare bene a fondo nei suoi pensieri.
Per tutte le caratteristiche che ho appena elencato sopra, la lettura risulta scorrevole e ci si mette pochissimo tempo a finire il romanzo.
All'inizio abbiamo una Tamara spenta e molto riflessiva ma che comunque ci fa intuire che sotto alle ceneri della sua distruzione c'è ancora un bel fuoco che aspetta solo di essere ravvivato.
Piano piano, in modo che neanche il lettore se ne rende effettivamente conto, comincia a riacquistare sicurezza. Una sicurezza che stavolta non è data dal potere dei soldi di papà, ma una sicurezza data dalla sua personalità e da una maturazione del personaggio.
Il ritmo del libro risente di questo cambiamento, infatti da un semplice romanzo riflessivo si trasforma in un mistery nel quale Tamara cercherà di investigare sui segreti degli zii e sul castello di Kilsaney fino ad arrivare ad un emozionante finale. Il ritmo da metà libro in poi accelera moltissimo fino ad arrivare all'illuminazione della protagonista.

Passiamo ora a dire qualcosina in più sui personaggi principali:

Tamara: è una ragazza che intraprende un viaggio di maturazione e di scoperta di se stessa. Passa da una ragazzina viziata e capricciosa ad una persona che riesce a comprendere gli sbagli del suo passato e a migliorare la sua persona. Molto dolce ma anche testarda e curiosa, infatti vuole a tutti i costi scoprire i segreti che sua zia Rosaleen cerca di nascondere.

Marcus e Weseley: i due ragazzi che si contendono le attenzioni di Tamara. Il primo all'apparenza è il classico bravo ragazzo dolce e colto mentre il secondo è il boss di una banda di ragazzi locali con molte ragazze che gli ronzano attorno. Sono tutti e due ben caratterizzati e rappresentano un ideale di ragazzo ben preciso, ma alla fine della storia le carte cambiano ed entrambi rivelano dei lati nascosti delle loro personalità. Chi vincerà in questa lotta per il cuore di Tamara?

Rosaleen: questa donna che pulisce e cucina in continuazione, sembra sempre sorridente ma a cui piace imporre le proprie regole. Fin dal primo momento i suoi comportamenti sono sembrati strani a Tamara ed è per questo che dubita di lei e comincia ad indagare sul suo passato.

Suor Ignatius: dolce vecchina che fa da mentore a Tamara, è uno dei miei personaggi preferiti del libro. Una suora tutto sprint con una passione per l'apicoltura che la sa molto lunga. Cerca di aiutare Tamara a fare luce sul passato del castello e dei suoi abitanti ma in qualche occasione la ragazza non la ascolta del tutto. Solo alla fine si renderà conto che molte delle risposte che cercava erano proprio sotto il suo naso e suor Ignatius le aveva già fornito tutte le risposte.

La parte migliore di questo romanzo è la magia che Cecelia ha inserito nel magico libro dalle pagine bianche. Ebbene sì, il libro non è un semplice ammasso di fogli, ma un oggetto magico che di giorno in giorno si riempie di parole. Queste parole sono scritte da Tamara stessa... ma il giorno successivo. In pratica quando la ragazza legge il libro scopre che su di esso vengono riportati gli eventi che  le succederanno il giorno dopo, da qui ovviamente il titolo del romanzo "Il libro del domani".
All'inizio Tamara è incredula di questa scoperta, ma piano piano si rende conto che tutto quello che predice il libro/diario diviene realtà. Ora vi chiedo: sapendo che il libro descrive esattamente cosa succederà, seguireste quello che c'è scritto o cambiereste il corso degli eventi?
Tamara sperimenta entrambi questi scenari e alcune volte l'hanno portata ad un passo dallo scoprire la verità sui segreti di Rosaleen e alcune volte l'hanno portata in grossi grossi guai.

Il libro mi è piaciuto molto perché è scritto ottimamente ed ha quel tocco di magia che mi ha fatto un po' ricordare un libro di Sarah Addison Allen intitolato "Il giardino dei raggi di luna". Entrambi questi libri hanno una particolarità ovvero sono dei romanzi rosa, ma con un leggero tocco di magia che li rende speciali. Diciamo che è il mio modo per avvicinarmi ai romanzi rosa puri che fatico a leggere XD

Voi direte, perché allora non hai dato il massimo dei voti a questo libro se ti è piaciuto così tanto?
Perché ho apprezzato tutto il ritmo generale del racconto ma in alcuni punti specifici avrei preferito un approfondimento. E detto tra noi in un primo momento ho sperato nell'amore di Tamara per *coff coff* poi in realtà sceglie in modo diverso.
Inoltre la fine mi aveva un po' deluso in quanto dopo aver messo ordine nel parapiglia generale, speravo in un lieto fine ben definito, invece dopo il caos degli ultimi capitoli tutto viene liquidato abbastanza in fretta.
In realtà poi facendo l'intervista con Cecelia ho capito il perché di questo finale lasciato un po' in sospeso, in una delle risposte che lei ha dato in sala stampa a Pordenonelegge:
"Non credo nel convenzionale lieto fine, mai, in nessuno dei miei romanzi. Per me il lieto fine è quando il personaggio raggiunge la speranza. Ovvero quando si alza la mattina e pensa: sì posso affrontare la giornata oggi."
Infatti il libro finisce con queste semplici parole: Grazie per aver letto la mia storia. Scriverò ancora domani.
Il che significa che Tamara ha trovato veramente la voglia di vivere e di scrivere la sua storia una pagina alla volta.

Vi lascio non con una citazione del libro, di quelle potete trovarne a bizeffe in internet, ma con uno degli ultimi ringraziamenti dell'autrice a fine libro:
Ai librai, per il vostro incredibile contributo. Ne "Il libro del domani" esprimo la mia convinzione che i libri siano magici, che contengano qualche dispositivo capace di attrarre il lettore giusto. Sono i libri a scegliere i propri lettori, non il contrario. E i librai sono coloro che permettono questo incontro.

-fine recensione-

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