gennaio 07, 2016

Farfalle Nere - Tara Bray Smith

Come avevo anticipato nell'ultimo Castle of Hearts, ho scelto il libro farfalle nere, per il titolo interessante, la trama che prometteva bene e una frase sulla copertina: "Sarà irresistibile per chi ha amato Twilight di Stephenie Meyer".
Io ho amato la saga di Twilight e qualunque libro usi una premessa come questa per pubblicizzare il libro, già parte male con me. In ogni caso ho voluto dare una chance a questo libro e il risultato lo scoprirete fra poco.

Titolo: Farfalle Nere
Titolo originale: Betwixt
Autrice: Tara Bray Smith
Anno di pubblicazione: 2008
Casa editrice: Mondadori editore

Trama: 
Siamo a Portland, una normale cittadina, dove si nascondono dei ragazzi speciali. Nix è scappato dall'Alaska e vede delle aure attorno alle persone. Quando queste aure appaiono le persone alla fine muoiono e Nix è spaventato da questo suo potere.
Ondine, invece vede dei disegni prendere vita  e la sua vita viene sconvolta quando con la sua amica Morgan organizza una festa alla quale però gira una strana sostanza chiamata polvere. Moth e Bleek sono due spacciatori di polvere che non si sopportano e la presenza di entrambi a quella festa crea un sacco di problemi. Il vero cambiamento, però avviene ad un misterioso rave nei dintorni di un vulcano spento. Qui la vita di Ondine, Nix e Morgan viene connessa per sempre a Moth e Bleek. I tre ragazzi sono in realtà entità simili alle fate e saranno costretti a fare i conti con i loro poteri e a prepararsi per l'abbandono dei loro corpi mortali.

Giudizio 0,5/5
Sì, avete letto bene: 0,5. Questo è stato ufficialmente il libro peggiore che io abbia mai letto e non lo consiglierei a nessuno. Ho fatto tantissime note vocali su questo libro perché ci sono tantissimi punti che mi hanno dato su i nervi e ora cercherò di mettere un po' di ordine per fare una recensione chiara.

La scrittura vuole essere ricercata ed elaborata, ma non ci riesce. Il libro è narrato in terza persona, seguendo però i punti di vista dei protagonisti principali e all'interno dei capitoli si intervallano i vari pensieri dei diversi soggetti. Purtroppo c'è confusione sull'ordine cronologico con cui si svolgono i fatti, perché si passa da una voce narrante all'altra e ognuna racconta la sua versione ma in un lasso di tempo non ben identificato.
Come se non bastasse all'inizio del racconto vengono introdotti quasi tutti i personaggi senza troppe spiegazioni e il lettore si trova abbastanza confuso e spesso ci sono descrizioni a cui non si riesce ad attribuire un soggetto preciso dato che si accavallano una con l'altra.
Tutta la storia in generale è scritta in modo confuso e ci sono anche delle descrizioni inutili che non servono assolutamente a nulla ai fini della storia. Dato che queste parti superflue sono anche le parti scritte un po' meglio io mi sono chiesta: Concedere più precisione e cura nella trama principale faceva così tanto male?
Alcuni dialoghi poi sono incomprensibili e ve ne voglio fare un esempio: 
Ondine: Pronto? Appena in tempo
Morgan: Già, l'hai scampata bella...
Non so se attribuire la colpa alla traduzione o all'autrice stessa per questi dialoghi discutibili.

I personaggi. Se all'inizio reputavo i personaggi un po' antipatici, a fine del libro posso confermare che sono veramente dei personaggi egoisti, voltagabbana ed estremamente sgradevoli. Nessuno sta dalla parte dei "buoni" e ognuno pensa sempre e solo a sé stesso.

Morgan sembra una sociopatica per tutto il libro. Ha problemi di autostima, si sente sempre inferiore e quindi cerca sempre di mostrarsi al meglio, ma nel senso negativo del termine. Ha una doppia faccia tremenda perché un attimo prima Neve e Ondine sono le sue migliori amiche, alla pagina dopo si scopre in realtà che loro le fanno solo comodo come amiche temporanee. Le odia e le invidia profondamente per tutto il libro..
Lo stesso comportamento lo tiene con la madre e con suo fratello. 
Non è un personaggio fondamentale e non capisco perché venga messa tanto in risalto nel libro, quando nella parte clou del racconto non ha un ruolo.

Nix, un personaggio inverosimile. Ha solo diciassette anni eppure sono anni che viaggia da solo, Trova lavori occasionali, si mantiene ed ha pure il vizietto della polvere per attenuare i suoi incubi e non pensare alle auree di morte attorno alle persone. Nix sembra un personaggio carino all'inizio, ma che si rivela egoista e un po' squilibrato come gli altri.
Ci sono tre settimane in cui Nix e Ondine dormono sotto lo stesso tetto, provano attrazione uno per l'altra ed entrano in sintonia mentale... Però poi al rave che cambia tutto, loro due vanno là assieme con la macchina di lei. Durante il rave, Nix abbandona Ondine nel momento di maggiore confusione per fare indagini per conto suo e poi, ciliegina sulla torta, alla fine prende la macchina e torna a casa con un'altra ragazza lasciando Ondine da sola in mezzo al casino... Ma sì può? 

Ondine: forse l'unico personaggio di poco salvabile. La ragazza è stata lasciata a Portland mentre i genitori si sono trasferiti a Chicago per il lavoro del padre e quando scopre di essere una "fata" reagisce in modo normale, ovvero torna a casa (incavolata a ragion veduta dopo l'abbandono di Nix al rave) e chiama i genitori per andare da loro. 

La storia in sè... è un disastro. Neppure quella è salvabile.
Diciamo che ci sono due occasioni principali che sono il fulcro della storia: la festa e il rave.
Queste due occasioni che all'interno del libro dovrebbero essere un po' chiarificatrici e tirare le fila dell'intero racconto, sono veramente difficili da comprendere, forse per i vari punti di vista dei personaggi, forse per l'incapacità dell'autrice di scrivere un racconto lineare e chiaro.
Addirittura quando ai ragazzi viene raccontata la verità al rave, ad ognuno vengono dette cose diverse. Le spiegazioni che vengono addotte da Moth e Viv sul mondo fatato sono incomprensibili e del tutto incomplete. 
In tutto il racconto, soprattutto alla fine, non si capisce cosa stia succedendo e perché. 

Ci sono molti aneddoti che potrei raccontare su questo libro, ma preferisco stendere un velo pietoso e dimenticare questa lettura.

Ricapitolando: personaggi pessimi, scrittura pessima, storia che non si sa dove vada a parare, incompleta, confusionaria e lasciata molto al caso. Un disastro su tutta la linea.

-fine recensione-



Cappellaio, che inizio disastroso... Unica nota positiva? Da qui si può solo risalire.

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