aprile 15, 2015

La gatta che vedeva le streghe - Stefania Conte

Eccomi qui! Mi davate per dispersa? Un po' in effetti lo sono stata.. In ogni caso il traguardo dei 50 libri in un anno mi sembra sempre più lontano, ma io continuerò a sperarci :3 Magari a fine giugno aggiusterò il tiro e vedrò come sono messa. In ogni caso, per quel che riesco leggo e recensisco. Il libro che sottopongo oggi alla vostra attenzione è "La gatta che vedeva le streghe", che ho preso perchè ambientato nelle mie zone e dalla trama prometteva bene *magic in the air*. Fa parte di una serie di libri, la collana Gatti che... e hanno titoli molto interessanti, per esempio il secondo è intitolato "La gatta che giocava con le farfalle". Detto ciò iniziamo!

Titolo: La gatta che vedeva le streghe
Serie: Gatti che... #1
Autrice: Stefania Conte
Anno di pubblicazione: 2013
Casa editrice: Morganti Editore
Genere: romanzo

Trama:

In un piccolo paese del Friuli vive Ada Savorgnan, una psicologa forense che ha ricevuto in eredità dalla nonna un ricettario di dolci e una gatta speciale di nome Zoe.
I dolci torneranno a far parte della vita di Ada il giorno in cui il tribunale di Udine le affida il caso della signora Alice Covacich, accusata di aver appiccato un incendio in una pasticceria. La donna ammette di aver perpetrato il misfatto ai danni del pasticcere che, a detta sua, le aveva rubato delle preziose ricette dolciarie. Ada viene quindi incaricata di stilare una perizia psichiatrica sulla donna e mentre lo fa dei fatti misteriosi accadono attorno a lei. La fedele felina Zoe sembra in grado di vedere qualcosa al di là del naso di Ada e veglia su di lei, indirizzandola verso una nuova vita e proteggendola dalle malvagie streghe di paese.

Giudizio 2,5/5:

Il libro non era ciò che mi aspettavo. Un po' questo è male perchè sinceramente dal titolo e dalla trama mi aspettavo sul serio che ci fosse qualcosa di magico all'interno del libro, un po' come nel libro "Il giardino dei raggi di luna" di Sarah Addison Allen (che ho recensito QUI tempo fa). Magia fantasy, ce n'è ben poca in questo libro.
Abbiamo la gatta che non è in grado di vedere le streghe, ma vede i fantasmi (uno nello specifico, quello della nonna di Ada) ed ha un sesto senso per il pericolo. Agisce come una specie di detective ed osserva tutto e tutti, specialmente queste fantomatiche streghe, che in realtà sono le megere invidiose del paese, non è che abbiano veri poteri magici. Solo una volta tentano di lanciare una fattura ad Ada, ma la gatta che le osserva riesce a salvare la vita della sua padrona.
Diciamo che quella che doveva essere la parte relativa alle streghe e alla magia finisce qui, non c'è altro, ed è per questo che il libro ha deluso le mie aspettative.

D'altro canto troviamo la storia molto più magica di una donna che comincia a credere alle forze sovrannaturali e che la sua gatta sia davvero un tipo speciale. Una psicologa estremamente realista, grazie a Zoe ed Alice cambia la sua vita radicalmente e ritrova la felicità in un semplice impasto per dolci.
Anche la storia di Alice è molto bella: una ragazza che risente del fatto di essere stata rinchiusa in manicomio da ragazza, che ha viaggiato, è stata derubata del suo unico tesoro, ovvero le ricette, e grazie ad Ada ha anche lei la sua dose di ritrovata felicità.

Non è un romanzo fantasy, ma è un romanzo con una componente di storie e dicerie di stregoneria e leggende.

Dopo aver analizzato la storia, aggiungo solamente qualcosina relativo alla scrittura.
I capitoli sono molto brevi, il tempo scorre molto velocemente (a volte un po' troppo) senza soffermarsi sugli eventi e lo stile di scrittura mi è molto piaciuto, con un vocabolario ricco e ricercato.
Nota interessante: i nomi dei personaggi secondari sono tutti molto divertenti (es. l'orafo si chiama Ferdinando Filodoro, o il fornaio Olindo Spezzalpane XD)

Mi è piaciuto, ma non troppo a causa del genere non fantasy (voglio ribadirlo un'altra volta XD) Forse leggerò anche il secondo libro per curiosità, ma staremo a vedere. 2 tazze e mezza :3

- fine recensione -



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