giugno 06, 2014

Il circo della notte - Erin Morgenstern

Mi sono imbattuta in questo titolo per puro caso. Avevo già preso i due libri che avevo messo in lista e stavo per uscire dalla biblioteca. Decido di passare dal reparto letteratura inglese e americana invece che tagliare per il corridoio e sempre per caso mi infilo tra due scaffali. Proprio lì a livello degli occhi, mi colpisce la copertina nera e il titolo "Il circo della notte". Sospettavo che fosse un thriller dal titolo, ma prendendo in mano il volume, la trama mi dice tutt'altro. Ho messo il libro insieme agli altri e mi sono avviata verso l'uscita prima che mi venisse la brillante idea di prendere altri libri non pianificati.
E dopo questa bella storiella, possiamo partire con la recensione^^

Titolo: Il circo della notte
Titolo originale: The Night Circus
Autrice: Erin Morgenstern
Anno di pubblicazione: 2012
Casa editrice: Rizzoli
Genere: fantasia, mistero, romanzo storico

Trama:

"Il circo arriva inaspettato. Nessun annuncio lo precede, niente volantini, nè affissioni o cartelloni, nessuna menzione sui giornali. Spunta così, semplicemente, dove ieri non c'era." Questo è l'inizio del nostro racconto ambientato tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900. Un circo misterioso ed affascinante con delle attrazioni favolose al suo interno, visitabile solo dal tramonto all'alba. Ma la storia comincia ben prima dell'apertura del circo, quando due maghi decidono di dare inizio ad una magica sfida a cui prenderanno parte i loro allievi. Il circo sarà il terreno di gioco di questa meravigliosa sfida, che coinvolge anche il mondo circense attorno agli sfidanti Celia e Marco. Lasciatevi incantare da illusionisti, acrobati, addestratori, contorsionisti, opere d'arte e varcate anche voi la soglia de "Le Cirque de Rêves".


Giudizio 4/5:

La trama l'ho presa a larghe linee perchè riassumere tutto ciò che è descritto nel libro è impossibile.
Innanzitutto vorrei precisare che nonostante la trama scritta nel libro riporti una storia d'amore tra due dei protagonisti, il romanzo non è incentrato su quello, o perlomeno non tanto quanto la trama lascia intendere. Detto ciò inizio col dire che questo è uno dei classici libri che si ama o si odia. Dato il giudizio alto dato da me, potete già supporre che io l'ho decisamente amato.
Innanzitutto il circo è una vera e propria scoperta ad ogni pagina perchè ci sono sempre più attrazioni nel dedalo di tendoni che lo compone ed è interessante vedere come la sfida dei due maghi porti il circo ad essere una vera opera d'arte. Ho deciderato ardentemente possedere un biglietto per visitare ogni singola tenda di quel posto creata da Celia o da Marco.
Il bello è che non solo abbiamo la visione interna al circo, ma soprattutto di cosa appare da fuori, tutta la preparazione, la propaganda, la ricerca di nuove attrazioni etc.. non vorrei essere ripetitiva ma è una cosa stupenda (e ricordiamoci l'atmosfera di fine Ottocento).

Veniamo adesso ai rapporti tra i personaggi: Come ho già detto la storia d'amore c'è ed in giusta dose, non si tratta di un romanzo romantico super-sdolcinato, ma piuttosto il racconto di due anime intrappolate che cercano di sciogliere i vincoli che li legano al circo. Questa parte però si fa più forte solo dalla metà in poi. Altri rapporti importanti sono quelli di Celia l'illusionista che fa da seconda mamma ai due gemelli nati il giorno dell'apertura del circo, e Marco che deve tenere sotto controllo l'impresario troppo curioso. La figura di Tsukiko la contorsionista, sospetta fin dall'inizio, si rivela poi essere un personaggio di tutto rispetto e che avrà un ruolo chiave nella fase finale con gli sfidanti.. poi ricordiamoci dell'orologiaio che... oh insomma ci sono tanti personaggi e sfacettature dentro ai tendoni bianchi e neri che neanche potete immaginare.
La famosa sfida tra gli allievi dei maghi alla fin fine mi ha deluso soprattutto perchè non ho ancora ben capito cosa in realtà pretendevano per la vittoria (cioè so quali erano le condizioni per la vittoria, ma ancora non mi è chiaro l'intero procedimento).

Per quanto riguarda la scrittura vera e propria devo ammettere che il libro non è di facile lettura. I capitoli sono brevi, con un linguaggio a volte complesso e abbiamo due storie da seguire: una è quella di cui ho parlato fino adesso che parte dal 1873, mentre la seconda parte dal 1897 e parla di un ragazzo di nome Bailey che per scommessa si infiltra nel circo di giorno. Le due storie apparentemente distinte, si uniscono nel 1902, ma non vi posso dire come :P.
Bisogna sempre prestare attenzione alla data riportata all'inizio di ogni capitolo per capire bene il momento preciso della storia.

In conclusione: una storia magica, di una bellezza straordinaria, la cui unica pecca è la mancanza di approfondimento del tema principale: la sfida dei maghi. Amatelo oppure odiatelo, ma è un libro che a me ha lasciato davvero il segno per la sua originalità e fantasia.

-fine recensione-

Cappellaio, voglio andare al circo. E voglio anche che il metodo per segnare i giudizi cambi... Se facessimo la conta in tazze es. questo libro lo valuto 3 tazze? o 2 tazze e mezza? Wow.. che idea carina che ho avuto... O in biscotti con scritto EAT ME? o bottigliette DRINK ME? Quante idee *.* *.*

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